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Ornamentale

Aglio ornamentale

 

Il genere allium conta più di mille specie, diffuse per la maggior parte nell’emisfero settentrionale; a questo genere appartengono anche aglio, cipolla, porro; esistono però varietà coltivate per le loro infiorescenze decorative. Le foglie sono nastriformi, di colore verde chiaro; mentre le infiorescenze, sferiche, a ventaglio o ad ombrello, racchiudono piccoli fiori a stella che sbocciano dalla fine della primavera fino ad estate inoltrata. I fiori sono nei toni del rosa, del bianco, del giallo e del blu. Tra le più coltivate citiamo:

Allium giganteum: raggiunge l’altezza di 150 cm. Le infiorescenze sono tondeggianti a ombrella di colore blu-violetto. A causa dell’altezza della pianta è sconsigliata la messa a dimora in zone particolarmente ventose. Fiorisce verso la fine della primavera;

Allium moly  (luteum): di piccola statura (circa 25 cm). Da preferire l’esposizione in pieno sole o con  ombreggiamento solo parziale. Fiorisce a metà primavera. Le infiorescenze sono giallo-oro. In accostamento con i tulipani si ottengono splendide composizioni a contrasto;

Allium oreophilum: specie di statura relativamente bassa. In piena terra raggiunge 15-20 cm. Si distingue per i numerosi piccoli fiori rosa in infiorescenze di forma irregolare;

Allium “Purple Sensation”: le infiorescenze presentano colori variabili da rosa chiaro a viola chiaro bluastro. Ideale per le bordure e le aiuole monotematiche. Perfetto in accostamento all’erica o alla lavanda che, grazie al fogliame argentato, mitigano il viola delle sue infiorescenze. Ottimo anche come fiore reciso;

Allium unifolium: coltivato per il colore rosa porpora dei fiori. La fioritura avviene verso la fine della primavera;

Allium caeruleum  (azureum): le infiorescenze sono di un bel colore blu celeste intenso. In piena terra le piante raggiungono l’altezza di 50 cm. La fioritura avviene in tarda primavera;

A. schenoprasum: la comune erba cipollina, con piccole infiorescenze rosate;

Allium roseum: specie originaria del Mediterraneo ed anche dell’Italia. Presenta fiori rosa portati da steli fiorali alti fino a 35 cm. La fioritura inizia a metà del periodo primaverile e dura a lungo.

A. cristophii: con grandi infiorescenze sferiche, con diametro vicino ai 20 cm, e fiori di colore blu metallico.

Esiste comunque una varietà infinita di piante ideali per creare stupende combinazioni di colore e di diverse altezze nelle bordure.

Consigli utili

 

Esposizione:  esporre in luogo soleggiato. I bulbi non temono il freddo e possono essere lasciati nel terreno anche durante i mesi invernali, quando perdono completamente il fogliame.

Coltivazione: facili da coltivare anche in vaso. Non sono richieste cure particolari. Si adattano in qualsiasi terreno ben drenato mentre sono da evitare i terreni eccessivamente compatti e umidi.

Messa a dimora: tramite seme o per suddivisione dei bulbi in primavera.

Irrigazione: durante la fioritura si rende necessario annaffiare in caso di prolungati periodi siccitosi.

 

 

Esposizione:  esporre in luogo soleggiato. I bulbi non temono il freddo e possono essere lasciati nel terreno anche durante i mesi invernali, quando perdono completamente il fogliame.

Coltivazione: facili da coltivare anche in vaso. Non sono richieste cure particolari. Si adattano in qualsiasi terreno ben drenato mentre sono da evitare i terreni eccessivamente compatti e umidi.

Messa a dimora: tramite seme o per suddivisione dei bulbi in primavera.

Irrigazione: durante la fioritura si rende necessario annaffiare in caso di prolungati periodi siccitosi.

