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Ornamentale

Elleboro

L’elleboro o Rosa di Natale (Helleborus niger) è una pianta che grazie alla sua fioritura precoce – da dicembre a marzo – che la rende disponibile durante le festività natalizie, trova impiego per la realizzazione di centrotavola natalizi o semplicemente per essere tenuta in casa. I suoi splendidi fiori bianco-crema spiccano tra le foglie verde scuro. Può raggiungere un’altezza di 30-40 cm. Non teme il freddo né il gelo.

Originaria dell’Asia minore. Famiglia delle Ranuncolaceae. Tra le varietà in commercio troviamo: “Potter’s Wheel”, dai fiori bianchi particolarmente grandi (10-13 cm.) che sbocciano da gennaio a marzo; “Ice Princess” una varietà che fiorisce dalla metà di Ottobre. Presenta una crescita compatta, foglie lucide dal bel colore verde scuro. Questa varietà è molto indicata per i vasi di piccola dimensione.                                                                                    Occorre ricordarsi che l’elleboro è una specie velenosa, in particolare prima della fioritura. Le parti più tossiche sono le radici e il rizoma, quindi è meglio lavarsi le mani dopo averla toccata.

Consigli utili

Esposizione: in penombra. In giardino collochiamo le piante di elleboro sotto le fronde di alberi e arbusti caducifogli, così che possano godere di ombra in estate e del sole in inverno

Coltivazione: la rosa di Natale è una specie di facile coltivazione, robusta e non necessita di molte cure. Graditi terreni neutri o tendenti all’alcalino. Può essere coltivata non solo in giardino ma anche in vaso, nelle fioriere e nei contenitori sul terrazzo. Ideale per ornare balconi, finestre e cortili. Il terreno più adatto alla coltivazione è calcareo e ricco di humus. In autunno fornire un poco di concime organico

Messa a dimora: la rosa di Natale si propaga facilmente. I semi cadono e germinano in autunno e la primavera seguente si possono trapiantare in vaso o mettere a dimora in piena terra. Se si preferisce, si possono ottenere nuove piante per mezzo della divisione dei rizomi, da effettuarsi in marzo avendo l’accortezza di ripiantare immediatamente le porzioni di rizoma ottenute

Irrigazione: irrigare quel tanto necessario a mantenere il terriccio appena umido.

Da evitare i ristagni d’acqua che potrebbero fare marcire il colletto della pianta.

 

 

Esposizione: in penombra. In giardino collochiamo le piante di elleboro sotto le fronde di alberi e arbusti caducifogli, così che possano godere di ombra in estate e del sole in inverno

Coltivazione: la rosa di Natale è una specie di facile coltivazione, robusta e non necessita di molte cure. Graditi terreni neutri o tendenti all’alcalino. Può essere coltivata non solo in giardino ma anche in vaso, nelle fioriere e nei contenitori sul terrazzo. Ideale per ornare balconi, finestre e cortili. Il terreno più adatto alla coltivazione è calcareo e ricco di humus. In autunno fornire un poco di concime organico

Messa a dimora: la rosa di Natale si propaga facilmente. I semi cadono e germinano in autunno e la primavera seguente si possono trapiantare in vaso o mettere a dimora in piena terra. Se si preferisce, si possono ottenere nuove piante per mezzo della divisione dei rizomi, da effettuarsi in marzo avendo l’accortezza di ripiantare immediatamente le porzioni di rizoma ottenute

Irrigazione: irrigare quel tanto necessario a mantenere il terriccio appena umido.

Da evitare i ristagni d’acqua che potrebbero fare marcire il colletto della pianta.

