Oggi voglio parlarvi di un ortaggio che difficilmente mancherà nella nostra dispensa… mai mangiato un bel piatto di spaghetti fumanti aglio, olio e peperoncino?
Immagino che la risposta sia “Sì”, allora andiamo a scoprire insieme come coltivare questo ortaggio.
Io lo ritengo indispensabile quando decido di invitare gli amici per un barbecue a base di carne, pomodori arrosto e bruschette. Se invece è inverno e ci va di stare più raccolti al calduccio di casa, possiamo farci avvolgere dal gradevole aroma di uno sformato di verdure o una bella parmigiana preceduti magari da una buona minestra di orzo o di farro.
Scusate… non volevo parlarvi di ricette, ma di come coltivare l’aglio per averlo sempre a portata di mano.
Ecco allora alcuni consigli:
Coltivare e conservare l’aglio coltivato sul davanzale è molto semplice, meglio ancora se si ha a disposizione un piccolo spazio verde.
Ci sono diverse tipologie di aglio: è importante sapere che il bulbo dell’aglio è ricoperto da tuniche al cui interno sono racchiusi numerosi bulbilli a forma di spicchi. In base al colore della tunica (ovvero le foglie metamorfosate con funzione protettiva) che avvolge il bulbo, distinguiamo:
- aglio a tunica bianca: aglio bianco piacentino, aglio bianco del Fucino, aglio bianco di Napoli, aglio bianco calabrese, aglio bianco polesano;
- aglio a tunica rossa: aglio rosso di Sulmona, aglio rosa napoletano e aglio rosso di Nubia.
I periodi migliori per la coltivazione sono due, il mese di novembre-primi giorni di dicembre e febbraio-marzo. In vaso o in un cassone pieno di terra basta interrare i bulbilli a circa 6-8 cm di profondità con le punte rivolte verso l’alto e a 10 cm di distanza l’uno dall’altro (se si piantano più file è buona regola lasciare almeno 25-30 cm tra una fila e l’altra).
Irrigazione: nelle prime fasi di crescita non serve tanta acqua. È invece opportuno aumentare le irrigazioni all’arrivo dei primi caldi estivi. Quando i bulbi iniziano ad essere maturi, ovvero quando le foglie iniziano ad ingiallire, bisogna sospendere le irrigazioni poiché potrebbero insorgere marciumi.
Raccolta: la raccolta avviene a giugno nel Nord Italia, tra giugno e luglio invece al Sud. Si effettua quando le foglie sono quasi completamente secche estirpando la pianta e lasciandola essiccare nel terreno per circa una settimana.
Conservazione: l’aglio si conserva in un luogo fresco e asciutto. L’importante è controllare che non presenti né muffe né fenomeni di germogliazione.
L’aglio allontana solo Dracula, ma non le malattie!
Malattie e i Parassiti:
Le malattie dell’aglio sono la peronospora, la muffa bianca, il marciume dei bulbi, la ruggine. Talvolta può essere colpito da alcune larve che attaccano i bulbilli facendoli marcire.