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Ornamentale

Plumeria

La Plumeria (Pomelia) è una specie originaria dell’America tropicale, diffusa in gran parte dei Paesi a clima tropicale o sub-tropicale, che ben si è acclimatata alle nostre latitudini. La Pomelia è utilizzata coma pianta ornamentale per l’abbondante fioritura estiva. Plumeria è un genere delle Apocynaceae. La prima illustrazione riguardante una Pomelia porta la data del 1552, ed è opera del botanico e sacerdote francese Charles Plumier. La Plumeria è conosciuta anche come “Frangipani”. L’origine del nome “Frangipani” è piuttosto incerta. Per alcuni autori è da attribuire ai coloni francesi, che ai Caraibi chiamarono così il  fiore,  per la fragranza simile al profumo creato dall’italiano Frangipani al tempo di Caterina dei Medici. Per taluni autori invece la parola “Frangipani” deriva dal francese franchipanier o frangipanier, cioè latte coagulato, facendo così riferimento all’abbondante latice che,www.phonecasemalls.com in seguito a lesione, fuoriesce dai rami e coagula rapidamente. In lingua Hawaiana questo fiore viene chiamato Pua Lai, meglio conosciuto come “fiore del paradiso”. Nelle isole Hawaii la Pomelia è usata per ornare le collane donate come benvenuto ai turisti. Questa magnifica pianta giunse in Europa nella metà del ‘700 per mano degli inglesi, e si diffuse velocemente in Sicilia, dove si è acclimatata perfettamente. Nell’areale d’origine la Pomelia raggiunge anche i 10 metri di altezza, presentando un apparato radicale molto sviluppato. Le foglie sono molto grandi, lanceolate, appuntite o arrotondate di differenti gradazioni di verde, decidue o sempreverdi a seconda della specie e con venature molto vistose nella pagina inferiore. I fiori sono di aspetto ceroso, piuttosto grandi e formati da 5 o 7 petali. I colori vanno dal rosa, al rosso, al bianco, per passare alle tonalità di giallo, arancio e rosa. Il frutto è un baccello disposto a coppia provvisto di numerosi semi. La Plumeria rubra è la specie più comune e diffusa. Viene coltivata con successo in Sicilia, ma ha trovato diffusione in altre zone centro meridionali dell’Italia. La Pomelia in natura si ibrida facilmente e questa caratteristica ha permesso di ottenere molte varietà con fiori sfumati e screziati. Tanto è vero che in Sicilia la Plumeria rubra acutifolia nel tempo ha iniziato a caratterizzarsi per fiori sempre più grandi, petali arrotondati e completamente sovrapposti quasi a formare un cerchio chiuso, e si è iniziato così ad identificarla come una varietà a se stante, la Plumeria Palermitana. Più precisamente si parla di “Palermitana a fiore tondo”, di “Palermitana a fiore grande” e petali a punta, e di “Palermitana rosa”. Altra specie coltivata è la Plumeria obtusa, una bella sempreverde con foglie più piccole delle altre specie e i fiori di colore bianco con il cuore giallo. La Plumeria pudica ha le foglie di forma lanceolata, di colore verde scuro lucido, e fiori di colore bianco con il cuore giallo-verdastro. Ricordiamo anche la Plumeria tricolor, dalle foglie ovate, oblunghe e le estremità molto assottigliate. I fiori sono bianchi con la gola di un bel giallo vivo e i margini spesso rosati. Plumeria lutea, con poche foglie alla terminazione dei rami e con fiori gialli, spesso dalle intense sfumature rosse.

 

Consigli utili

Coltivazione: le Pomelie sono piante dal grande valore ornamentale, ideali per la coltivazione in vaso o in piena terra, ma solo nelle zone a clima più mite. Queste piante non tollerano il freddo e le temperature invernali non dovrebbero mai scendere sotto i 5°C. Se coltivate in vaso, vanno portate in luoghi riparati dall’autunno. Evitare le zone esposte ai venti. È necessario curare il drenaggio  del terreno, dal momento che i ristagni idrici  potrebbero favorire lo sviluppo di marciumi. Si consiglia terminata la fioritura una leggera potatura, per eliminare i getti più disordinati, secchi o malati. Dalla primavera e per tutta l’estate concimare ogni 2-3 settimane.

Esposizione: se le piante non fioriscono le cause possono essere diverse: collocazione sbagliata e perdurare di un’ombra costante, scarse irrigazioni e concimazioni inadeguate. Le Pomelie amano esposizioni molto soleggiate.

Messa a dimora: la semina va eseguita in tarda primavera, ma le piante così prodotte non fioriscono prima di 3-4 anni, inoltre non si ha in alcun modo la certezza che la pianta che nascerà sia identica alla pianta madre. La moltiplicazione agamica avviene per talea semilegnosa in primavera. Possibile anche la margotta.

Irrigazione: dalla primavera a settembre annaffiare abbondantemente. Dall’autunno diradare le annaffiature fino a sospenderle completamente.

 

Coltivazione: le Pomelie sono piante dal grande valore ornamentale, ideali per la coltivazione in vaso o in piena terra, ma solo nelle zone a clima più mite. Queste piante non tollerano il freddo e le temperature invernali non dovrebbero mai scendere sotto i 5°C. Se coltivate in vaso, vanno portate in luoghi riparati dall’autunno. Evitare le zone esposte ai venti. È necessario curare il drenaggio  del terreno, dal momento che i ristagni idrici  potrebbero favorire lo sviluppo di marciumi. Si consiglia terminata la fioritura una leggera potatura, per eliminare i getti più disordinati, secchi o malati. Dalla primavera e per tutta l’estate concimare ogni 2-3 settimane.

