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Aromatiche

Menta

La menta è un genere che comprende circa 25-30 specie perenni, da rustiche a semirustiche, diffuse in tutta Europa, in Asia e Africa. Si può facilmente trovare tra gli incolti, lungo i sentieri, in terreni freschi e umidi. Il nome Mentha, secondo la mitologia Greca, deriva da quello di una ninfa: Minte, amata da Ade, che Proserpina, sua moglie, per gelosia, tramutò in pianta. La menta, secondo la specie, è un’erba alta da qualche cm a poco più di un metro, con steli eretti e radici rizomatose che si espandono notevolmente nel suolo. Le foglie della menta sono ovali, più raramente rotonde, verdi, ma anche variegate con bordi crema o viola, sempre profondamente nervate. I fiori sono raccolti in spighe terminali, coniche, che fioriscono a partire dal basso verso l’alto. I singoli fiori, simpetali (di fiore i cui petali non sono distinti ma uniti tra loro) e irregolari, sono piccoli, di colore bianco, rosa o viola. La fioritura avviene in piena estate e prosegue fino all’autunno. Il frutto è una capsula che contiene da 1 a 4 semi.

Le specie più coltivate sono:

Mentha aquatica – cresce in Italia allo stato spontaneo in zone umide; i fiori sono globosi e sbocciano da giugno a settembre.

Mentha arvensis – con foglie che possono raggiungere anche 4 cm di larghezza; cresce spontanea in Toscana e Abruzzo e viene invece coltivata in Cina e Giappone.

Mentha citrata o Mentha bergamotto – è una pianta che raggiunge i 30 cm. di altezza con foglie molto scure e un profumo rinfrescante, ha fiori color porpora e foglie color bronzo; cresce in Europa.

Mentha gentilis – ha foglie e stelo molto pelosi e fiori color porpora.

Mentha aurea – con foglie striate di giallo.

Mentha piperita – originaria dell’Inghilterra, è un ibrido tra la Mentha aquatica e la Mentha viridis ed è tra le più conosciute della sua specie. Ha foglie color verde intenso, con sfumature porpora lungo il fusto, e per questo si distingue in menta bianca o menta nera; ha i fiori, roseo-violacei, a spiga campanulati e può raggiungere fino a un metro e mezzo di altezza. Molto diffusa in Italia settentrionale, da essa si estrae un olio molto usato nelle industrie dolciarie e in farmacia.

Mentha pulegium – non più alta di 40 cm. ha foglie ovali, piccole e vellutate, ha fiori rosei o lilla in mazzetti ascellari distribuiti lungo l’intero caule ed è diffusa in tutta Italia in due varietà: erecta che cresce lungo le strade o nei fossi e tomentosa che cresce in ambienti aridi.

Mentha requieni – di origine corsa, dal portamento prostrato e con foglie molto piccole e fiori color malva.

Mentha rotundifolia – o mentastro. E’ una pianta spontanea diffusa in tutta Europa.

Di aspetto cespuglioso; ha foglie piccole e rotondeggianti con peluria biancastra. I suoi fiori sono piccoli e di color bianco o porpora.

Mentha longifolia – Spontanea in tutta Italia. Raggiunge un’altezza tra i 40 e gli 80 cm; i fiori sono a spiga di color bianco o rosa.

Mentha spicata – o mentha viridis – Di probabile origine euro-asiatica, la si trova naturalizzata in tutti i continenti. Cresce in luoghi incolti e prati. Quest’ultima è usata per aromatizzare dentifrici e “chewing gum”.

L’uso della menta in cucina, è molto diffuso in Italia, Spagna, India, Medio Oriente ed in Nord Africa.  E’ largamente impiegata nell’industria cosmetica, farmaceutica, dolciaria, come correttivo del gusto e nell’industria dei liquori. Essiccata, viene usata anche per tisane e per aromatizzare the e altre bevande.

Consigli utili

Esposizione: preferisce il sole o le zone di ombra parziale. Il terreno deve essere fertile e fresco, umido ma ben drenato. Resiste a temperature piuttosto rigide.

Coltivazione: è una pianta molto resistente e facile da coltivare. Occorre tenere presente però che la vitalità della menta è tale da renderla addirittura una pianta infestante per cui occorre contenerne lo sviluppo limitandone la crescita con appositi bordi o contenitori profondi collocati nel terreno.

Messa a dimora: la propagazione della pianta avviene per divisione durante la primavera o l’autunno, oppure con il prelevamento di talee apicali in primavera o in estate.

Irrigazione: deve essere annaffiata regolarmente in particolare nei periodi caldi e siccitosi.

Raccolta: della menta si utilizzano le foglie, che vengono raccolte a giugno, e le sommità fiorite, in luglio e agosto, poiché la fioritura avviene in piena estate e prosegue fino all’autunno.

 

Esposizione: preferisce il sole o le zone di ombra parziale. Il terreno deve essere fertile e fresco, umido ma ben drenato. Resiste a temperature piuttosto rigide.

Coltivazione: è una pianta molto resistente e facile da coltivare. Occorre tenere presente però che la vitalità della menta è tale da renderla addirittura una pianta infestante per cui occorre contenerne lo sviluppo limitandone la crescita con appositi bordi o contenitori profondi collocati nel terreno.

Messa a dimora: la propagazione della pianta avviene per divisione durante la primavera o l’autunno, oppure con il prelevamento di talee apicali in primavera o in estate.

