Skip to content Skip to footer
Frutteto

Mandarini

Limoni e mandarini si prestano alla coltivazione in vaso per abbellire terrazzi e giardini con i loro fiori e frutti.
Tra gli agrumi, soprattutto i limoni e i mandarini, si prestano alla coltivazione in vaso. Hanno fioriture soprattutto in primavera e inizio estate ma possono fiorire lungo quasi tutto l’anno; i loro fiori sono particolarmente profumati.
Tutte le specie di agrumi temono il gelo e vanno quindi protette in inverno nelle regioni a clima continentale; non vanno però portate all’interno delle abitazioni, in locali riscaldati, perché l’aria sarebbe troppo secca. Richiedono ambienti luminosi, altrimenti tendono a perdere le foglie, soprattutto in inverno.
Esporle preferibilmente a sud. Non sopportano i ristagni d’acqua.
I limoni, avendo fioritura continua, hanno di conseguenza anche fruttificazione continua; sulla stessa pianta potremo avere, quindi,
la presenza contemporanea di fi ori, frutti acerbi e frutti maturi.

Consigli utili

Ambiente: piante in vaso per giardini e terrazzi
Esposizione: soleggiata
Epoca di fioritura: soprattutto primavera e inizio estate
Terreno: terra da giardino argillosa e ricca di sostanza organica; il terreno deve essere ben drenato per evitare che si formino ristagni d’acqua
Irrigazione: abbondanti in estate ma senza creare mai ristagni d’acqua; in inverno scarse, senza però lasciare mai asciugare completamente il pane di terra. Evitare di utilizzare acque dure in quanto gli agrumi sono sensibili alla clorosi (ingiallimento delle foglie).

Ambiente: piante in vaso per giardini e terrazzi
Esposizione: soleggiata
Epoca di fioritura: soprattutto primavera e inizio estate
Terreno: terra da giardino argillosa e ricca di sostanza organica; il terreno deve essere ben drenato per evitare che si formino ristagni d’acqua
Irrigazione: abbondanti in estate ma senza creare mai ristagni d’acqua; in inverno scarse, senza però lasciare mai asciugare completamente il pane di terra. Evitare di utilizzare acque dure in quanto gli agrumi sono sensibili alla clorosi (ingiallimento delle foglie).

Malattie relative a questa pianta

Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

Vedi scheda completa

Cocciniglie

Parassiti

Di diverse forme e colori si proteggono con delle cere formando ammassi appiccicosi. Sui loro escrementi zuccherini si formano successivamente delle muffe nerastre (fumaggini). Le infestazioni interessano il fusto e le ramificazioni. In caso di forte attacco la cocciniglia forma incrostazioni sulle parti legnose provocando deperimenti vegetativi e, nei casi più gravi, il disseccamento di parti o dell’intera pianta.

Vedi scheda completa

Acari

Parassiti


Sono ragnetti molto piccoli, della grandezza di una capocchia di spillo. Quando l’infestazione è elevata si notano delle ragnatele.

Vedi scheda completa

Oidio

Malattie

L'oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche "mal bianco", l'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta "scelta" di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

Vedi scheda completa

Mal secco degli agrumi

Malattie

Il Mal Secco è una delle più gravi malattie degli agrumi, in modo particolare il limone. La malattia si propaga attraverso i conidi che penetrano attraverso le ferite nel periodo ottobre - febbraio in concomitanza di periodi umidi e piovosi.
I primi sintomi si manifestano sulle foglie apicali che mostrano decolorazioni ed ingiallimenti in corrispondenza delle nervature. Con il tempo si ha caduta delle foglie e disseccamento dei rametti.
Nel caso di infezioni della parte epigea il decorso della malattia è lento e si ha l'emissione di numerosi polloni. Se invece l'infezione prende avvio dalle radici, si ha la morte della pianta in breve tempo (mal fulminante). Il legno infetto assume la tipica colorazione salmone.

Vedi scheda completa

Minatrice serpentina degli agrumi

Parassiti

La minatrice serpentina degli agrumi (Phyllocnistis citrella) è un microlepidottero della famiglia gracillaiidae. E' una specie originaria del sud-est asiatico ormai stabilmente presente in Italia dal 1994. Gli adulti hanno ali anteriori da cremee a grigio con riflessi argentati e bande nerastre. Il corpo è lungo da 1,7 a 3mm nella femmina. Le larve sono di colore giallo chiaro, senza zampe.

Le larve scavano gallerie nelle foglie - da qui il nome di minatrici. Sulle foglie attaccate compare una sorta di argentatura, ad andamento serpenteggiante. Le foglie attaccate si accartocciano fino a diventare necrotiche. Le mine sono punto preferenziale di attaccco da parte del cancro degli agrumi.

Vedi scheda completa

Tripidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
I tripidi compiono punture sui boccioli fiorali per cui i petali si accrescono in modo asimmetrico con conseguenti danni alle fioriture.

