Feijoa è il frutto prodotto da Feijoa sellowiana (o Acca sellowiana), pianta appartenente alla famiglia delle Mirtaceae, originaria dei paesi subtropicali dell’America del Sud (Uruguay e Brasile).
In Italia la sua coltivazione è poco diffusa; la si trova solo in alcune aree a clima mite del meridione, Liguria e Toscana.
Questa pianta viene chiamata anche “Guaiabo del Brasile”.
Feijoa sellowiana è un arbusto sempreverde che può anche superare i 7-8m di altezza nei paesi d’origine; da noi 2m.
Ha un aspetto cespuglioso, con splendide foglie ovali a margine liscio, consistenza coriacea e colore verde chiaro, argentee nella pagina inferiore, portate da un corto picciolo.
I suoi fiori, che si aprono a marzo, sono grandi, composti da petali carnosi bianchi esternamente e violacei all’interno, con numerosi stami rossi.
Sono fiori ermafroditi, solo in alcune varietà autofertili.
L’impollinazione avviene per opera delle api o anche degli uccelli.
Il frutto è una bacca ovale, lunga 4-8cm, con buccia coriacea di colore verde scuro: racchiude una polpa di colore crema nella quale alloggiano i semi.
Matura a fine estate inizio autunno: la sua polpa ha un sapore che ricorda in parte la guava, l’ananas e le fragole.
Viene comunemente chiamato “ananas guava” o “feijoa”.
Le varietà più diffuse di Feijoa sono: Apollo, Colidge, Gemini, Mammoth, Moore, Triumph.
Si differenziano principalmente per le dimensioni del frutto e il periodo di maturazione, che va da settembre a novembre.
Alcune sono autofertili, altre necessitano di impollinazione incrociata.

Consigli utili
Clima: Temperato caldo: può tuttavia sopportare periodi di freddo (-10°C) per brevi periodi. E’
infatti una pianta molto rustica e resistente.
Esposizione: Feijoa sellowiana predilige un’esposizione soleggiata.
Terreno: Vuole un terreno sciolto e ben drenato, poiché soffre i ristagni idrici. Vive anche su
terreni siccitosi.
Propagazione: Viene moltiplicata per talea o innesto su piante ottenute da seme.
COME SI CONSUMA QUESTO FRUTTO?
E’ un frutto dissetante e rinfrescante, poco calorico, ricco in vitamina C, B6 e sali minerali. Viene
consumato come frutta fresca, oppure in insalate e macedonie, o trasformato in marmellate.
Anche i petali dei fiori, molto dolci e profumati, sono commestibili! Possono essere utilizzati per la
preparazione di infusi o tisane.
Considerata la sua scarsa diffusione nel nostro paese, la Feijoa è considerata un frutto minore.
Consigli utili
Clima: Temperato caldo: può tuttavia sopportare periodi di freddo (-10°C) per brevi periodi. E’
infatti una pianta molto rustica e resistente.
Esposizione: Feijoa sellowiana predilige un’esposizione soleggiata.
Terreno: Vuole un terreno sciolto e ben drenato, poiché soffre i ristagni idrici. Vive anche su
terreni siccitosi.
Propagazione: Viene moltiplicata per talea o innesto su piante ottenute da seme.
COME SI CONSUMA QUESTO FRUTTO?
E’ un frutto dissetante e rinfrescante, poco calorico, ricco in vitamina C, B6 e sali minerali. Viene
consumato come frutta fresca, oppure in insalate e macedonie, o trasformato in marmellate.
Anche i petali dei fiori, molto dolci e profumati, sono commestibili! Possono essere utilizzati per la
preparazione di infusi o tisane.
Considerata la sua scarsa diffusione nel nostro paese, la Feijoa è considerata un frutto minore.
Malattie relative a questa pianta
Marciumi
Malattie
I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.
Cocciniglie
ParassitiDi diverse forme e colori si proteggono con delle cere formando ammassi appiccicosi. Sui loro escrementi zuccherini si formano successivamente delle muffe nerastre (fumaggini). Le infestazioni interessano il fusto e le ramificazioni. In caso di forte attacco la cocciniglia forma incrostazioni sulle parti legnose provocando deperimenti vegetativi e, nei casi più gravi, il disseccamento di parti o dell’intera pianta.
Vedi scheda completaMosca della frutta
Parassiti
La mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata) è un dittero che attacca molte varietà di piante da frutto, tra cui le drupacee, le pomacee e gli agrumi. L'adulto è lungo 4-5 mm, con prevalente colore giallo. Le ali hanno macchie scure sfumate. La larva è di colore bianco-giallastro, di lunghezza pari a 7-8 mm. Originaria dell'Africa, questa mosca è ormai presente in tutto il bacino del Mediterraneo.
Le larve si sviluppano nella polpa dei frutti, causandone marcescenza e disfacimento.
L'insetto sverna come pupa nel terreno. Gli adulti compaiono in giugno ma gli sfarfallamenti possono proseguire fino a ottobre. Questo insetto, oltre ad essere polifago, è anche in grado di compiere molte generazioni, 6-7 in un anno, pertanto risulta essere particolarmente problematico.
Malattie relative a questa pianta
Marciumi
Malattie
I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.
Cocciniglie
ParassitiDi diverse forme e colori si proteggono con delle cere formando ammassi appiccicosi. Sui loro escrementi zuccherini si formano successivamente delle muffe nerastre (fumaggini). Le infestazioni interessano il fusto e le ramificazioni. In caso di forte attacco la cocciniglia forma incrostazioni sulle parti legnose provocando deperimenti vegetativi e, nei casi più gravi, il disseccamento di parti o dell’intera pianta.
Vedi scheda completaMosca della frutta
Parassiti
La mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata) è un dittero che attacca molte varietà di piante da frutto, tra cui le drupacee, le pomacee e gli agrumi. L’adulto è lungo 4-5 mm, con prevalente colore giallo. Le ali hanno macchie scure sfumate. La larva è di colore bianco-giallastro, di lunghezza pari a 7-8 mm. Originaria dell’Africa, questa mosca è ormai presente in tutto il bacino del Mediterraneo.
Le larve si sviluppano nella polpa dei frutti, causandone marcescenza e disfacimento.
L’insetto sverna come pupa nel terreno. Gli adulti compaiono in giugno ma gli sfarfallamenti possono proseguire fino a ottobre. Questo insetto, oltre ad essere polifago, è anche in grado di compiere molte generazioni, 6-7 in un anno, pertanto risulta essere particolarmente problematico.