La Curcuma alismatifolia, conosciuta anche col nome di “tulipano del Siam”, è una specie originaria dell’Asia, più precisamente dell’India. Da alcuni anni è stata introdotta in Italia come pianta da appartamento. Appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae. Dal rizoma si originano foglie grandi, verdi, oblunghe e picciolate. Dall’estate all’apice dei fusti eretti, alti 50-60 cm, si sviluppano vistose brattee (foglie modificate che accompagnano fiori o infiorescenze) appuntite e di colore verde in basso e bianco – rosate in alto. All’interno delle brattee si trovano i fiori di colore giallo, a volte con sfumature arancioni. I fiori, bianchi, rosa, porpora e gialli, durano solitamente pochi giorni, ma la fioritura si protrae per alcune settimane. In commercio si trovano diverse specie e cultivar, tutte si caratterizzano per il bellissimo portamento eretto, reso ancora più gradevole dalle varie tonalità degli scapi fiorali e la durata degli steli recisi (tre settimane o più). Ne ricordiamo alcune:
- Curcuma aurantiaca: le brattee sono verdi con margine rosso scuro. I fiori sono gialli;
- Curcuma leucorrhiza: i fiori sono bianchi e circondati da brattee verdi, tranne le superiori più lunghe e strette e di colore rosso salmone;
- Curcuma roscoeana: caratterizzata da infiorescenze coniche costituite da brattee arrotondate, di un bel colore arancio vivo, che proteggono i fiori di colorazione gialla;
- Curcuma zedoaria: le brattee inferiori sono bianco verdastre con margine superiore rosso cremisi, mentre le brattee superiori sono di colore. I fiori sono gialli.
Della stessa famiglia fa parte anche la Curcuma longa (o “zafferano delle Indie” o più semplicemente curcuma), specie originaria dell’Asia sud-orientale, e largamente impiegata come spezia soprattutto nella cucina indiana, medio – orientale, tailandese e in altre aree dell’Asia.