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Ornamentale

Caladium

Tutte le specie di Caladium sono originarie del Brasile, Trinidad, Guyana e isole caraibiche. I Caladium appartengono alla famiglia delle Araceae e le infiorescenze, costituite da spate e spadici, non sono particolarmente attraenti. La bellezza di queste piante è costituita dalle grandi foglie, ovali, cuoriformi e con notevoli variabilità nel colore delle nervature, dei margini e della lamina fogliare, talvolta traslucida.

In commercio è possibile trovare numerosi ibridi che spesso portano nomi stravaganti e di fantasia.

Consigli utili

Esposizione: i Caladium sono molto esigenti in fatto di luminosità ambientale, essenziale per mantenere la colorazione delle foglie. Sono da evitare i raggi diretti.

Coltivazione: di facili coltivazione, trovano la migliore collocazione in vasi e fioriere. In piena terra i Caladium richiedono terreni sciolti e sabbiosi, ideali  per sviluppare gli organi sotterranei. Durante il ciclo vegetativo si consiglia di somministrare del concime, evitando però quelli eccessivamente azotati, a cadenza settimanale. Spesso i Caladium vengono utilizzati per decorare specchi d’acqua. Alla fine dell’inverno si prelevano delicatamente i rizomi dal terreno. Il terriccio aderente ai rizomi deve essere allontanato. Prima di essere conservati in carta di giornali, i rizomi devono essere trattati con  un prodotto fungicida sistemico, in modo da evitare possibili marciumi. I rizomi  si conserveranno fino alla primavera successiva alla temperatura di almeno 13-15°C e al riparo dell’umidità. Solo in zone molto temperate, senza lunghi periodi di basse temperature, è possibile tentare la coltivazione in piena terra senza dover ricorrere di anno in anno al dissotterramento dei rizomi.

Irrigazione: durante la crescita il terriccio non dovrebbe mai essiccarsi completamente. All’inizio dell’autunno le irrorazioni andranno ridotte. Per mantenere l’umidità ambientale è sufficiente nebulizzare acqua a temperatura ambiente sulle foglie e riempire il sottovaso con ghiaia tenuta sempre umida.

Messa a dimora: in primavera i rizomi devono essere piantati a circa il doppio del loro spessore massimo. Le temperature minime non devono scendere sotto i 20° C.

omega replica

omegareplica.me

Esposizione: i Caladium sono molto esigenti in fatto di luminosità ambientale, essenziale per mantenere la colorazione delle foglie. Sono da evitare i raggi diretti.

Coltivazione: di facili coltivazione, trovano la migliore collocazione in vasi e fioriere. In piena terra i Caladium richiedono terreni sciolti e sabbiosi, ideali  per sviluppare gli organi sotterranei. Durante il ciclo vegetativo si consiglia di somministrare del concime, evitando però quelli eccessivamente azotati, a cadenza settimanale. Spesso i Caladium vengono utilizzati per decorare specchi d’acqua. Alla fine dell’inverno si prelevano delicatamente i rizomi dal terreno. Il terriccio aderente ai rizomi deve essere allontanato. Prima di essere conservati in carta di giornali, i rizomi devono essere trattati con  un prodotto fungicida sistemico, in modo da evitare possibili marciumi. I rizomi  si conserveranno fino alla primavera successiva alla temperatura di almeno 13-15°C e al riparo dell’umidità. Solo in zone molto temperate, senza lunghi periodi di basse temperature, è possibile tentare la coltivazione in piena terra senza dover ricorrere di anno in anno al dissotterramento dei rizomi.

Irrigazione: durante la crescita il terriccio non dovrebbe mai essiccarsi completamente. All’inizio dell’autunno le irrorazioni andranno ridotte. Per mantenere l’umidità ambientale è sufficiente nebulizzare acqua a temperatura ambiente sulle foglie e riempire il sottovaso con ghiaia tenuta sempre umida.

Messa a dimora: in primavera i rizomi devono essere piantati a circa il doppio del loro spessore massimo. Le temperature minime non devono scendere sotto i 20° C.

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Malattie relative a questa pianta

Marciumi

Malattie


I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.

Vedi scheda completa

Lumache e limacce

Parassiti

Lumache, limacce e chiocciole sono morfologicamente caratterizzate dal possedere un “piede” muscoloso che permette loro di muoversi strisciando.
Questo piede secerne costantemente muco, che successivamente secca e forma la tipica “traccia” argentea, segno evidente della presenza di questi infestanti. Lo sviluppo di un individuo fino alla maturità richiede circa 1 anno. Lumache, limacce e chiocciole sono infestanti tipiche di giardini, orti e frutteti. Vivono in luoghi umidi e freschi, vicino a corsi d’acqua, nei boschi. Si possono definire onnivore dal momento che si nutrono di vegetali, piccoli insetti e lombrichi.
Sono attive principalmente durante la notte e nelle giornate piovose o nebbiose. Nei giorni soleggiati cercano riparo dal sole e dall’eccessivo calore nelle zone d’ombra, sotto le foglie o ai piedi delle piante.
Preferiscono le foglie delle piante particolarmente succulente, per cui gli attacchi sono frequenti su fragole, carciofi, pomodori, anche perché i frutti di queste piante sono vicini alla superficie del terreno e quindi più facilmente attaccabili.

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Marciumi

Malattie


I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.

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Lumache e limacce

Parassiti

Lumache, limacce e chiocciole sono morfologicamente caratterizzate dal possedere un “piede” muscoloso che permette loro di muoversi strisciando.
Questo piede secerne costantemente muco, che successivamente secca e forma la tipica “traccia” argentea, segno evidente della presenza di questi infestanti. Lo sviluppo di un individuo fino alla maturità richiede circa 1 anno. Lumache, limacce e chiocciole sono infestanti tipiche di giardini, orti e frutteti. Vivono in luoghi umidi e freschi, vicino a corsi d’acqua, nei boschi. Si possono definire onnivore dal momento che si nutrono di vegetali, piccoli insetti e lombrichi.
Sono attive principalmente durante la notte e nelle giornate piovose o nebbiose. Nei giorni soleggiati cercano riparo dal sole e dall’eccessivo calore nelle zone d’ombra, sotto le foglie o ai piedi delle piante.
Preferiscono le foglie delle piante particolarmente succulente, per cui gli attacchi sono frequenti su fragole, carciofi, pomodori, anche perché i frutti di queste piante sono vicini alla superficie del terreno e quindi più facilmente attaccabili.

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