Le nocciole vengono prodotte da Corylus avellana, pianta appartenente alla famiglia delle Betulaceae, originaria dell’Asia Minore.
La sua coltivazione in Italia è ampiamente diffusa, da Nord a Sud: numerose sono le varietà coltivate di questa pianta e ampia la sua adattabilità ad aree climatiche diverse.
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Tra le varietà maggiormente conosciute: Tonda di Giffoni, Mortarella e San Giovanni (coltivate in Campania), Tonda Gentile delle Langhe (coltivata in Piemonte), Tonda Romana (coltivata nel Viterbese).
Si tratta di un arbusto a portamento cespuglioso, che si mantiene solitamente ad un’altezza di 4m.
Ha un fusto sottile e la tendenza ad emettere numerosi polloni alla base.
Le sue foglie, decidue, sono ovali con nervature evidenti e margine seghettato; la pagina superiore è verde lucida, mentre quella inferiore, più chiara, è lievemente pelosa.
Il nocciolo fiorisce a primavera, prima del germogliamento: è caratterizzato dall’avere fiori unisessuali, maschili o femminili sulla stessa pianta.
Quelli maschili sono riuniti in lunghe infiorescenze penduli ad amento, composte da singoli fiorellini giallo-verdi.
I fiori femminili, invece, si sviluppano protetti da piccole gemme.
Il frutto è un “diclesio”, composto dalla nocciola, legnosa, avvolta entro un involucro tegumentoso spesso, o brattea, verde che tende a seccare a maturità lasciando cadere la nocciola.
La nocciola contiene il seme vero e proprio, che è la parte edibile che tutti conosciamo ed apprezziamo.