L’anguria (Citrullus lanatus) – detta anche cocomero – è una pianta erbacea annuale originaria dell’Africa tropicale, in cui si trova ancora allo stato spontaneo. Dall’Egitto si diffuse poi nel bacino del Mediterraneo e giunse infine in Italia, attorno al II°-III° secolo d.C. E’ una pianta con radici molto sviluppate, soprattutto in superficie, e fusti che strisciano sul terreno. Le foglie sono grandi, spicciolate, con lembo profondamente lobato, di colore verde grigiastro, pelose. Fiorisce da maggio ad ottobre. Il frutto del cocomero è un peponide in cui epicarpo, mesocarpo ed endocarpo sono saldati insieme, in esso si distingue la “buccia”, esternamente liscia e coriacea, e la “polpa”, acquosa e zuccherina, di colore rosso o bianco-rosa in alcune varietà, che riempie totalmente il frutto e nella quale sono immersi numerosi semi appiattiti, di colore scuro, del peso di 35-100 mg. I frutti sono di grandi dimensioni, fino a 15-20 kg, di forma sferica o allungata a seconda delle varietà. Esistono anche varietà apirene, senza semi. L’anguria grazie all’elevato contenuto di acqua (oltre 95 g per 100 g di prodotto), possiede una notevole capacità dissetante. Questo frutto svolge, inoltre, una buona azione diuretica. Oltre ad essere consumata al naturale, l’anguria può essere utilizzata per preparare macedonie, marmellate, confetture e dolci.