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Ornamentale

Mimosa

Mimosa è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Mimosaceae (o Fabaceae). La Mimosa che tutti conosciamo (Acacia dealbata) è originaria del Sud est australiano. In natura raggiunge altezze anche fino ai 25 m. In Italia in genere non supera i 4-5 metri d’altezza. Le foglie sono di color verde glauco, i rami giovani sono spruzzati di bianco, da cui il nome scientifico della specie, dealbata, che significa tendente al bianco. I fiori giallo intenso sono raggruppati a grappoli ed emanano un profumo inconfondibile. La fioritura della mimosa può durare alcune settimane – da gennaio, fino a marzo; nelle zone con clima mite le mimose fioriscono a partire già dall’inizio di gennaio. La mimosa rende splendidi i giardini e i terrazzi dove il clima è più mite. Nelle zone più fredde può essere coltivata – ma solo in vaso – all’interno degli appartamenti. In floricoltura è molto apprezzata per il fiore reciso. La mimosa è celebre fra l’altro per essere il fiore simbolo, in molte culture occidentali, della Giornata Internazionale della Donna, l’8 marzo.

Consigli utili

 

Esposizione: la mimosa predilige un’esposizione al sole diretto e si adatta anche alle zone un poco ombreggiate,  ma sempre riparate dal vento.

Coltivazione: sensibile alle gelate, la mimosa si adatta comunque ai climi temperati se la temperatura minima supera i  -3° C. Anche se difficile da coltivare nelle zone settentrionali dell’Italia, poiché teme gli inverni rigidi, si è adattata a vivere sulle coste dei laghi del nord, poiché può beneficiare di temperature più miti. La mimosa si può coltivare anche in vaso; il rinvaso va effettuato, subito dopo la fioritura, in primavera, ogni 3 anni circa.

Terreno: si adatta ad ogni tipo di terreno anche se preferisce quelli più acidi.

Messa a dimora: tramite semina o per talea (consigliata), in primavera – estate.  Le talee vanno prelevate in estate e interrate in vasi con terra e sabbia.

Irrigazione: il terreno durante la stagione estiva va tenuto costantemente umido, evitando i ristagni d’acqua. In inverno ridurre, di molto, le innaffiature.

 

Esposizione: la mimosa predilige un’esposizione al sole diretto e si adatta anche alle zone un poco ombreggiate,  ma sempre riparate dal vento.

Coltivazione: sensibile alle gelate, la mimosa si adatta comunque ai climi temperati se la temperatura minima supera i  -3° C. Anche se difficile da coltivare nelle zone settentrionali dell’Italia, poiché teme gli inverni rigidi, si è adattata a vivere sulle coste dei laghi del nord, poiché può beneficiare di temperature più miti. La mimosa si può coltivare anche in vaso; il rinvaso va effettuato, subito dopo la fioritura, in primavera, ogni 3 anni circa.

Terreno: si adatta ad ogni tipo di terreno anche se preferisce quelli più acidi.

Messa a dimora: tramite semina o per talea (consigliata), in primavera – estate.  Le talee vanno prelevate in estate e interrate in vasi con terra e sabbia.

Irrigazione: il terreno durante la stagione estiva va tenuto costantemente umido, evitando i ristagni d’acqua. In inverno ridurre, di molto, le innaffiature.

Malattie relative a questa pianta

Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

Vedi scheda completa

Tripidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
I tripidi compiono punture sui boccioli fiorali per cui i petali si accrescono in modo asimmetrico con conseguenti danni alle fioriture.

Vedi scheda completa

Cocciniglie

Parassiti

Di diverse forme e colori si proteggono con delle cere formando ammassi appiccicosi. Sui loro escrementi zuccherini si formano successivamente delle muffe nerastre (fumaggini). Le infestazioni interessano il fusto e le ramificazioni. In caso di forte attacco la cocciniglia forma incrostazioni sulle parti legnose provocando deperimenti vegetativi e, nei casi più gravi, il disseccamento di parti o dell’intera pianta.

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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Tripidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
I tripidi compiono punture sui boccioli fiorali per cui i petali si accrescono in modo asimmetrico con conseguenti danni alle fioriture.

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Cocciniglie

Parassiti

Di diverse forme e colori si proteggono con delle cere formando ammassi appiccicosi. Sui loro escrementi zuccherini si formano successivamente delle muffe nerastre (fumaggini). Le infestazioni interessano il fusto e le ramificazioni. In caso di forte attacco la cocciniglia forma incrostazioni sulle parti legnose provocando deperimenti vegetativi e, nei casi più gravi, il disseccamento di parti o dell’intera pianta.

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