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Orto

Pisello

Il pisello (Pisum sativum), appartiene alla famiglia delle Leguminose. Probabilmente originario dell’Asia, si diffuse successivamente in India, da dove passò poi in Cina e di qui in Europa verso il 1600.

La pianta del pisello è un’erba annua, nana o rampicante, con radice poco profonda e stelo che può raggiungere i due metri di lunghezza. Le foglie sono paripennate (formate da un numero pari di segmenti laterali) che nella parte terminale del fusto sono mutate in “cirri”- elementi filiformi arrotolati come un cavatappi, che permettono alla pianta di aggrapparsi a vari sostegni.

I fiori sono bianchi o porpora.

I frutti sono dei baccelli contenenti un numero di semi variabile tra 3 e 12.

I semi possono assumere forma, colore ed aspetto diverso a seconda delle varietà.

Esistono diverse varietà di pisello, con caratteristiche diverse:

– varietà di piselli da sgranare (piselli tondi, piselli rugosi), destinati ad essere consumati senza baccello

– varietà chiamate mangiatutto (che è l’equivalente del fagiolino), delle quali si consuma anche il bacello  (le cosiddette taccole).

Al genere Pisum appartengono due specie di interesse economico: il Pisum sativum, il comune pisello, usato in gastronomia, ed il Pisum arvense, utilizzato invece come foraggio per il bestiame.

Si utilizzano per preparare zuppe, minestre, frittate, contorni, passati,  insalate di stagione, ecc..

Entrano nelle pietanze della cucina di svariati paesi. In India si utilizzano in abbinamento alle patate o al formaggio, mentre nel Regno Unito sono tra gli ingredienti base del “pease porridge” .

 

Consigli utili

Coltivazione:  è una pianta che tollera il freddo, anche se teme il gelo; pur adattandosi a qualunque tipo di terreno preferisce quello a medio impasto fresco, profondo e a pH neutro. Adatto alla coltivazione in vaso.

Messa a dimora: il pisello si riproduce per seme. La semina avviene in epoche diverse a seconda delle condizioni climatiche:

– nelle zone costiere e nelle zone centromeridionali si effettua in autunno;

– nelle zone  settentrionali febbraio-aprile

Irrigazione: abbondanti e regolari, senza ristagni, specie nei periodi caldi e secchi, per evitare l’indurimento dei semi

Raccolta: varia in relazione all’epoca di semina in genere da febbraio-marzo in poi.

 

Coltivazione:  è una pianta che tollera il freddo, anche se teme il gelo; pur adattandosi a qualunque tipo di terreno preferisce quello a medio impasto fresco, profondo e a pH neutro. Adatto alla coltivazione in vaso.

Messa a dimora: il pisello si riproduce per seme. La semina avviene in epoche diverse a seconda delle condizioni climatiche:

– nelle zone costiere e nelle zone centromeridionali si effettua in autunno;

– nelle zone  settentrionali febbraio-aprile

Irrigazione: abbondanti e regolari, senza ristagni, specie nei periodi caldi e secchi, per evitare l’indurimento dei semi

Raccolta: varia in relazione all’epoca di semina in genere da febbraio-marzo in poi.

 

Malattie relative a questa pianta

Oidio

Malattie

L'oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche "mal bianco", l'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta "scelta" di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

Vedi scheda completa

Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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Antracnosi

Malattie

L'antracnosi è provocata da diverse specie di funghi appartenenti al genere Colletotrichum. La patologia si presenta su tutti gli organi del pianta, che deperiscono e mostrano maculature grigio-brune, successivamente le macchie si espandono fino a formare aree necrotiche. L’Antracnosi è favorita da condizioni ambientali caldo-umide e può essere presente su orticole e ornamentali.

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Peronospora

Malattie

Si manifesta con macchie rotondeggianti o irregolari sulla pagina superiore delle foglie e sviluppa una muffa bianca o grigia sulla pagina inferiore in corrispondenza delle macchie. Le foglie seccano parzialmente o del tutto. Questi funghi vivono nell’interno dei tessuti delle foglie entro le quali penetrano attraverso gli stomi dando origine alle macchie. La muffa è costituita dai corpi fruttiferi del fungo, detti conidiofori, che assicurano la disseminazione della specie. Col procedere della stagione si ha la formazione degli organi riproduttivi, le oospore, che essendo resistenti alle avversità atmosferiche, assicurano la perpetuazione della specie da un anno all’altro, per lo più nel terreno. Come risultato dell’attacco delle peronospore si ha la decolorazione, l’imbrunimento e il disseccamento delle parti verdi colpite. In alcuni casi si rendono evidenti anche caratteristiche ipertrofie. La Peronospora è favorita dalle piogge o dalle irrigazioni che lasciano acqua sulla vegetazione e da temperature primaverili. Sono prevalentemente colpite piante orticole, floricole e la vite.

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Oidio

Malattie

L’oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche “mal bianco”, l’oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta “scelta” di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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Antracnosi

Malattie

L’antracnosi è provocata da diverse specie di funghi appartenenti al genere Colletotrichum. La patologia si presenta su tutti gli organi del pianta, che deperiscono e mostrano maculature grigio-brune, successivamente le macchie si espandono fino a formare aree necrotiche. L’Antracnosi è favorita da condizioni ambientali caldo-umide e può essere presente su orticole e ornamentali.

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Peronospora

Malattie

Si manifesta con macchie rotondeggianti o irregolari sulla pagina superiore delle foglie e sviluppa una muffa bianca o grigia sulla pagina inferiore in corrispondenza delle macchie. Le foglie seccano parzialmente o del tutto. Questi funghi vivono nell’interno dei tessuti delle foglie entro le quali penetrano attraverso gli stomi dando origine alle macchie. La muffa è costituita dai corpi fruttiferi del fungo, detti conidiofori, che assicurano la disseminazione della specie. Col procedere della stagione si ha la formazione degli organi riproduttivi, le oospore, che essendo resistenti alle avversità atmosferiche, assicurano la perpetuazione della specie da un anno all’altro, per lo più nel terreno. Come risultato dell’attacco delle peronospore si ha la decolorazione, l’imbrunimento e il disseccamento delle parti verdi colpite. In alcuni casi si rendono evidenti anche caratteristiche ipertrofie. La Peronospora è favorita dalle piogge o dalle irrigazioni che lasciano acqua sulla vegetazione e da temperature primaverili. Sono prevalentemente colpite piante orticole, floricole e la vite.

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