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Ornamentale

Cosmos

 

Le cosmee sono piante erbacee, appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, coltivate a scopo ornamentale in giardino e in vaso. Chiamate anche con il nome di astri del Messico, si conoscono diverse specie annuali e perenni caratterizzate dalla grande vivacità di colori.  I fiori, simili a grosse margherite, sono di grandi dimensioni e colorano tutta l’estate di bianco, rosa, giallo o rosso. Le cosmee sono piante rustiche o semirustiche che possono superare il metro d’altezza. Tappezzanti, tendono ad occupare tutto lo spazio a loro disposizione. In commercio si trovano anche varietà nane.

Tra le varietà e specie più coltivate:

Cosmos atrosanguineus, perenne eretta con fiori marrone – cremisi dal profumo di cioccolato. Fiorisce da giugno a settembre;

Cosmos bipinnatus ‘sonata white ‘, varietà nana compatta (60 cm), molto fiorifera. Fiorisce da giugno ad ottobre. Ideale per bordure miste;

Cosmos bipinnatus ‘Candy stripe’, dai grandi fiori rosa striati e bordati di porpora intenso;

Cosmos bipinnatus ‘Sonata Pink’ (Cosmea nana rosa), molto compatta e caratterizzata da grandi fiori a coppa rosa con sfumature porpora al centro;

Cosmos sulphureus (Cosmea arancione), dall’aspetto cespuglioso. Produce fiori a coppa aperta arancione brillante;

Si tratta di piante molto eleganti e ornamentali che grazie ai delicati capolini, variamente colorati, sono adatte ad essere coltivate in piena terra o vaso. Adatte a “colorare” un angolo del giardino, magari migliorando l’effetto con 2-3 esemplari accostati.

Consigli utili

 

Esposizione: soleggiata, ma si sviluppano bene anche in penombra

Coltivazione: di facile coltivazione, sono piante adatte anche ai principianti. Preferire i terreni leggeri ma non troppo fertili. Evitare le posizioni esposte ai venti. Ricordiamoci di eliminare i fiori secchi e/o appassiti in modo da favorire una migliore fioritura e ricrescita della pianta

Messa a dimora: i semi si fanno germogliare in vasetti o semenzai, a fine inverno, con trapianto a dimora in aprile-maggio. I semi possono essere seminati in primavera direttamente a dimora. Le cosmee non tollerano il freddo intenso e solitamente si coltivano come annuali. Nelle regioni a clima mite si possono coltivare come perenni

Irrigazione: necessitano di annaffiature regolari, ma non troppo abbondanti. Evitare i ristagni idrici. Aggiungere del fertilizzante per piante fiorite ogni 15 giorni all’acqua delle annaffiature.

 

Esposizione: soleggiata, ma si sviluppano bene anche in penombra

Coltivazione: di facile coltivazione, sono piante adatte anche ai principianti. Preferire i terreni leggeri ma non troppo fertili. Evitare le posizioni esposte ai venti. Ricordiamoci di eliminare i fiori secchi e/o appassiti in modo da favorire una migliore fioritura e ricrescita della pianta

Messa a dimora: i semi si fanno germogliare in vasetti o semenzai, a fine inverno, con trapianto a dimora in aprile-maggio. I semi possono essere seminati in primavera direttamente a dimora. Le cosmee non tollerano il freddo intenso e solitamente si coltivano come annuali. Nelle regioni a clima mite si possono coltivare come perenni

Irrigazione: necessitano di annaffiature regolari, ma non troppo abbondanti. Evitare i ristagni idrici. Aggiungere del fertilizzante per piante fiorite ogni 15 giorni all’acqua delle annaffiature.

Malattie relative a questa pianta

Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

Vedi scheda completa

Cocciniglie

Parassiti

Di diverse forme e colori si proteggono con delle cere formando ammassi appiccicosi. Sui loro escrementi zuccherini si formano successivamente delle muffe nerastre (fumaggini). Le infestazioni interessano il fusto e le ramificazioni. In caso di forte attacco la cocciniglia forma incrostazioni sulle parti legnose provocando deperimenti vegetativi e, nei casi più gravi, il disseccamento di parti o dell’intera pianta.

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Oidio

Malattie

L'oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche "mal bianco", l'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta "scelta" di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

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Sclerotinia e Muffa grigia

Malattie

Si manifesta con marcescenza di bulbi, radici e fusti, con presenza di corpi duri nerastri (sclerozi). Sono visibili macchie gialle che poi ammuffiscono e muffa grigia evidente su boccioli, fiori, foglie e steli. Le Sclerotinie formano sopra fusti, bulbi e radici marcite un feltro bianco contenente corpi neri e duri detti stromi o sclerozi, successivamente si riproducono attraverso un’altra forma detta conidica, che mostra la particolare muffa grigia chiamata Botrytis. Questa muffa si riscontra frequentemente con tempo umido, sopra tutte le parti di una pianta colpita, sulle foglie, gli steli, i boccioli e i fiori. I conidi infettano le piante per via aerea, mentre gli sclerozi possono permanere a lungo nel terreno, anche in condizioni avverse, permettendo al fungo di colpire nuove piante anche a distanza di tempo. Sclerotinie e Botrytis sono molto diffuse e infettive su colture orticole, floreali e vite.

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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Cocciniglie

Parassiti

Di diverse forme e colori si proteggono con delle cere formando ammassi appiccicosi. Sui loro escrementi zuccherini si formano successivamente delle muffe nerastre (fumaggini). Le infestazioni interessano il fusto e le ramificazioni. In caso di forte attacco la cocciniglia forma incrostazioni sulle parti legnose provocando deperimenti vegetativi e, nei casi più gravi, il disseccamento di parti o dell’intera pianta.

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Oidio

Malattie

L’oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche “mal bianco”, l’oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta “scelta” di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

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Sclerotinia e Muffa grigia

Malattie

Si manifesta con marcescenza di bulbi, radici e fusti, con presenza di corpi duri nerastri (sclerozi). Sono visibili macchie gialle che poi ammuffiscono e muffa grigia evidente su boccioli, fiori, foglie e steli. Le Sclerotinie formano sopra fusti, bulbi e radici marcite un feltro bianco contenente corpi neri e duri detti stromi o sclerozi, successivamente si riproducono attraverso un’altra forma detta conidica, che mostra la particolare muffa grigia chiamata Botrytis. Questa muffa si riscontra frequentemente con tempo umido, sopra tutte le parti di una pianta colpita, sulle foglie, gli steli, i boccioli e i fiori. I conidi infettano le piante per via aerea, mentre gli sclerozi possono permanere a lungo nel terreno, anche in condizioni avverse, permettendo al fungo di colpire nuove piante anche a distanza di tempo. Sclerotinie e Botrytis sono molto diffuse e infettive su colture orticole, floreali e vite.

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