Il finocchio (Foeniculum vulgare) è una pianta erbacea perenne, aromatica, a portamento elegante, dal sapore delicato e piacevole.
Originario dell’Asia Minore e delle regioni mediterranee, ormai diffuso in tutte le zone temperate, ama il terreno arido, in quanto teme i ristagni d’acqua, ma ricco di sostanze nutritive, leggero, sciolto; poco tollerante invece al clima freddo e umido e ai terreni argillosi e compatti.
Appartiene alla famiglia delle Apiaceae. La pianta è caratterizzata da un fusto ramificato, alto fino a 2 m circa; le foglie, che ricordano il fieno (da cui il nome foeniculum), sono di un intenso colore verde.
In estate produce ombrelle di piccoli fiori gialli. I frutti sono acheni oblunghi, glabri, marcatamente costoluti, prima verdi e poi grigiastri.
Tutte le parti della pianta emanano un intenso profumo, prodotto da alcuni oli essenziali.
Uso in cucina:
del finocchio selvatico (o finocchietto) si utilizzano i germogli, le foglie, i fiori e i frutti. Largamente usato in cucina per insaporire carni ed insalate e per preparare insaccati come salsicce e salami.
I rametti essiccati si usano nella preparazione della porchetta, nelle olive sotto sale o in salamoia; i semi si utilizzano nella preparazione di dolci, nelle tisane digestive, nel pane, nei liquori casalinghi; le foglie verdi per insaporire piatti a base di pesce, la pasta con le sarde, di tradizione siciliana.
Con altre aromatiche fa parte delle insalate “misticanze”, tipiche delle regioni meridionali.
Ecco alcuni consigli utili:
il finocchietto selvatico predilige i climi mediterranei caldi e asciutti.
soleggiate.
sconsigliata la coltivazione in vaso poiché necessita di molto spazio. Il finocchietto tende a diventare, in breve tempo, infestante, e per questo motivo dopo la raccolta dei frutti si può tagliare la pianta alla base, in modo da permettere ai nuovi germogli di svilupparsi. Esistono varietà particolarmente decorative e ugualmente aromatiche.
il finocchio si mette a dimora ricorrendo alla semina diretta, nel mese di marzo, o al trapianto delle piantine in file distanti 60 cm. Il diradamento va effettuato a distanza di 30 cm tra una piantina e l’altra. Le piante adulte possono essere riprodotte anche per divisione dei cespi, in primavera.
sopporta molto bene la siccità, ma si può agire con interventi irrigui periodici nei periodi molto siccitosi.
la raccolta dei fiori si protrae dalla metà d’agosto fino a settembre inoltrato. I semi si possono raccogliere all’inizio dell’autunno, quando è avvenuta la trasformazione del fiore in frutto.
Informazioni per la difesa della pianta
Malattie e i Parassiti:
il finocchio è una pianta piuttosto soggetta ad attacchi di parassiti; tra i funghi si ricordano la peronospora (Phytophtora syringae e Plasmopara nivea), la cercosporiosi (Cercospora foeniculi), la sclerotinia, la muffa grigia e l’oidio (Erysiphe umbelliferarum). Gli insetti più pericolosi sono gli afidi e le nottue.