Vedi scheda completa

Mosca della frutta

Parassiti


La mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata) è un dittero che attacca molte varietà di piante da frutto, tra cui le drupacee, le pomacee e gli agrumi. L'adulto è lungo 4-5 mm, con prevalente colore giallo. Le ali hanno macchie scure sfumate. La larva è di colore bianco-giallastro, di lunghezza pari a 7-8 mm. Originaria dell'Africa, questa mosca è ormai presente in tutto il bacino del Mediterraneo.

Le larve si sviluppano nella polpa dei frutti, causandone marcescenza e disfacimento.

L'insetto sverna come pupa nel terreno. Gli adulti compaiono in giugno ma gli sfarfallamenti possono proseguire fino a ottobre. Questo insetto, oltre ad essere polifago, è anche in grado di compiere molte generazioni, 6-7 in un anno, pertanto risulta essere particolarmente problematico.

Vedi scheda completa

Antracnosi

Malattie

L'antracnosi è provocata da diverse specie di funghi appartenenti al genere Colletotrichum. La patologia si presenta su tutti gli organi del pianta, che deperiscono e mostrano maculature grigio-brune, successivamente le macchie si espandono fino a formare aree necrotiche. L’Antracnosi è favorita da condizioni ambientali caldo-umide e può essere presente su orticole e ornamentali.

Vedi scheda completa

Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

Vedi scheda completa

Cocciniglie

Parassiti

Di diverse forme e colori si proteggono con delle cere formando ammassi appiccicosi. Sui loro escrementi zuccherini si formano successivamente delle muffe nerastre (fumaggini). Le infestazioni interessano il fusto e le ramificazioni. In caso di forte attacco la cocciniglia forma incrostazioni sulle parti legnose provocando deperimenti vegetativi e, nei casi più gravi, il disseccamento di parti o dell’intera pianta.

Vedi scheda completa

Acari

Parassiti


Sono ragnetti molto piccoli, della grandezza di una capocchia di spillo. Quando l’infestazione è elevata si notano delle ragnatele.

Vedi scheda completa

Oidio

Malattie

L’oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche “mal bianco”, l’oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta “scelta” di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

Vedi scheda completa

Mal secco degli agrumi

Malattie

Il Mal Secco è una delle più gravi malattie degli agrumi, in modo particolare il limone. La malattia si propaga attraverso i conidi che penetrano attraverso le ferite nel periodo ottobre – febbraio in concomitanza di periodi umidi e piovosi.
I primi sintomi si manifestano sulle foglie apicali che mostrano decolorazioni ed ingiallimenti in corrispondenza delle nervature. Con il tempo si ha caduta delle foglie e disseccamento dei rametti.
Nel caso di infezioni della parte epigea il decorso della malattia è lento e si ha l’emissione di numerosi polloni. Se invece l’infezione prende avvio dalle radici, si ha la morte della pianta in breve tempo (mal fulminante). Il legno infetto assume la tipica colorazione salmone.

Vedi scheda completa

Minatrice serpentina degli agrumi

Parassiti

La minatrice serpentina degli agrumi (Phyllocnistis citrella) è un microlepidottero della famiglia gracillaiidae. E’ una specie originaria del sud-est asiatico ormai stabilmente presente in Italia dal 1994. Gli adulti hanno ali anteriori da cremee a grigio con riflessi argentati e bande nerastre. Il corpo è lungo da 1,7 a 3mm nella femmina. Le larve sono di colore giallo chiaro, senza zampe.

Le larve scavano gallerie nelle foglie – da qui il nome di minatrici. Sulle foglie attaccate compare una sorta di argentatura, ad andamento serpenteggiante. Le foglie attaccate si accartocciano fino a diventare necrotiche. Le mine sono punto preferenziale di attaccco da parte del cancro degli agrumi.

Vedi scheda completa

Tripidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
I tripidi compiono punture sui boccioli fiorali per cui i petali si accrescono in modo asimmetrico con conseguenti danni alle fioriture.

Vedi scheda completa

Mosca della frutta

Parassiti


La mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata) è un dittero che attacca molte varietà di piante da frutto, tra cui le drupacee, le pomacee e gli agrumi. L’adulto è lungo 4-5 mm, con prevalente colore giallo. Le ali hanno macchie scure sfumate. La larva è di colore bianco-giallastro, di lunghezza pari a 7-8 mm. Originaria dell’Africa, questa mosca è ormai presente in tutto il bacino del Mediterraneo.

Le larve si sviluppano nella polpa dei frutti, causandone marcescenza e disfacimento.

L’insetto sverna come pupa nel terreno. Gli adulti compaiono in giugno ma gli sfarfallamenti possono proseguire fino a ottobre. Questo insetto, oltre ad essere polifago, è anche in grado di compiere molte generazioni, 6-7 in un anno, pertanto risulta essere particolarmente problematico.

Vedi scheda completa

Antracnosi

Malattie

L’antracnosi è provocata da diverse specie di funghi appartenenti al genere Colletotrichum. La patologia si presenta su tutti gli organi del pianta, che deperiscono e mostrano maculature grigio-brune, successivamente le macchie si espandono fino a formare aree necrotiche. L’Antracnosi è favorita da condizioni ambientali caldo-umide e può essere presente su orticole e ornamentali.

Vedi scheda completa