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Ornamentale

Girasole

Il girasole (Helianthus annuus) è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Il girasole è originario delle Americhe dove fu coltivato fin dal 1000 a.C.

Il fusto può arrivare a 3 metri di altezza; l’infiorescenza – un capolino con disco centrale marrone e ligule gialle – può raggiungere il diametro di 30 cm. I fiori sono grandi capolini (il capolino è un’infiorescenza; un insieme di piccoli fiori disposti in modo talmente fitto da sembrare un unico fiore) con disco centrale marrone e ligule gialle.  Alla fioritura seguono i frutti (acheni). La fioritura va da agosto ad ottobre.C aratteristico del girasole è l’eliotropismo, cioè il fatto di seguire il movimento della luce durante il giorno; tale fenomeno, che riguarda l’infiorescenza durante la fase di sviluppo e le giovani foglie, cessa al sopraggiungere della fioritura, tanto che da questo momento in poi la maggior parte dei fiori rimane rivolta verso est sud-est.

L’olio di semi che se ne ricava è commestibile e viene comunemente usato in cucina come condimento. I residui della spremitura sono impiegati come mangime per il bestiame. L’olio è usato per lo più per le fritture, per la conservazione del pesce in scatola ed entra nella composizione delle margarine. I semi di girasole possono essere consumati come snack, nelle insalate o per arricchire altri alimenti.

Nella mitologia greca si racconta di come una ninfa di nome Clizia si fosse innamorata del dio del sole Apollo e non facesse altro che guardare il suo carro volare nel cielo. Nove giorni dopo venne però trasformata in un girasole.

I girasoli sono uno dei soggetti più celebri di Van Gogh, nonché uno dei suoi preferiti, tanto da essere immortalati in una serie di dipinti tra il 1888 e il 1889.

Consigli utili

Esposizione: esporre in pieno sole; possono svilupparsi anche in ombra parziale, purché possano godere dell’esposizione ai raggi solari per almeno 5-6 ore al giorno

Coltivazione: il girasole cresce meglio in terreni fertili, umidi, ben irrigati. Riguardo al pH non ha particolari esigenze, viene coltivato in terreni con pH variabile da 5,7 a 8. Coltivabile in esterno o in vaso senza particolari difficoltà. Il girasole sviluppa un apparato radicale abbastanza consistente e per questo motivo è consigliabile utilizzare vasi grandi, profondi e capienti

Messa a dimora: la semina si effettua all’inizio della stagione primaverile (da fine marzo- a metà aprile). I semi dovrebbero essere interrati con una densità di circa 8-9 piante per metro quadrato e a 3-4 cm di profondità. Il seme inizia i processi di germinazione già a temperature di 4-5°C mentre quelle ottimali si aggirano intorno a 16-18°C

Irrigazione: ad intervalli regolari. Se il girasole è coltivato in vaso, occorre innaffiare il terreno ogni volta che questo si asciuga, evitando però ristagni d’acqua. Se è coltivato in giardino, bisogna irrigare il terreno costantemente. Il girasole comunque sopporta bene  periodi di siccità anche lunghi

Raccolta: la raccolta può avere inizio quando il capolino presenta i tessuti interamente imbruniti e gli acheni (frutti) si staccano facilmente.

Esposizione: esporre in pieno sole; possono svilupparsi anche in ombra parziale, purché possano godere dell’esposizione ai raggi solari per almeno 5-6 ore al giorno

Coltivazione: il girasole cresce meglio in terreni fertili, umidi, ben irrigati. Riguardo al pH non ha particolari esigenze, viene coltivato in terreni con pH variabile da 5,7 a 8. Coltivabile in esterno o in vaso senza particolari difficoltà. Il girasole sviluppa un apparato radicale abbastanza consistente e per questo motivo è consigliabile utilizzare vasi grandi, profondi e capienti

Messa a dimora: la semina si effettua all’inizio della stagione primaverile (da fine marzo- a metà aprile). I semi dovrebbero essere interrati con una densità di circa 8-9 piante per metro quadrato e a 3-4 cm di profondità. Il seme inizia i processi di germinazione già a temperature di 4-5°C mentre quelle ottimali si aggirano intorno a 16-18°C

Irrigazione: ad intervalli regolari. Se il girasole è coltivato in vaso, occorre innaffiare il terreno ogni volta che questo si asciuga, evitando però ristagni d’acqua. Se è coltivato in giardino, bisogna irrigare il terreno costantemente. Il girasole comunque sopporta bene  periodi di siccità anche lunghi

Raccolta: la raccolta può avere inizio quando il capolino presenta i tessuti interamente imbruniti e gli acheni (frutti) si staccano facilmente.

