Skip to content Skip to footer
Ornamentale

Glicine

Il Glicine appartiene al genere Wisteria, famiglia delle Leguminosae, sottofamiglia Papilionaceae. Tra le specie più coltivate: Wisteria sinensis, originaria della Cina e introdotta per la prima volta in Europa agli inizi dell’800. Pianta arbustiva rampicante, rustica e vigorosa, con apparato radicale che si espande facilmente. I fusti possono raggiungere i 10-20 m di altezza e necessitano di un supporto per crescere. Il fogliame, deciduo (destinato a cadere in inverno), è formato da piccole foglioline verde chiaro. Le grandi infiorescenze a grappolo, lunghe anche 15-30 cm, gradevolmente profumate, di colore azzurro-lilla, compaiono quando le foglie spuntano appena. I fiori che compongono i grappoli si schiudono tutti insieme, dando uno straordinario effetto di massa. Il periodo di  fioritura è generalmente fine inverno-inizio primavera. Il frutto è un legume lungo 8-15 cm. Si conoscono varietà a fiori bianchi, rosati, violacei. W. sinensis  ‘Amethyst’ presenta fiori color porpora, profumati e grappoli lunghi 20-30 cm; W. sinensis  ‘Prolific’ è tra le più fiorifere, precoce e con grappoli pieni lilla;  W. sinensis  ‘Alba’ è caratterizzata da fiori candidi soffusi di rosa.

Altre specie e varietà coltivate sono:

Wisteria floribunda: presenta grappoli che possono arrivare anche a un metro di lunghezza. I fiori, dal colore violetto rosato, si aprono progressivamente dall’alto verso il basso, allungando così il periodo di fioritura. Wisteria floribunda ‘ Alba’ porta  grappoli, lunghi 30-40 cm,  con fiori piccoli, di colore bianco e molto profumati; W. Floribunda ‘Eranthema’ ha fogliame leggermente argentato ed i grappoli recano fiori blu; W.  floribunda ‘Macrobotrys’, è caratterizzata da grappoli lunghissimi, fino a 120 cm, con fiori color viola chiaro; W.  floribunda  ‘Lawrence’ presenta fiori color viola porpora intenso. A fioritura tardiva.

Wisteria brachybotrys: presenta una crescita contenuta. I grappoli  recano bei fiori di grandi dimensioni. La fioritura è particolarmente abbondante. Ne esistono diverse varietà: W brachybotrys “Golden Dragon”, dal fogliame color giallo crema, fiori blu lavanda e leggermente profumati. W. brachybotrys “Iko Yama Fuji”, dai fiori profumati color viola-blu. W. brachybotrys “Shiro Kapitan Fuji”, con fiori bianchi profumatissimi. W. brachybotrys “Showa Benidai“, dai fiori rosa pastello.

●  Wisteria frutescens: specie di origine americana.  Fiori celeste porpora, profumati. Grappoli lunghi 15/25 cm. Fioritura molto tardiva in maggio/giugno sui nuovi rami dell’anno. La varietà W. frutescens ‘Nivea’ ha grappoli bianchi con macchia gialla.

In commercio si trovano molte varietà, soprattutto di origine asiatica.  I glicini (o wisterie) sono molto adatti per ricoprire muri o ricoprire pergolati o barriere artificiali, gazebo, spalliere, recinzioni.

 

Consigli utili

Esposizione: in pieno sole o tutt’al più un’ombra leggera e parziale

Coltivazione: facili da coltivare. I glicini si adattano a vivere in qualsiasi tipo di clima e di terreno, pur preferendo substrati non troppo calcarei, ricchi e ben drenati. I glicini sopportano temperature invernali molto rigide (fino a – 20° C per Wisteria floribunda e fino a  – 15° C per Wisteria sinensis), ma possono risentire gravemente di un ritorno delle gelate all’inizio della primavera. L’epoca di fioritura in Italia va da fine marzo ai primi di maggio/giugno, a seconda delle caratteristiche delle varietà, ma anche del clima. Alcune varietà sono caratterizzate da rifiorenza in estate. Tra le più rifiorenti: Wisteria sinensis, in particolare la ‘Amethyst’, la ‘Prolific’, la ‘Alba’e la ‘Texas Purple’, fra le W. floribunda  la ‘Lilac Rose’ e la Wisteria  ‘Jissai‘. Il glicine è una pianta a crescita veloce, se coltivata in vaso richiede appropriati interventi di potatura ridimensionando, se necessario, anche la massa radicale, in occasione degli eventuali rinvasi. L’eccessiva vigoria del glicine richiede regolari interventi di potatura, sia per limitarne la crescita e dare una riduzione della forma, sia per stimolare la fioritura con la diminuzione della carica di gemme fiorali. Si interviene a fine inverno (gennaio-febbraio) con la potatura invernale e a fine estate (agosto-settembre) con una potatura a verde. Con la potatura estiva, si accorciano i rami particolarmente lunghi della nuova vegetazione. È buona norma lasciare da 4 a 6-7 gemme. Con la potatura verde si assicura un giusto equilibrio tra vegetazione e fioritura, e nel contempo si contiene la crescita della pianta nel rispetto della forma stabilita. Con la potatura invernale si interviene nuovamente sui rami ridimensionati con la potatura estiva, accorciandoli fino a lasciare 3-4 gemme. La concimazione è necessaria al momento dell’impianto. Durante la stagione vegetativa da marzo a settembre, per favorire la fioritura a scapito della vegetazione, si consiglia un  concime a base di fosforo e potassio

