Il peperoncino appartiene al genere Capsicum, della famiglia delle Solanaceae. Il peperoncino è originario del Messico; introdotto in Europa da Cristoforo Colombo nel 1514, si diffuse velocemente in tutto il Mondo. I nativi americani utilizzavano il peperoncino raccolto da piante selvatiche già nel 5000 a.C. e sembra che la sua coltivazione fosse praticata già a partire dal 3500 a.C. L’etimo del nome del genere Capsicum pare derivare dalla radice latina capsa, che significa “scatola“, e deve il nome alla forma del frutto, che sembra rimandare proprio ad una scatola contenente i semi. Altri invece lo fanno derivare dal greco kapto che significa “mordere“, con evidente riferimento al piccante che “morde” la lingua quando si mangia. Allo stesso genere appartiene il peperone dolce, dal quale il peperoncino si distingue per il contenuto di capsicina – sostanza responsabile della piccantezza – decisamente più elevato. Il peperoncino nei luoghi d’origine (i tropici e le regioni subtropicali) è un arbusto perenne di dimensioni variabili da 30 – 40 cm a circa 2 m e può vivere alcune decine di anni. Nei nostri climi, causa la brevità della stagione calda, viene coltivato come annuale. Ha fusto eretto e foglie di un bel colore verde. I fiori bianchi presentano una forma a stella con stami di colore giallo. Il frutto, ovvero il peperoncino, è una bacca che può avere colore rosso, verde o giallo di dimensioni e forma diverse in base alla varietà. Internamente si trovano numerosi semi tondeggianti e giallicci, nei quali si trova la maggior concentrazione di capsicina.
Le cinque specie più conosciute e coltivate di peperoncino sono:
– capsicum annuum, che comprende le varietà più diffuse tra cui il peperoncino comune in Italia;
– peperoncino di Cayenna;
– capsicum baccatum, la specie più nota è il famoso Aji;
– capsicum chinense, che comprende l’habanero, il peperoncino più piccante del mondo e lo Scotch Bonnet;
– capsicum frutescens che include il tabasco e malagueta;
– capsicum pubescens.
Il peperoncino è uno dei principali condimenti della cucina mediterranea ed, infatti, è molto utilizzato nelle regioni del sud (Calabria, Basilicata e Sicilia) che ne hanno fatto la base per i prodotti tipici regionali. Ideale per ravvivare qualunque pietanza; può essere utilizzato sia crudo che essiccato in polvere per insaporire salse, sughi, ma anche carni, formaggi e salumi. All’estero il peperoncino è usato molto in Messico, suo paese di origine, nelle salse e nel chili con carne, ed in India.