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Orto

Cavolini di Bruxelles

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I cavolini (o cavoletti) di Bruxelles, Brassica oleracea varietà gemmifera, sono parenti stretti dei più comuni cavoli; appartengono infatti alla medesima famiglia delle Brassicaceae (o Cruciferae).

Sono una varietà molto diffusa nel Nord Europa, selezionata in Belgio, motivo per cui sono chiamati cavolini di Bruxelles.

I cavolini hanno l’aspetto di un cavolo cappuccio in miniatura (diametro di 3cm circa), tondi e compatti, composti da foglie avvolte strettamente le une alle altre. Si tratta, in realtà, di germogli, o glomeruli, che crescono lungo il fusto della pianta. Quest’ultimo si sviluppa a partire dalla parte basale della pianta e si allunga verso l’alto fino a raggiungere un’altezza massima di 1m. Ogni pianta è in grado di produrre fino a 40 germogli circa.

Non appena si iniziano a sviluppare i glomeruli, la pianta viene cimata: questa pratica consiste nell’asportazione del germoglio apicale, lasciando il ciuffo di foglie più esterne. In questo modo viene facilitato lo sviluppo dei cavolini, convogliando tutta la linfa della pianta a questi.

La raccolta dei cavolini avviene scalarmente, man mano che maturano, a partire da quelli più bassi.

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Consigli utili

Clima: fresco e temperato, con estati non troppo calde e inverni non eccessivamente gelide.

Esposizione: mezz’ombra.

Terreno: di medio impasto, fertile e mediamente umido, ma non troppo.

Propagazione: per seme. La semina viene fatta in tarda primavera o inizio estate; la raccolta avviene in media dopo 4 mesi.

 

COME VIENE CONSUMATO QUESTO ORTAGGIO?

I cavolini di Bruxelles vengono consumati previa cottura, in padella o bolliti. Sono ricchi di sali minerali, fibre, proteine e vitamine (C, A, K, B). Hanno notevoli qualità benefiche: prevengono lo sviluppo di tumori, aiutano a rinforzare le ossa, hanno azione antianemica.

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Clima: fresco e temperato, con estati non troppo calde e inverni non eccessivamente gelide.

Esposizione: mezz’ombra.

Terreno: di medio impasto, fertile e mediamente umido, ma non troppo.

Propagazione: per seme. La semina viene fatta in tarda primavera o inizio estate; la raccolta avviene in media dopo 4 mesi.

 

COME VIENE CONSUMATO QUESTO ORTAGGIO?

I cavolini di Bruxelles vengono consumati previa cottura, in padella o bolliti. Sono ricchi di sali minerali, fibre, proteine e vitamine (C, A, K, B). Hanno notevoli qualità benefiche: prevengono lo sviluppo di tumori, aiutano a rinforzare le ossa, hanno azione antianemica.

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Malattie relative a questa pianta

Peronospora

Malattie

Si manifesta con macchie rotondeggianti o irregolari sulla pagina superiore delle foglie e sviluppa una muffa bianca o grigia sulla pagina inferiore in corrispondenza delle macchie. Le foglie seccano parzialmente o del tutto. Questi funghi vivono nell’interno dei tessuti delle foglie entro le quali penetrano attraverso gli stomi dando origine alle macchie. La muffa è costituita dai corpi fruttiferi del fungo, detti conidiofori, che assicurano la disseminazione della specie. Col procedere della stagione si ha la formazione degli organi riproduttivi, le oospore, che essendo resistenti alle avversità atmosferiche, assicurano la perpetuazione della specie da un anno all’altro, per lo più nel terreno. Come risultato dell’attacco delle peronospore si ha la decolorazione, l’imbrunimento e il disseccamento delle parti verdi colpite. In alcuni casi si rendono evidenti anche caratteristiche ipertrofie. La Peronospora è favorita dalle piogge o dalle irrigazioni che lasciano acqua sulla vegetazione e da temperature primaverili. Sono prevalentemente colpite piante orticole, floricole e la vite.

