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Ornamentale

Crisantemo

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Il genere chrysanthemum conta decine di specie di piante erbacee perenni o annuali, originarie dell’Asia, dell’Africa, dell’Europa. Famiglia delle Asteraceae. La parola Chrysantemon in greco è composta da chrysos= oro e anthemon o anthos = fiore. Il crisantemo, il cui nome  quindi significa “fiore d’oro”, giunse in Europa, dall’Oriente, nella seconda metà del 1700. Esistono numerosi ibridi e varietà coltivati come piante ornamentali in floricoltura e nel giardinaggio. In Italia il crisantemo fiorisce alla fine di ottobre e proprio per la concomitanza della fioritura con la celebrazione dei defunti si è soliti attribuire a questo fiore una connotazione triste. Nei paesi anglosassoni – così come in Cina e Giappone – è invece simbolo di gioia, vitalità e pace. Secondo la specie ed il clima, fiorisce a partire dalla primavera-estate fino verso la fine di ottobre. I fiori sono di forma diversa a seconda della specie; il colore varia dal bianco, al giallo, al rosa, al viola in tutte le possibili sfumature.                                                                                           Tra le perenni più conosciute troviamo tutti gli ibridi del Chrysanthemum sinensis e del Chrysanthemum indicum, dai quali si producono i fiori recisi venduti dai fioristi.

Tra le specie annuali si ricordano il Chrysanthemum carinatum e il Chrysanthemum segetum, caratterizzati da fiori simili alle margherite.

Le varietà nane di Chrysanthemum derivati da C.coreanum e C. rubellum hanno numerosi piccoli fiori coloratissimi per vasi fioriti o aiuole. Il C. paludosum che porta piccoli fiori bianchi con centro giallo, si adatta bene nei giardini e alla coltivazione in vaso. La Margherita comune (Chrysanthemum leucanthemum) spontanea nei nostri prati, dai fiori bianchi all’esterno e gialli al centro; utilizzata anche come pianta officinale e medicinale. C. corymbosum adatto per aiuole miste di specie perenni.

C. lacustre vigoroso rustico, coltivato in giardino o per il fiore reciso.

C. macrophyllum molto rustico per la formazione di coloratissime aiuole nei giardini.

Il crisantemo è un fiore veramente per ogni occasione, utili per abbellire, ma anche per emozionare, sia per le occasioni tristi, che per quelle gioiose.

 

Consigli utili

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Esposizione: le piante vanno poste in posizione soleggiata e ben riparata dai forti venti; i crisantemi si adattano bene anche alla mezz’ombra

Coltivazione: si tratta di piante dalla facile coltivazione. Non richiedono cure eccessive. Molte specie di  crisantemi possono essere tranquillamente coltivati anche in giardino. Fiori grandi e cespugli densi si ottengono con una costante decimazione della pianta e con la asportazione dei germogli laterali. Se lasciati indisturbati tendono a crescere molto e in modo disordinato

Messa a dimora: le specie annuali si seminano in primavera in contenitori riempiti di torba e sabbia e mantenuti alla temperatura di 18 °C. Le specie perenni si moltiplicano preferibilmente per talea o divisione dei cespi; il periodo più indicato va dalla primavera fino a giugno-luglio

Irrigazione: irrigare abbondantemente in estate, ridurre nel periodo invernale.

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Esposizione: le piante vanno poste in posizione soleggiata e ben riparata dai forti venti; i crisantemi si adattano bene anche alla mezz’ombra

Coltivazione: si tratta di piante dalla facile coltivazione. Non richiedono cure eccessive. Molte specie di  crisantemi possono essere tranquillamente coltivati anche in giardino. Fiori grandi e cespugli densi si ottengono con una costante decimazione della pianta e con la asportazione dei germogli laterali. Se lasciati indisturbati tendono a crescere molto e in modo disordinato

Messa a dimora: le specie annuali si seminano in primavera in contenitori riempiti di torba e sabbia e mantenuti alla temperatura di 18 °C. Le specie perenni si moltiplicano preferibilmente per talea o divisione dei cespi; il periodo più indicato va dalla primavera fino a giugno-luglio

Irrigazione: irrigare abbondantemente in estate, ridurre nel periodo invernale.

Malattie relative a questa pianta

Lepidotteri

Parassiti

Gli adulti sono farfalle che hanno colori e forme molto diverse. Le larve sono le forme dannose. Erodono le parti vegetali: foglie, steli, fiori o frutti. Quando scavano le gallerie possono svuotare i fusti oppure segnare percorsi biancastri nelle foglie. Nel primo caso sono praticamente impossibili da vedere fino a quando la pianta non è ormai completamente compromessa. Nel secondo caso, le gallerie sono facilmente individuabili pertanto è più facile intervenire.

Vedi scheda completa

Tripidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
I tripidi compiono punture sui boccioli fiorali per cui i petali si accrescono in modo asimmetrico con conseguenti danni alle fioriture.