 

Malattie relative a questa pianta

Oidio

Malattie

L'oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche "mal bianco", l'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta "scelta" di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

Vedi scheda completa

Peronospora

Malattie

Si manifesta con macchie rotondeggianti o irregolari sulla pagina superiore delle foglie e sviluppa una muffa bianca o grigia sulla pagina inferiore in corrispondenza delle macchie. Le foglie seccano parzialmente o del tutto. Questi funghi vivono nell’interno dei tessuti delle foglie entro le quali penetrano attraverso gli stomi dando origine alle macchie. La muffa è costituita dai corpi fruttiferi del fungo, detti conidiofori, che assicurano la disseminazione della specie. Col procedere della stagione si ha la formazione degli organi riproduttivi, le oospore, che essendo resistenti alle avversità atmosferiche, assicurano la perpetuazione della specie da un anno all’altro, per lo più nel terreno. Come risultato dell’attacco delle peronospore si ha la decolorazione, l’imbrunimento e il disseccamento delle parti verdi colpite. In alcuni casi si rendono evidenti anche caratteristiche ipertrofie. La Peronospora è favorita dalle piogge o dalle irrigazioni che lasciano acqua sulla vegetazione e da temperature primaverili. Sono prevalentemente colpite piante orticole, floricole e la vite.

Vedi scheda completa

Mosca della cipolla

Parassiti

Il nome scientifico della mosca della cipolla è Delia antiqua. La mosca attacca la cipolla, l'aglio, il porro. L'adulto assomiglia ad una mosca domestica, è di colore grigio-giallastro con 5 bande scure poco definite sul torace. Le ali sono giallastre. Le larve attaccano i tessuti del bulbo, che poi vengono attaccati anche da alcuni batteri. Gli adulti compaiono intorno alla metà di aprile, prima i maschi e poi le femmine, quando il terreno raggiunge almeno 7-8°C. Le uova vengono deposte nel terreno, vicino al colletto delle piante o nelle scaglie esterne dei bulbi. Le larve, una volta nate, si sviluppano nel bulbo. Si impupano nel terreno per poi dare origine a nuovi adulti. La mosca della cipolla puo' compiere anche 4 generazioni.

Vedi scheda completa

Marciumi

Malattie


I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.

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Oidio

Malattie

L’oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche “mal bianco”, l’oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta “scelta” di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

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Peronospora

Malattie

Si manifesta con macchie rotondeggianti o irregolari sulla pagina superiore delle foglie e sviluppa una muffa bianca o grigia sulla pagina inferiore in corrispondenza delle macchie. Le foglie seccano parzialmente o del tutto. Questi funghi vivono nell’interno dei tessuti delle foglie entro le quali penetrano attraverso gli stomi dando origine alle macchie. La muffa è costituita dai corpi fruttiferi del fungo, detti conidiofori, che assicurano la disseminazione della specie. Col procedere della stagione si ha la formazione degli organi riproduttivi, le oospore, che essendo resistenti alle avversità atmosferiche, assicurano la perpetuazione della specie da un anno all’altro, per lo più nel terreno. Come risultato dell’attacco delle peronospore si ha la decolorazione, l’imbrunimento e il disseccamento delle parti verdi colpite. In alcuni casi si rendono evidenti anche caratteristiche ipertrofie. La Peronospora è favorita dalle piogge o dalle irrigazioni che lasciano acqua sulla vegetazione e da temperature primaverili. Sono prevalentemente colpite piante orticole, floricole e la vite.

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Mosca della cipolla

Parassiti

Il nome scientifico della mosca della cipolla è Delia antiqua. La mosca attacca la cipolla, l’aglio, il porro. L’adulto assomiglia ad una mosca domestica, è di colore grigio-giallastro con 5 bande scure poco definite sul torace. Le ali sono giallastre. Le larve attaccano i tessuti del bulbo, che poi vengono attaccati anche da alcuni batteri. Gli adulti compaiono intorno alla metà di aprile, prima i maschi e poi le femmine, quando il terreno raggiunge almeno 7-8°C. Le uova vengono deposte nel terreno, vicino al colletto delle piante o nelle scaglie esterne dei bulbi. Le larve, una volta nate, si sviluppano nel bulbo. Si impupano nel terreno per poi dare origine a nuovi adulti. La mosca della cipolla puo’ compiere anche 4 generazioni.

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Marciumi

Malattie


I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.

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