Vedi scheda completa

Oidio

Malattie

L'oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche "mal bianco", l'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta "scelta" di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

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Alternaria

Malattie

L'alternaria si conserva da un anno all'altro sui residui di piante ammalate e su ospiti spontanei. Le condizioni ottimali per il suo sviluppo sono l'elevata umidità ambientale ed una temperatura intorno ai 28°C. Questa malattia fungina è in grado di attaccare fusti, foglie e frutti delle piante. Viene anche comunemente chiamata "malattia della senescenza". Sui fusti possono comparire piccole macchie nere, ovali e ben delimitate che determinano l'appassimento della vegetazione sovrastante; l'infezione si può estendere con analoga sintomatologia alle ramificazioni contigue, ai piccioli, alle foglie e ai frutti. A livello di foglie la malattia genera macchie irregolari nerastre e necrotiche, tipicamente zonate in modo concentrico. Questa tipica conformazione viene assunta anche dalle macchie che compaiono sui frutti attaccati.

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Marciumi

Malattie


I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.

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Lepidotteri

Parassiti

Gli adulti sono farfalle che hanno colori e forme molto diverse. Le larve sono le forme dannose. Erodono le parti vegetali: foglie, steli, fiori o frutti. Quando scavano le gallerie possono svuotare i fusti oppure segnare percorsi biancastri nelle foglie. Nel primo caso sono praticamente impossibili da vedere fino a quando la pianta non è ormai completamente compromessa. Nel secondo caso, le gallerie sono facilmente individuabili pertanto è più facile intervenire.

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Altica

Parassiti

L'adulto dell'altica è di colore nero brillante di lunghezza pari a 2 - 2,5 mm circa.  La larva è invece biancastra ed è lunga 5 mm a maturità. Questo coleottero vive su diverse specie di crucifere, sia coltivate sia spontanee. Gli adulti dell'altica si nutrono delle foglie compiendo delle erosioni di piccole dimensioni a forma rotondeggiante in genere sulle parti periferiche del lembo fogliare. Nel ravanello le larve si nutrono della radice. I danni arrecati dalle larve sono di piccola rilevanza mente gli adulti possono arrecare danni importanti alle piante di ravanello, soprattutto se giovani. L'insetto sverna come adulto nel terreno per fuoriuscire a maggio. A giugno le femmine iniziano, dopo l'accoppiamento, a deporre le uova vicino al colletto delle piante. Da qui le larve entrano nel terreno. Dopo 3-4 settimane nascono i giovani adulti che si alimentano fino ad ottobre, quando entrano nel terreno per svernare. L'insetto è quindi attivo per tutta la durata della stagione del ravanello.

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Mosca dei cavoli

Parassiti

Il nome scientifico della mosca dei cavoli è Delia radicum. La larva è di colore bianco, a forma subconica, di lunghezza pari a 7-8 mm. La mosca infesta tutte le specie di cavolo, il ravanello e la rapa. Le larve scavano delle gallerie nella radice principale danneggiandola in modo rilevante fino a condurre la pianta alla morte. Più la pianta è giovane e più è sensibile agli attacchi del dittero. La mosca sverna come pupa nel terreno. In primavera, verso aprile, gli adulti sfarfallano uscendo dal terreno. Le femmine depongono le uova al colletto delle piante per poi generare, alla fine dello sviluppo, nuovi adulti. Gli adulti sono attivi con clima caldo e soleggiato mentre quando poive stanno fermi sulla pagina inferiore delle foglie delle colture ospiti. In un anno la mosca del cavolo compie dalle 3 alle 4 generazioni.

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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Mosca Bianca

Parassiti


Gli adulti sono piccole farfalline bianche. Le forme giovanili sono difficilmente visibili a occhio nudo. Guardandole con una lente di ingrandimento assomigliano a goccioline giallognole e traslucide.

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Peronospora

Malattie

Si manifesta con macchie rotondeggianti o irregolari sulla pagina superiore delle foglie e sviluppa una muffa bianca o grigia sulla pagina inferiore in corrispondenza delle macchie. Le foglie seccano parzialmente o del tutto. Questi funghi vivono nell’interno dei tessuti delle foglie entro le quali penetrano attraverso gli stomi dando origine alle macchie. La muffa è costituita dai corpi fruttiferi del fungo, detti conidiofori, che assicurano la disseminazione della specie. Col procedere della stagione si ha la formazione degli organi riproduttivi, le oospore, che essendo resistenti alle avversità atmosferiche, assicurano la perpetuazione della specie da un anno all’altro, per lo più nel terreno. Come risultato dell’attacco delle peronospore si ha la decolorazione, l’imbrunimento e il disseccamento delle parti verdi colpite. In alcuni casi si rendono evidenti anche caratteristiche ipertrofie. La Peronospora è favorita dalle piogge o dalle irrigazioni che lasciano acqua sulla vegetazione e da temperature primaverili. Sono prevalentemente colpite piante orticole, floricole e la vite.

