Il rovo (Rubus fruticosus) è un arbusto molto produttivo, vigorosissimo, rustico, resistente ai freddi invernali e alle brinate tardive. Adattabile a tutti gli ambienti, può essere coltivato anche in terreni pesanti, evitando comunque ristagni d’acqua. Ogni anno dal ceppo vengono emessi vigorosi polloni che possono raggiungere la lunghezza di 5 m e che nell’anno successivo porteranno la produzione di more. Grazie alla sua rusticità il rovo è la pianta ideale per creare filari o spalliere sui bordi dei giardini o lungo i muri di recinzione. Una pianta per metro lineare è sufficiente a costituire una efficace barriera. In commercio si trovano varietà senza spine. La fioritura è scalare, di conseguenza anche i frutti maturano scalarmente. Le more sono composte da un numero variabile di piccole drupe, verdi nel frutto acerbo, poi rosse ed infine nere quando mature. Ciascuna drupa contiene al proprio interno un piccolo seme. Le more si consumano fresche ma possono essere congelate, per preservarne intatte le proprietà. Le more, frutti ricchi di vitamine costituiscono ingrediente di marmellate e conserve, da sole o in associazione con fragole, mirtilli e lamponi. Utilizzate per guarnire o preparare torte, crostate, dolci o gelati, e per la produzione di vini e grappe. Le more trovano impiego anche in pizze dolci o per guarnire portate a base di carni (anatra) e nella preparazione di salse e mousse.


