Il nome gombo deriva probabilmente dall’ Abyssinia, origine delle piante coltivate, una zona che include l’Etiopia attuale, la parte montagnosa dell’Eritrea e la zona orientale e più alta del Sudan Anglo-Egiziano. Tenendo conto del limitato contatto tra questa regione ed il resto del mondo, soprattutto in passato, non sorprende che sia così poco conosciuto e diffuso. Molto poco noto in Italia.
Il gombo puo’ essere consumato fresco ma puo’ anche essere essiccato facilmente per poter essere utilizzato successivamente.
Il gombo produce fiori circa 2 mesi dopo la semina. I baccelli cominciano a formarsi 3-4 giorni dopo la fioritura. E’ necessario raccogliere i baccelli quando sono di lunghezza 5-6 cm. Se il frutto è troppo grande, sarà infatti duro e viscoso a causa del materiale mucillaginoso al suo interno.