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Oidio

Malattie

L’oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche “mal bianco”, l’oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta “scelta” di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

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Alternaria

Malattie

L’alternaria si conserva da un anno all’altro sui residui di piante ammalate e su ospiti spontanei. Le condizioni ottimali per il suo sviluppo sono l’elevata umidità ambientale ed una temperatura intorno ai 28°C. Questa malattia fungina è in grado di attaccare fusti, foglie e frutti delle piante. Viene anche comunemente chiamata “malattia della senescenza”. Sui fusti possono comparire piccole macchie nere, ovali e ben delimitate che determinano l’appassimento della vegetazione sovrastante; l’infezione si può estendere con analoga sintomatologia alle ramificazioni contigue, ai piccioli, alle foglie e ai frutti. A livello di foglie la malattia genera macchie irregolari nerastre e necrotiche, tipicamente zonate in modo concentrico. Questa tipica conformazione viene assunta anche dalle macchie che compaiono sui frutti attaccati.

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Marciumi

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I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.

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Parassiti

Gli adulti sono farfalle che hanno colori e forme molto diverse. Le larve sono le forme dannose. Erodono le parti vegetali: foglie, steli, fiori o frutti. Quando scavano le gallerie possono svuotare i fusti oppure segnare percorsi biancastri nelle foglie. Nel primo caso sono praticamente impossibili da vedere fino a quando la pianta non è ormai completamente compromessa. Nel secondo caso, le gallerie sono facilmente individuabili pertanto è più facile intervenire.

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Altica

Parassiti

L’adulto dell’altica è di colore nero brillante di lunghezza pari a 2 – 2,5 mm circa.  La larva è invece biancastra ed è lunga 5 mm a maturità. Questo coleottero vive su diverse specie di crucifere, sia coltivate sia spontanee. Gli adulti dell’altica si nutrono delle foglie compiendo delle erosioni di piccole dimensioni a forma rotondeggiante in genere sulle parti periferiche del lembo fogliare. Nel ravanello le larve si nutrono della radice. I danni arrecati dalle larve sono di piccola rilevanza mente gli adulti possono arrecare danni importanti alle piante di ravanello, soprattutto se giovani. L’insetto sverna come adulto nel terreno per fuoriuscire a maggio. A giugno le femmine iniziano, dopo l’accoppiamento, a deporre le uova vicino al colletto delle piante. Da qui le larve entrano nel terreno. Dopo 3-4 settimane nascono i giovani adulti che si alimentano fino ad ottobre, quando entrano nel terreno per svernare. L’insetto è quindi attivo per tutta la durata della stagione del ravanello.

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Mosca dei cavoli

Parassiti

Il nome scientifico della mosca dei cavoli è Delia radicum. La larva è di colore bianco, a forma subconica, di lunghezza pari a 7-8 mm. La mosca infesta tutte le specie di cavolo, il ravanello e la rapa. Le larve scavano delle gallerie nella radice principale danneggiandola in modo rilevante fino a condurre la pianta alla morte. Più la pianta è giovane e più è sensibile agli attacchi del dittero. La mosca sverna come pupa nel terreno. In primavera, verso aprile, gli adulti sfarfallano uscendo dal terreno. Le femmine depongono le uova al colletto delle piante per poi generare, alla fine dello sviluppo, nuovi adulti. Gli adulti sono attivi con clima caldo e soleggiato mentre quando poive stanno fermi sulla pagina inferiore delle foglie delle colture ospiti. In un anno la mosca del cavolo compie dalle 3 alle 4 generazioni.

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

Vedi scheda completa

Mosca Bianca

Parassiti


Gli adulti sono piccole farfalline bianche. Le forme giovanili sono difficilmente visibili a occhio nudo. Guardandole con una lente di ingrandimento assomigliano a goccioline giallognole e traslucide.

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