Malattie relative a questa pianta

Peronospora

Malattie

Si manifesta con macchie rotondeggianti o irregolari sulla pagina superiore delle foglie e sviluppa una muffa bianca o grigia sulla pagina inferiore in corrispondenza delle macchie. Le foglie seccano parzialmente o del tutto. Questi funghi vivono nell’interno dei tessuti delle foglie entro le quali penetrano attraverso gli stomi dando origine alle macchie. La muffa è costituita dai corpi fruttiferi del fungo, detti conidiofori, che assicurano la disseminazione della specie. Col procedere della stagione si ha la formazione degli organi riproduttivi, le oospore, che essendo resistenti alle avversità atmosferiche, assicurano la perpetuazione della specie da un anno all’altro, per lo più nel terreno. Come risultato dell’attacco delle peronospore si ha la decolorazione, l’imbrunimento e il disseccamento delle parti verdi colpite. In alcuni casi si rendono evidenti anche caratteristiche ipertrofie. La Peronospora è favorita dalle piogge o dalle irrigazioni che lasciano acqua sulla vegetazione e da temperature primaverili. Sono prevalentemente colpite piante orticole, floricole e la vite.

Vedi scheda completa

Nottue

Parassiti


Vengono comunemente chiamate nottue circa una decina di specie di lepidotteri, prevalentemente notturni, le cui larve si sviluppano su numerose piante orticole, arbusti, alberature. Gli adulti compaiono dalla fine di aprile all'inizio di maggio. Sono insetti medie dimensioni, mm 35-45, di colore grigiastro o bruno chiaro; depongono numerose uova sul terreno o sulle foglie delle piante.

Le femmine fecondate depongono le uova in gruppi detti ovoplacche sulle pagine inferiori delle foglie; la schiusura è in funzione della temperatura e in condizioni ottimali questa avviene in 5 giorni. Lo sviluppo delle larve è anch'esso in funzione delle condizioni climatiche e può durare da 20 fino a 60 giorni durante i quali, nelle ore notturne, queste si nutrono provocando anche una completa defogliazione delle piante colpite; talvolta possono insediarsi nei fusti semilegnosi; nel caso di alcune colture orticole le larve di nottua si cibano anche dei frutti.

In un anno queste farfalle possono originare diverse generazioni, ogni 30-40 giorni, da giugno fino a settembre-ottobre.

Tra le principali: Pyrrhia umbra, riscontrabile soprattutto sulle rose; Mamestra oleracea, diffusa negli orti; Mamestra brassicae, polifaga di numerose piante coltivate e svariate orticole; Heliotihis armigera, presente soprattutto sui pomodori; Acronicta aceris, che si insedia sugli alberi ad alto fusto, prevalentemente sugli aceri; Agrotis ipsilon e A. segetum, che infestano le coltivazioni agricole; Autographa gamma, che infesta orticole e ornamentali: i bruchi sono di colore verde brillante e tendono a mimetizzarsi con la vegetazione.

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Lumache e limacce

Parassiti

Lumache, limacce e chiocciole sono morfologicamente caratterizzate dal possedere un “piede” muscoloso che permette loro di muoversi strisciando.
Questo piede secerne costantemente muco, che successivamente secca e forma la tipica “traccia” argentea, segno evidente della presenza di questi infestanti. Lo sviluppo di un individuo fino alla maturità richiede circa 1 anno. Lumache, limacce e chiocciole sono infestanti tipiche di giardini, orti e frutteti. Vivono in luoghi umidi e freschi, vicino a corsi d’acqua, nei boschi. Si possono definire onnivore dal momento che si nutrono di vegetali, piccoli insetti e lombrichi.
Sono attive principalmente durante la notte e nelle giornate piovose o nebbiose. Nei giorni soleggiati cercano riparo dal sole e dall’eccessivo calore nelle zone d’ombra, sotto le foglie o ai piedi delle piante.
Preferiscono le foglie delle piante particolarmente succulente, per cui gli attacchi sono frequenti su fragole, carciofi, pomodori, anche perché i frutti di queste piante sono vicini alla superficie del terreno e quindi più facilmente attaccabili.

