Il biancospino comune (Crataegus monogyna) è un arbusto a crescita lenta ma vigorosa – può raggiungere i cinque metri di altezza – che possiede un fusto eretto e ramificato, con una chioma che tende ad essere tondeggiante o piramidale. Famiglia delle Rosaceae. Il suo nome scientifico deriva dal greco “kràtaigos” che significa “forza e robustezza”, a causa della durezza del suo legno. La fioritura avviene tipicamente tra aprile e maggio, mentre i frutti maturano fra novembre e dicembre.
Cresce nelle macchie di tutta l’Italia peninsulare e della Sicilia, fino ad un’altitudine di 1500 metri circa. Il biancospino è dotato di spine che si sviluppano anche all’interno della pianta; risulta ideale quindi per creare una siepe sia pura sia mista o una barriera impenetrabile quando viene piantato fitto e mantenuto basso.
La pianta è molto decorativa sia quando fiorisce sia quando si riempie di bacche rosse, assicurando un effetto molto suggestivo. I frutti del biancospino sono commestibili, ma solitamente non vengono mangiati freschi, bensì lavorati per ottenere marmellate, gelatine o sciroppi.
Il biancospino è dotato di parecchie proprietà terapeutiche.