La lenticchia (Lens esculenta) detta anche lente, è una specie erbacea annuale a sviluppo determinato, leggermente pubescente. La lenticchia appartiene alla famiglia delle Fabaceae (o Leguminoseae). Originaria della Mesopotamia, la lenticchia si diffuse molto velocemente in tutto il bacino Mediterraneo. La pianta, è caratterizzata da uno stelo ramificato e rampicante che può raggiungere i 50 cm di altezza. La radice è fittonante, di modesto sviluppo nei tipi a seme piccolo, più sviluppata e dotata di buon potere penetrante nei tipi a seme grande. I fiori sono bianchi o sfumati di azzurro e sono disposti in gruppo di due o tre su pedicelli (gambi di sostegno di un singolo fiore che fa parte di un’infiorescenza) ascellari. Il frutto è un baccello che contiene all’interno uno o due semi (lenticchie) che presentano forma tondeggiante e appiattita, colore variabile dal giallo, al verdastro fino al bruno. Esistono numerose varietà di lenticchie differenti per forma, dimensione e colore. Tra le più importanti ricordiamo:
– la lenticchia verde di Altamura, molto comune, più grande rispetto a quella marrone, adatta per la preparazione di contorni;
– lenticchia di Villalba: coltivata in Sicilia. Si tratta di una lenticchia a seme grande, di colore verde;
– lenticchie di Ustica: piccole, tenere, saporite e di colore marrone scuro;
– lenticchie di Castelluccio di Norcia (IGP Indicazione Geografica Protetta): molto piccole ma considerate tra le più pregiate perché particolarmente saporite grazie al fatto che la pellicina sottile che avvolge i semi quasi scompare dopo la cottura;
– lenticchia rossa: chiamata anche egiziana, molto diffusa in Medio Oriente, che solitamente si vende decorticata e si cuoce velocemente.
Da ricordare anche le lenticchie del Fucino, di Colfiorito, coltivata in Umbria, di Mormanno.
In cucina le lenticchie sono usate principalmente per preparazioni come zuppe, minestre o contorni. In altri paesi le lenticchie si utilizzano anche nelle insalate, o per farne purè.