Esposizione: se le piante non fioriscono le cause possono essere diverse: collocazione sbagliata e perdurare di un’ombra costante, scarse irrigazioni e concimazioni inadeguate. Le Pomelie amano esposizioni molto soleggiate.

Messa a dimora: la semina va eseguita in tarda primavera, ma le piante così prodotte non fioriscono prima di 3-4 anni, inoltre non si ha in alcun modo la certezza che la pianta che nascerà sia identica alla pianta madre. La moltiplicazione agamica avviene per talea semilegnosa in primavera. Possibile anche la margotta.

Irrigazione: dalla primavera a settembre annaffiare abbondantemente. Dall’autunno diradare le annaffiature fino a sospenderle completamente.

 

Malattie relative a questa pianta

Cocciniglie

Parassiti

Di diverse forme e colori si proteggono con delle cere formando ammassi appiccicosi. Sui loro escrementi zuccherini si formano successivamente delle muffe nerastre (fumaggini). Le infestazioni interessano il fusto e le ramificazioni. In caso di forte attacco la cocciniglia forma incrostazioni sulle parti legnose provocando deperimenti vegetativi e, nei casi più gravi, il disseccamento di parti o dell’intera pianta.

Vedi scheda completa

Acari

Parassiti


Sono ragnetti molto piccoli, della grandezza di una capocchia di spillo. Quando l’infestazione è elevata si notano delle ragnatele.

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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Mosca Bianca

Parassiti


Gli adulti sono piccole farfalline bianche. Le forme giovanili sono difficilmente visibili a occhio nudo. Guardandole con una lente di ingrandimento assomigliano a goccioline giallognole e traslucide.

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Tripidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
I tripidi compiono punture sui boccioli fiorali per cui i petali si accrescono in modo asimmetrico con conseguenti danni alle fioriture.

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Ruggini

Malattie


Le ruggini sono un gruppo di malattie causate da microrganismi fungini appartenenti per lo più alla classe dei Basidiomiceti, ordine Uredinali, fam Pucciniacee. In caso di gravi attacchi, specialmente al frumento o ad altri cereali la superficie dell’ospite si ricopre di un’impalpabile polvere rosso mattone.
La malattia si riconosce in primavera per la presenza sulle foglie di pustole polverulente di colore bruno-rossiccio, rotondeggianti di circa 1-2 mm di ampiezza e distribuite in modo irregolare. Queste pustole contengono numerose spore che diffondono l’infezione da una pianta all’altra. A tarda primavera, sulla pagina inferiore delle foglie colpite si formano, al di sotto dell’epidermide, altre pustole nerastre più piccole.
L’infezione interessa quasi esclusivamente le foglie.
Le ruggini che infettano le piante attraverso le spore portate dal vento, sono diffuse su tutti i vegetali.

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Antracnosi

Malattie

L'antracnosi è provocata da diverse specie di funghi appartenenti al genere Colletotrichum. La patologia si presenta su tutti gli organi del pianta, che deperiscono e mostrano maculature grigio-brune, successivamente le macchie si espandono fino a formare aree necrotiche. L’Antracnosi è favorita da condizioni ambientali caldo-umide e può essere presente su orticole e ornamentali.

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Marciumi

Malattie


I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.

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Cocciniglie

Parassiti

Di diverse forme e colori si proteggono con delle cere formando ammassi appiccicosi. Sui loro escrementi zuccherini si formano successivamente delle muffe nerastre (fumaggini). Le infestazioni interessano il fusto e le ramificazioni. In caso di forte attacco la cocciniglia forma incrostazioni sulle parti legnose provocando deperimenti vegetativi e, nei casi più gravi, il disseccamento di parti o dell’intera pianta.

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Acari

Parassiti


Sono ragnetti molto piccoli, della grandezza di una capocchia di spillo. Quando l’infestazione è elevata si notano delle ragnatele.

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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Mosca Bianca

Parassiti


Gli adulti sono piccole farfalline bianche. Le forme giovanili sono difficilmente visibili a occhio nudo. Guardandole con una lente di ingrandimento assomigliano a goccioline giallognole e traslucide.

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Tripidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
I tripidi compiono punture sui boccioli fiorali per cui i petali si accrescono in modo asimmetrico con conseguenti danni alle fioriture.

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Ruggini

Malattie


Le ruggini sono un gruppo di malattie causate da microrganismi fungini appartenenti per lo più alla classe dei Basidiomiceti, ordine Uredinali, fam Pucciniacee. In caso di gravi attacchi, specialmente al frumento o ad altri cereali la superficie dell’ospite si ricopre di un’impalpabile polvere rosso mattone.
La malattia si riconosce in primavera per la presenza sulle foglie di pustole polverulente di colore bruno-rossiccio, rotondeggianti di circa 1-2 mm di ampiezza e distribuite in modo irregolare. Queste pustole contengono numerose spore che diffondono l’infezione da una pianta all’altra. A tarda primavera, sulla pagina inferiore delle foglie colpite si formano, al di sotto dell’epidermide, altre pustole nerastre più piccole.
L’infezione interessa quasi esclusivamente le foglie.
Le ruggini che infettano le piante attraverso le spore portate dal vento, sono diffuse su tutti i vegetali.

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Antracnosi

Malattie

L’antracnosi è provocata da diverse specie di funghi appartenenti al genere Colletotrichum. La patologia si presenta su tutti gli organi del pianta, che deperiscono e mostrano maculature grigio-brune, successivamente le macchie si espandono fino a formare aree necrotiche. L’Antracnosi è favorita da condizioni ambientali caldo-umide e può essere presente su orticole e ornamentali.

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Marciumi

Malattie


I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.

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