Il basilico (Ocimum basilicum) è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Originaria dell’Asia tropicale può raggiungere un’ altezza che va dai 20 ai 60 cm.
La pianta del basilico presenta delle foglie di forma ovale lanceolata (cioè di forma ellittica ed estremità appuntita) di colore verde intenso nella parte superiore e verde/grigio in quella inferiore: quelle migliori dal punto di vista del profumo e del gusto sono sicuramente quelle più giovani.
I fiori piccoli e bianchi sono riuniti in spighe apicali. Fiorisce da giugno fino a tutto agosto. I semi piccolissimi e sferici sono di colore nero.
Il termine basilico deriva dalla parola basilikon = pianta reale e proprio per i suoi numerosi utilizzi, dalla cucina alla medicina, fu sempre tenuto in grande considerazione tra le popolazioni antiche.
I primi a coltivarlo furono sicuramente gli Asiatici, seguiti dal Galli che lo consideravano una pianta sacra, tanto da permettere la raccolta delle sue foglie solo a coloro che avevano seguito un complicato rituale di purificazione. Gli Egiziani lo utilizzavano invece per la preparazione dei balsami utilizzati per l’imbalsamazione dei defunti. Nella cultura Romana, il basilico oltre ad essere usato in cucina veniva molto utilizzato in medicina come erba curativa capace di guarire le ferite.
Anche di basilico esistono diverse varietà:
– napoletano: foglie grandi e profumo delicato;
– genovese: foglie piccole e profumo molto intenso;
– greco: foglie piccolissime e molto profumate che ricordano il timo;
– purpureo: con foglie violacee;
– limoncello: con profumo che ricorda il limone;
– a foglia di lattuga: foglie grandi, accartocciate e molto profumate.
Il basilico è forse l’erba aromatica più conosciuta ed ampiamente utilizzata nella nostra cucina per insaporire pietanze e preparare salse. Il suo olio essenziale è utilizzato per la preparazione di profumi e liquori.