Il lampone (Rubus idaeus) è un arbusto cespuglioso a foglia caduca che può raggiungere i due metri d’altezza. Il lampone predilige terreni leggeri, freschi, anche argillosi ma non compatti ed in particolar modo senza ristagni d’acqua per non incorrere nel rischio di clorosi o asfissia radicale. L’assenza di calcare attivo nel suolo ed un valore di pH 6 – 6,5 sono fattori determinanti per la buona crescita della pianta. Il sistema radicale è di tipo fascicolato, caratterizzato da un grande sviluppo orizzontale ed emette ogni anno nuovi ricacci denominati polloni. Il frutto è costituito da un insieme di drupe ed ha una forma variabile dallo sferico al conico allungato – dal sapore dolce/acidulo – viene raccolto a fine estate o a inizio autunno; è generalmente di colore rosso, ma può essere anche giallo o ambrato.
Si distinguono le varietà “unifere”, quelle che producono una sola volta l’anno prevalentemente sui tralci dell’anno precedente, e le varietà “bifere” o “rifiorenti” perché capaci di produrre sia sui rami dell’anno precedente (giugno-luglio) che sui polloni dell’anno (settembre-ottobre). I frutti vengono utilizzati per farne sciroppi, conserve, marmellate e gelatine, macedonie, crostate o fresche bevande. Ottimi anche per farne liquori e acquavite. In combinazione con mirtilli e fragole, entrano tra gli ingredienti di gelati e sorbetti.