 

 

Malattie relative a questa pianta

Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

Vedi scheda completa

Sclerotinia e Muffa grigia

Malattie

Si manifesta con marcescenza di bulbi, radici e fusti, con presenza di corpi duri nerastri (sclerozi). Sono visibili macchie gialle che poi ammuffiscono e muffa grigia evidente su boccioli, fiori, foglie e steli. Le Sclerotinie formano sopra fusti, bulbi e radici marcite un feltro bianco contenente corpi neri e duri detti stromi o sclerozi, successivamente si riproducono attraverso un’altra forma detta conidica, che mostra la particolare muffa grigia chiamata Botrytis. Questa muffa si riscontra frequentemente con tempo umido, sopra tutte le parti di una pianta colpita, sulle foglie, gli steli, i boccioli e i fiori. I conidi infettano le piante per via aerea, mentre gli sclerozi possono permanere a lungo nel terreno, anche in condizioni avverse, permettendo al fungo di colpire nuove piante anche a distanza di tempo. Sclerotinie e Botrytis sono molto diffuse e infettive su colture orticole, floreali e vite.

Vedi scheda completa

Lumache e limacce

Parassiti

Lumache, limacce e chiocciole sono morfologicamente caratterizzate dal possedere un “piede” muscoloso che permette loro di muoversi strisciando.
Questo piede secerne costantemente muco, che successivamente secca e forma la tipica “traccia” argentea, segno evidente della presenza di questi infestanti. Lo sviluppo di un individuo fino alla maturità richiede circa 1 anno. Lumache, limacce e chiocciole sono infestanti tipiche di giardini, orti e frutteti. Vivono in luoghi umidi e freschi, vicino a corsi d’acqua, nei boschi. Si possono definire onnivore dal momento che si nutrono di vegetali, piccoli insetti e lombrichi.
Sono attive principalmente durante la notte e nelle giornate piovose o nebbiose. Nei giorni soleggiati cercano riparo dal sole e dall’eccessivo calore nelle zone d’ombra, sotto le foglie o ai piedi delle piante.
Preferiscono le foglie delle piante particolarmente succulente, per cui gli attacchi sono frequenti su fragole, carciofi, pomodori, anche perché i frutti di queste piante sono vicini alla superficie del terreno e quindi più facilmente attaccabili.

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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Sclerotinia e Muffa grigia

Malattie

Si manifesta con marcescenza di bulbi, radici e fusti, con presenza di corpi duri nerastri (sclerozi). Sono visibili macchie gialle che poi ammuffiscono e muffa grigia evidente su boccioli, fiori, foglie e steli. Le Sclerotinie formano sopra fusti, bulbi e radici marcite un feltro bianco contenente corpi neri e duri detti stromi o sclerozi, successivamente si riproducono attraverso un’altra forma detta conidica, che mostra la particolare muffa grigia chiamata Botrytis. Questa muffa si riscontra frequentemente con tempo umido, sopra tutte le parti di una pianta colpita, sulle foglie, gli steli, i boccioli e i fiori. I conidi infettano le piante per via aerea, mentre gli sclerozi possono permanere a lungo nel terreno, anche in condizioni avverse, permettendo al fungo di colpire nuove piante anche a distanza di tempo. Sclerotinie e Botrytis sono molto diffuse e infettive su colture orticole, floreali e vite.

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Lumache e limacce

Parassiti

Lumache, limacce e chiocciole sono morfologicamente caratterizzate dal possedere un “piede” muscoloso che permette loro di muoversi strisciando.
Questo piede secerne costantemente muco, che successivamente secca e forma la tipica “traccia” argentea, segno evidente della presenza di questi infestanti. Lo sviluppo di un individuo fino alla maturità richiede circa 1 anno. Lumache, limacce e chiocciole sono infestanti tipiche di giardini, orti e frutteti. Vivono in luoghi umidi e freschi, vicino a corsi d’acqua, nei boschi. Si possono definire onnivore dal momento che si nutrono di vegetali, piccoli insetti e lombrichi.
Sono attive principalmente durante la notte e nelle giornate piovose o nebbiose. Nei giorni soleggiati cercano riparo dal sole e dall’eccessivo calore nelle zone d’ombra, sotto le foglie o ai piedi delle piante.
Preferiscono le foglie delle piante particolarmente succulente, per cui gli attacchi sono frequenti su fragole, carciofi, pomodori, anche perché i frutti di queste piante sono vicini alla superficie del terreno e quindi più facilmente attaccabili.

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