Irrigazione: deve essere annaffiata regolarmente in particolare nei periodi caldi e siccitosi.

Raccolta: della menta si utilizzano le foglie, che vengono raccolte a giugno, e le sommità fiorite, in luglio e agosto, poiché la fioritura avviene in piena estate e prosegue fino all’autunno.

 

Malattie relative a questa pianta

Oidio

Malattie

L'oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche "mal bianco", l'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta "scelta" di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

Vedi scheda completa

Ruggini

Malattie


Le ruggini sono un gruppo di malattie causate da microrganismi fungini appartenenti per lo più alla classe dei Basidiomiceti, ordine Uredinali, fam Pucciniacee. In caso di gravi attacchi, specialmente al frumento o ad altri cereali la superficie dell’ospite si ricopre di un’impalpabile polvere rosso mattone.
La malattia si riconosce in primavera per la presenza sulle foglie di pustole polverulente di colore bruno-rossiccio, rotondeggianti di circa 1-2 mm di ampiezza e distribuite in modo irregolare. Queste pustole contengono numerose spore che diffondono l’infezione da una pianta all’altra. A tarda primavera, sulla pagina inferiore delle foglie colpite si formano, al di sotto dell’epidermide, altre pustole nerastre più piccole.
L’infezione interessa quasi esclusivamente le foglie.
Le ruggini che infettano le piante attraverso le spore portate dal vento, sono diffuse su tutti i vegetali.

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Mosca Bianca

Parassiti


Gli adulti sono piccole farfalline bianche. Le forme giovanili sono difficilmente visibili a occhio nudo. Guardandole con una lente di ingrandimento assomigliano a goccioline giallognole e traslucide.

Vedi scheda completa

Lumache e limacce

Parassiti

Lumache, limacce e chiocciole sono morfologicamente caratterizzate dal possedere un “piede” muscoloso che permette loro di muoversi strisciando.
Questo piede secerne costantemente muco, che successivamente secca e forma la tipica “traccia” argentea, segno evidente della presenza di questi infestanti. Lo sviluppo di un individuo fino alla maturità richiede circa 1 anno. Lumache, limacce e chiocciole sono infestanti tipiche di giardini, orti e frutteti. Vivono in luoghi umidi e freschi, vicino a corsi d’acqua, nei boschi. Si possono definire onnivore dal momento che si nutrono di vegetali, piccoli insetti e lombrichi.
Sono attive principalmente durante la notte e nelle giornate piovose o nebbiose. Nei giorni soleggiati cercano riparo dal sole e dall’eccessivo calore nelle zone d’ombra, sotto le foglie o ai piedi delle piante.
Preferiscono le foglie delle piante particolarmente succulente, per cui gli attacchi sono frequenti su fragole, carciofi, pomodori, anche perché i frutti di queste piante sono vicini alla superficie del terreno e quindi più facilmente attaccabili.

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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Oidio

Malattie

L’oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche “mal bianco”, l’oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta “scelta” di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

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Ruggini

Malattie


Le ruggini sono un gruppo di malattie causate da microrganismi fungini appartenenti per lo più alla classe dei Basidiomiceti, ordine Uredinali, fam Pucciniacee. In caso di gravi attacchi, specialmente al frumento o ad altri cereali la superficie dell’ospite si ricopre di un’impalpabile polvere rosso mattone.
La malattia si riconosce in primavera per la presenza sulle foglie di pustole polverulente di colore bruno-rossiccio, rotondeggianti di circa 1-2 mm di ampiezza e distribuite in modo irregolare. Queste pustole contengono numerose spore che diffondono l’infezione da una pianta all’altra. A tarda primavera, sulla pagina inferiore delle foglie colpite si formano, al di sotto dell’epidermide, altre pustole nerastre più piccole.
L’infezione interessa quasi esclusivamente le foglie.
Le ruggini che infettano le piante attraverso le spore portate dal vento, sono diffuse su tutti i vegetali.

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Mosca Bianca

Parassiti


Gli adulti sono piccole farfalline bianche. Le forme giovanili sono difficilmente visibili a occhio nudo. Guardandole con una lente di ingrandimento assomigliano a goccioline giallognole e traslucide.

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Lumache e limacce

Parassiti

Lumache, limacce e chiocciole sono morfologicamente caratterizzate dal possedere un “piede” muscoloso che permette loro di muoversi strisciando.
Questo piede secerne costantemente muco, che successivamente secca e forma la tipica “traccia” argentea, segno evidente della presenza di questi infestanti. Lo sviluppo di un individuo fino alla maturità richiede circa 1 anno. Lumache, limacce e chiocciole sono infestanti tipiche di giardini, orti e frutteti. Vivono in luoghi umidi e freschi, vicino a corsi d’acqua, nei boschi. Si possono definire onnivore dal momento che si nutrono di vegetali, piccoli insetti e lombrichi.
Sono attive principalmente durante la notte e nelle giornate piovose o nebbiose. Nei giorni soleggiati cercano riparo dal sole e dall’eccessivo calore nelle zone d’ombra, sotto le foglie o ai piedi delle piante.
Preferiscono le foglie delle piante particolarmente succulente, per cui gli attacchi sono frequenti su fragole, carciofi, pomodori, anche perché i frutti di queste piante sono vicini alla superficie del terreno e quindi più facilmente attaccabili.

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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