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Oidio

Malattie

L'oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche "mal bianco", l'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta "scelta" di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

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Ruggini

Malattie


Le ruggini sono un gruppo di malattie causate da microrganismi fungini appartenenti per lo più alla classe dei Basidiomiceti, ordine Uredinali, fam Pucciniacee. In caso di gravi attacchi, specialmente al frumento o ad altri cereali la superficie dell’ospite si ricopre di un’impalpabile polvere rosso mattone.
La malattia si riconosce in primavera per la presenza sulle foglie di pustole polverulente di colore bruno-rossiccio, rotondeggianti di circa 1-2 mm di ampiezza e distribuite in modo irregolare. Queste pustole contengono numerose spore che diffondono l’infezione da una pianta all’altra. A tarda primavera, sulla pagina inferiore delle foglie colpite si formano, al di sotto dell’epidermide, altre pustole nerastre più piccole.
L’infezione interessa quasi esclusivamente le foglie.
Le ruggini che infettano le piante attraverso le spore portate dal vento, sono diffuse su tutti i vegetali.

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Sclerotinia e Muffa grigia

Malattie

Si manifesta con marcescenza di bulbi, radici e fusti, con presenza di corpi duri nerastri (sclerozi). Sono visibili macchie gialle che poi ammuffiscono e muffa grigia evidente su boccioli, fiori, foglie e steli. Le Sclerotinie formano sopra fusti, bulbi e radici marcite un feltro bianco contenente corpi neri e duri detti stromi o sclerozi, successivamente si riproducono attraverso un’altra forma detta conidica, che mostra la particolare muffa grigia chiamata Botrytis. Questa muffa si riscontra frequentemente con tempo umido, sopra tutte le parti di una pianta colpita, sulle foglie, gli steli, i boccioli e i fiori. I conidi infettano le piante per via aerea, mentre gli sclerozi possono permanere a lungo nel terreno, anche in condizioni avverse, permettendo al fungo di colpire nuove piante anche a distanza di tempo. Sclerotinie e Botrytis sono molto diffuse e infettive su colture orticole, floreali e vite.

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Marciumi

Malattie


I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.

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Lepidotteri

Parassiti

Gli adulti sono farfalle che hanno colori e forme molto diverse. Le larve sono le forme dannose. Erodono le parti vegetali: foglie, steli, fiori o frutti. Quando scavano le gallerie possono svuotare i fusti oppure segnare percorsi biancastri nelle foglie. Nel primo caso sono praticamente impossibili da vedere fino a quando la pianta non è ormai completamente compromessa. Nel secondo caso, le gallerie sono facilmente individuabili pertanto è più facile intervenire.

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Tripidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
I tripidi compiono punture sui boccioli fiorali per cui i petali si accrescono in modo asimmetrico con conseguenti danni alle fioriture.

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Oidio

Malattie

L’oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche “mal bianco”, l’oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta “scelta” di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

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Ruggini

Malattie


Le ruggini sono un gruppo di malattie causate da microrganismi fungini appartenenti per lo più alla classe dei Basidiomiceti, ordine Uredinali, fam Pucciniacee. In caso di gravi attacchi, specialmente al frumento o ad altri cereali la superficie dell’ospite si ricopre di un’impalpabile polvere rosso mattone.
La malattia si riconosce in primavera per la presenza sulle foglie di pustole polverulente di colore bruno-rossiccio, rotondeggianti di circa 1-2 mm di ampiezza e distribuite in modo irregolare. Queste pustole contengono numerose spore che diffondono l’infezione da una pianta all’altra. A tarda primavera, sulla pagina inferiore delle foglie colpite si formano, al di sotto dell’epidermide, altre pustole nerastre più piccole.
L’infezione interessa quasi esclusivamente le foglie.
Le ruggini che infettano le piante attraverso le spore portate dal vento, sono diffuse su tutti i vegetali.

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Sclerotinia e Muffa grigia

Malattie

Si manifesta con marcescenza di bulbi, radici e fusti, con presenza di corpi duri nerastri (sclerozi). Sono visibili macchie gialle che poi ammuffiscono e muffa grigia evidente su boccioli, fiori, foglie e steli. Le Sclerotinie formano sopra fusti, bulbi e radici marcite un feltro bianco contenente corpi neri e duri detti stromi o sclerozi, successivamente si riproducono attraverso un’altra forma detta conidica, che mostra la particolare muffa grigia chiamata Botrytis. Questa muffa si riscontra frequentemente con tempo umido, sopra tutte le parti di una pianta colpita, sulle foglie, gli steli, i boccioli e i fiori. I conidi infettano le piante per via aerea, mentre gli sclerozi possono permanere a lungo nel terreno, anche in condizioni avverse, permettendo al fungo di colpire nuove piante anche a distanza di tempo. Sclerotinie e Botrytis sono molto diffuse e infettive su colture orticole, floreali e vite.

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Marciumi

Malattie


I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.

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