Messa a dimora: il glicine si moltiplica d’estate per talea o propaggine (più semplice)

Irrigazione: moderata e senza creare ristagni idrici.

Esposizione: in pieno sole o tutt’al più un’ombra leggera e parziale

Coltivazione: facili da coltivare. I glicini si adattano a vivere in qualsiasi tipo di clima e di terreno, pur preferendo substrati non troppo calcarei, ricchi e ben drenati. I glicini sopportano temperature invernali molto rigide (fino a – 20° C per Wisteria floribunda e fino a  – 15° C per Wisteria sinensis), ma possono risentire gravemente di un ritorno delle gelate all’inizio della primavera. L’epoca di fioritura in Italia va da fine marzo ai primi di maggio/giugno, a seconda delle caratteristiche delle varietà, ma anche del clima. Alcune varietà sono caratterizzate da rifiorenza in estate. Tra le più rifiorenti: Wisteria sinensis, in particolare la ‘Amethyst’, la ‘Prolific’, la ‘Alba’e la ‘Texas Purple’, fra le W. floribunda  la ‘Lilac Rose’ e la Wisteria  ‘Jissai‘. Il glicine è una pianta a crescita veloce, se coltivata in vaso richiede appropriati interventi di potatura ridimensionando, se necessario, anche la massa radicale, in occasione degli eventuali rinvasi. L’eccessiva vigoria del glicine richiede regolari interventi di potatura, sia per limitarne la crescita e dare una riduzione della forma, sia per stimolare la fioritura con la diminuzione della carica di gemme fiorali. Si interviene a fine inverno (gennaio-febbraio) con la potatura invernale e a fine estate (agosto-settembre) con una potatura a verde. Con la potatura estiva, si accorciano i rami particolarmente lunghi della nuova vegetazione. È buona norma lasciare da 4 a 6-7 gemme. Con la potatura verde si assicura un giusto equilibrio tra vegetazione e fioritura, e nel contempo si contiene la crescita della pianta nel rispetto della forma stabilita. Con la potatura invernale si interviene nuovamente sui rami ridimensionati con la potatura estiva, accorciandoli fino a lasciare 3-4 gemme. La concimazione è necessaria al momento dell’impianto. Durante la stagione vegetativa da marzo a settembre, per favorire la fioritura a scapito della vegetazione, si consiglia un  concime a base di fosforo e potassio

Messa a dimora: il glicine si moltiplica d’estate per talea o propaggine (più semplice)

Irrigazione: moderata e senza creare ristagni idrici.

Malattie relative a questa pianta

Cocciniglie

Parassiti

Di diverse forme e colori si proteggono con delle cere formando ammassi appiccicosi. Sui loro escrementi zuccherini si formano successivamente delle muffe nerastre (fumaggini). Le infestazioni interessano il fusto e le ramificazioni. In caso di forte attacco la cocciniglia forma incrostazioni sulle parti legnose provocando deperimenti vegetativi e, nei casi più gravi, il disseccamento di parti o dell’intera pianta.

Vedi scheda completa

Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

Vedi scheda completa

Acari

Parassiti


Sono ragnetti molto piccoli, della grandezza di una capocchia di spillo. Quando l’infestazione è elevata si notano delle ragnatele.

Vedi scheda completa

Cocciniglie

Parassiti

Di diverse forme e colori si proteggono con delle cere formando ammassi appiccicosi. Sui loro escrementi zuccherini si formano successivamente delle muffe nerastre (fumaggini). Le infestazioni interessano il fusto e le ramificazioni. In caso di forte attacco la cocciniglia forma incrostazioni sulle parti legnose provocando deperimenti vegetativi e, nei casi più gravi, il disseccamento di parti o dell’intera pianta.

Vedi scheda completa

Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

Vedi scheda completa

Acari

Parassiti


Sono ragnetti molto piccoli, della grandezza di una capocchia di spillo. Quando l’infestazione è elevata si notano delle ragnatele.

Vedi scheda completa