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Frutteto

Albicocco

L’albicocca è una dei frutti di inizio estate più rinomati ed apprezzati.
E’ il frutto dell’albicocco, Prunus armeniaca, pianta appartenente alla famiglia delle Rosaceae, originariadell’Asia.
Insieme a pesco, susino, ciliegio e mandorlo (le più conosciute nel nostro paese), l’albicocco fa parte delgruppo delle Drupaceae, piante che producono frutti denominati “drupe”.
L’albicocco è una pianta a foglia caduca che può raggiungere un’altezza di 6-8m.
Le sue foglie sono a formadi cuore, verde chiaro, inserite in maniera alterna sul tronco.
E’ una pianta che vive per molti anni, oltre i 50.
Solitamente inizia a produrre a partire dal terzo anno di età.
E’ una pianta autocompatibile, con fiori ermafroditi e impollinazione prevalentemente di tipo entomofila,che avviene cioè tramite l’attività impollinatrice di insetti pronubi.
La fioritura avviene presto con l’avvio della stagione vegetativa, solitamente a marzo, annunciando l’arrivodella primavera.
Sono fiori composti da 5 petali bianco rosati, singoli o riuniti in mazzetti, ma sempre suirami di un anno.
E’ qui che si svilupperanno e matureranno i frutti, le albicocche: drupe ovali, dalla polpacarnosa, color arancione più o meno intenso, ricoperte da una sottile epidermide aderente alla polpa, dellostesso colore, in alcune varietà con piccole punteggiature rosse.
All’interno, un grosso nocciolo legnoso, dicolore marrone, avvolge il seme vero e proprio.
Le albicocche maturano tra giugno (varietà più precoci) e luglio (varietà più tardive).
La polpa è soda,leggermente acidula, ma tende a divenire più dolce e zuccherina a maturità.
E’ ricca di vitamine,soprattutto la C, ma anche A e B.
Le varietà maggiormente diffuse di albicocco sono: Ninfa, Bella d’Imola, Monaco, Cafona, Vitillo, Giulia, SanCastrese, Goldrich, Portici.
I portinnesti più utilizzati sono: Mirabolano (Prunus cerasifera), Manicot GF1236,… oltre all’albicocco franco.

Consigli utili

Clima: la sua coltivazione è diffusa in tutti i paesi a clima temperato, tra cui l’Italia. Viene coltivato

prevalentemente nelle aree meridionali o costiere: è una pianta che sopporta il freddo, ma teme molto le

gelate tardive essendo caratterizzata da fioritura precoce.

Esposizione: Predilige posizioni esposte al sole e riparate dal vento.

Terreno: fresco e ben drenante, fertile: si consiglia sempre di scegliere una varietà e un portinnesto adatti

alla zona pedoclimatica in cui si vuole coltivare la pianta.

Propagazione: prevalentemente per innesto.


COME SI CONSUMA QUESTO FRUTTO?

 

Le albicocche si consumano prevalentemente come frutto fresco, ma anche trasformate in succhi, conserve, marmellate e altri dolci.

Clima: la sua coltivazione è diffusa in tutti i paesi a clima temperato, tra cui l’Italia. Viene coltivato

prevalentemente nelle aree meridionali o costiere: è una pianta che sopporta il freddo, ma teme molto le

gelate tardive essendo caratterizzata da fioritura precoce.

Esposizione: Predilige posizioni esposte al sole e riparate dal vento.

Terreno: fresco e ben drenante, fertile: si consiglia sempre di scegliere una varietà e un portinnesto adatti

alla zona pedoclimatica in cui si vuole coltivare la pianta.

Propagazione: prevalentemente per innesto.


COME SI CONSUMA QUESTO FRUTTO?

 

Le albicocche si consumano prevalentemente come frutto fresco, ma anche trasformate in succhi, conserve, marmellate e altri dolci.

Malattie relative a questa pianta

Oidio

Malattie

L'oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche "mal bianco", l'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta "scelta" di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

Vedi scheda completa

Bolla del pesco

Malattie


La bolla del pesco è causata da un fungo Taphrina deformans, il sintomo tipico è quello sui giovani germogli che, spesso aggrediti in fase di apertura delle gemme, fuoriescono dalle stesse, già deformati.
Si manifestano bollosità e deformazioni che assumono prima un colore giallo chiaro e poi rossastro. Il tessuto colpito si presenta meno elastico, più spesso e può facilmente rompersi. Si ha una riduzione dell\'apparato fotosintetico a causa della caduta delle foglie con conseguente debilitazione delle piante in seguito a produzione di nuove foglie e calo quali - quantitativo della produzione.

Vedi scheda completa

Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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Cocciniglie

Parassiti

Di diverse forme e colori si proteggono con delle cere formando ammassi appiccicosi. Sui loro escrementi zuccherini si formano successivamente delle muffe nerastre (fumaggini). Le infestazioni interessano il fusto e le ramificazioni. In caso di forte attacco la cocciniglia forma incrostazioni sulle parti legnose provocando deperimenti vegetativi e, nei casi più gravi, il disseccamento di parti o dell’intera pianta.

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Oidio

Malattie

L’oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche “mal bianco”, l’oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta “scelta” di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

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Bolla del pesco

Malattie


La bolla del pesco è causata da un fungo Taphrina deformans, il sintomo tipico è quello sui giovani germogli che, spesso aggrediti in fase di apertura delle gemme, fuoriescono dalle stesse, già deformati.
Si manifestano bollosità e deformazioni che assumono prima un colore giallo chiaro e poi rossastro. Il tessuto colpito si presenta meno elastico, più spesso e può facilmente rompersi. Si ha una riduzione dell\’apparato fotosintetico a causa della caduta delle foglie con conseguente debilitazione delle piante in seguito a produzione di nuove foglie e calo quali – quantitativo della produzione.

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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Cocciniglie

Parassiti

Di diverse forme e colori si proteggono con delle cere formando ammassi appiccicosi. Sui loro escrementi zuccherini si formano successivamente delle muffe nerastre (fumaggini). Le infestazioni interessano il fusto e le ramificazioni. In caso di forte attacco la cocciniglia forma incrostazioni sulle parti legnose provocando deperimenti vegetativi e, nei casi più gravi, il disseccamento di parti o dell’intera pianta.

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