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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Peronospora

Malattie

Si manifesta con macchie rotondeggianti o irregolari sulla pagina superiore delle foglie e sviluppa una muffa bianca o grigia sulla pagina inferiore in corrispondenza delle macchie. Le foglie seccano parzialmente o del tutto. Questi funghi vivono nell’interno dei tessuti delle foglie entro le quali penetrano attraverso gli stomi dando origine alle macchie. La muffa è costituita dai corpi fruttiferi del fungo, detti conidiofori, che assicurano la disseminazione della specie. Col procedere della stagione si ha la formazione degli organi riproduttivi, le oospore, che essendo resistenti alle avversità atmosferiche, assicurano la perpetuazione della specie da un anno all’altro, per lo più nel terreno. Come risultato dell’attacco delle peronospore si ha la decolorazione, l’imbrunimento e il disseccamento delle parti verdi colpite. In alcuni casi si rendono evidenti anche caratteristiche ipertrofie. La Peronospora è favorita dalle piogge o dalle irrigazioni che lasciano acqua sulla vegetazione e da temperature primaverili. Sono prevalentemente colpite piante orticole, floricole e la vite.

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Nottue

Parassiti


Vengono comunemente chiamate nottue circa una decina di specie di lepidotteri, prevalentemente notturni, le cui larve si sviluppano su numerose piante orticole, arbusti, alberature. Gli adulti compaiono dalla fine di aprile all’inizio di maggio. Sono insetti medie dimensioni, mm 35-45, di colore grigiastro o bruno chiaro; depongono numerose uova sul terreno o sulle foglie delle piante.

Le femmine fecondate depongono le uova in gruppi detti ovoplacche sulle pagine inferiori delle foglie; la schiusura è in funzione della temperatura e in condizioni ottimali questa avviene in 5 giorni. Lo sviluppo delle larve è anch’esso in funzione delle condizioni climatiche e può durare da 20 fino a 60 giorni durante i quali, nelle ore notturne, queste si nutrono provocando anche una completa defogliazione delle piante colpite; talvolta possono insediarsi nei fusti semilegnosi; nel caso di alcune colture orticole le larve di nottua si cibano anche dei frutti.

In un anno queste farfalle possono originare diverse generazioni, ogni 30-40 giorni, da giugno fino a settembre-ottobre.

Tra le principali: Pyrrhia umbra, riscontrabile soprattutto sulle rose; Mamestra oleracea, diffusa negli orti; Mamestra brassicae, polifaga di numerose piante coltivate e svariate orticole; Heliotihis armigera, presente soprattutto sui pomodori; Acronicta aceris, che si insedia sugli alberi ad alto fusto, prevalentemente sugli aceri; Agrotis ipsilon e A. segetum, che infestano le coltivazioni agricole; Autographa gamma, che infesta orticole e ornamentali: i bruchi sono di colore verde brillante e tendono a mimetizzarsi con la vegetazione.

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Lumache e limacce

Parassiti

Lumache, limacce e chiocciole sono morfologicamente caratterizzate dal possedere un “piede” muscoloso che permette loro di muoversi strisciando.
Questo piede secerne costantemente muco, che successivamente secca e forma la tipica “traccia” argentea, segno evidente della presenza di questi infestanti. Lo sviluppo di un individuo fino alla maturità richiede circa 1 anno. Lumache, limacce e chiocciole sono infestanti tipiche di giardini, orti e frutteti. Vivono in luoghi umidi e freschi, vicino a corsi d’acqua, nei boschi. Si possono definire onnivore dal momento che si nutrono di vegetali, piccoli insetti e lombrichi.
Sono attive principalmente durante la notte e nelle giornate piovose o nebbiose. Nei giorni soleggiati cercano riparo dal sole e dall’eccessivo calore nelle zone d’ombra, sotto le foglie o ai piedi delle piante.
Preferiscono le foglie delle piante particolarmente succulente, per cui gli attacchi sono frequenti su fragole, carciofi, pomodori, anche perché i frutti di queste piante sono vicini alla superficie del terreno e quindi più facilmente attaccabili.

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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