La Genziana (Gentiana lutea) maggiore è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Gentianaceae. Il nome deriva da Gentius, ultimo re dell’Illiria che per primo nel 160 A.C. scoprì le virtù medicinali della pianta. Vive in prati ed alpeggi poco umidi, su terreni calcarei. In Italia è presente in quasi tutto l’arco alpino, nell’Appennino centro/meridionale, ad un’altitudine che varia fra i 1000 ed i 2200 metri s.l.m. La Genziana maggiore e’ una pianta robusta a portamento eretto che può raggiungere l’altezza di un metro. Le foglie basali sono grandi ed ellittiche; quelle caulinari (foglie disposte lungo il fusto) sono di piccole dimensioni. Elegante nel portamento, e molto decorativa per le vistose infiorescenze giallo-dorate, è adatta ad essere coltivata anche in un giardino roccioso o come bordura a seconda della specie. In vaso, posizionare in luogo leggermente ombreggiato. Fiorisce tra giugno e luglio e impiega da 10 a 15 anni per fiorire. Può raggiungere anche i 50 anni di vita. Il frutto è una capsula ovale oblunga, che si apre a maturità in due parti, contenente semi ovali e di colore bruno. La genziana rientra nella formulazione di numerosi aperitivi.
Può essere confusa con il tossico veratro (Veratrum album), in quanto con morfologia simile ma con foglie alterne e non opposte. Per distinguere le due piante basta osservare le foglie in controluce: quelle della Genziana sono reticolate, quelle del Veratro sono parallele.
Molto simile è la Genzianella (Gentiana acaulis) con fiori però più piccoli e di un colore azzurro e violaceo.
