L’anice (Pimpinella anisum) appartiene alla famiglia delle Apiaceae.
Dal greco aniemi = scacciare (i gas e i vermi) per le sue proprietà di favorire la digestione e porre rimedio al meteorismo. Originaria dell’Oriente, è coltivata nella maggior parte del territorio europeo, oltre che in Asia minore, India, Nord-Africa e Messico.
L’anice si è talmente diffuso nella nostra Penisola da potersi considerare una pianta spontanea. Il fusto è sottile, ramificato all’apice, cavo, eretto, striato, verde e rotondeggiante. Le foglie basali sono solitamente di forma rotondeggiante, seghettate e lobate; le foglie intermedie hanno una forma trifogliata; quelle più in alto presentano delle incisioni strette e un picciolo corto. In estate produce grandi infiorescenze ad ombrello, costituite da fiorellini bianchi, talvolta così pesanti da piegare i fusti che le portano. Il frutto è un achenio.
L’anice comune non va confuso con l’anice stellato (Illicium verum), un grande arbusto alto 4-5 m, della famiglia delle Illiciaceae, originario della Cina e del Vietnam. I frutti, dalla caratteristica forma a stella, hanno otto valve a punta, ognuna delle quali contiene un seme.
Uso in cucina:
l’anice ha un sapore dolce e piccante. Trova impiego nel settore alimentare come spezia per aromatizzare cibi sia dolci che salati e nel settore liquoristico per la produzione di bevande alcoliche. Rientra nella preparazione di torte, biscotti, panpepati, pandolci, ma anche per aromatizzare salati, carni di pollo, maiale e coniglio.
Ecco alcuni consigli utili:
preferisce i climi temperati, le temperature ottimali per il suo sviluppo variano da 15° a 25°C; tollera valori termici di poco inferiori allo zero e teme le gelate tardive.
ben soleggiata e riparata dal vento.
rifugge i terreni argillosi o umidi. Preferisce terreni freschi e ricchi di. Il pH ottimale è compreso tra 6.3 e 7.3. Volendo la si può coltivare anche in vaso, ma dà il meglio di sè in piena terra.
la semina dell’anice si esegue in marzo-aprile. Il seme dell’anice impiega circa 30 giorni per germinare, ma lo sviluppo vegetativo prosegue molto rapidamente dopo l’emissione delle prime foglie.
l’irrigazione viene eseguita durante i periodi siccitosi o molto caldi.
il frutto deve essere raccolto a completa maturazione (agosto – settembre).
i frutti si conservano in sacchetti di carta, in ambiente asciutto.
Informazioni per la difesa della pianta
Malattie e i Parassiti:
le avversità più temibili sono i marciumi sia di origine fungina (Sclerotinia libertiana) che batterica (Erwinia carotovora e Pseudomonas sp.), che possono interessare il grumolo (il grumolo è costituito da un insieme di guaine fogliari, bianche, spesse, serrate, che sovrapponendosi le une alle altre alla base del fusto, assumono una forma globosa. Simile a quello del finocchio).