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Orto

Rucola

La rucola o rughetta (Eruca sativa) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Brassicaceae. Originaria dell\’Europa centrale, meridionale e mediterranea. L\’etimologia è incerta, per alcuni autori il nome deriva dal latino eruca(m), per altri dal latino urere, che vuol dire \”bruciare\”, con riferimento al gusto piccante della rucola. Esistono due principali varietà di rucola: la rucola domestica, detta anche rucola coltivata (eruca sativa) e la rucola selvatica (Diplotaxix tenuifolia). Si tratta di due specie molto diverse fra loro, spesso confuse per via del di alcune grossolane somiglianze che le accomunano. La rucola coltivata è una specie annuale, con foglie larghe e arrotondate nella parte superiore e fiori di colore bianco-grigiastro. Le foglie hanno un odore caratteristico e un sapore decisamente acidulo che, più lieve a primavera, si intensifica poi con l\’avanzare delle stagioni.

La rucola selvatica è una pianta rustica e perenne, spontanea negli incolti, ai bordi delle aree coltivate, di fossi, prati. Le foglie, dal sapore più marcato, sono più allungate e frastagliate. I fiori di colore giallo vivo.

La rucola si può consumare sia cruda che cotta. In cucina viene utilizzata in pesti e salse, come condimento per la pasta, per insaporire insalate, uova, riso, come contorno aromatico e decorativo ai cibi più svariati, pestata con pinoli e parmigiano, è uno degli ingredienti base della classica insalata \”misticanza\”. In medio Oriente usano i semi per la preparazione di una mostarda dal gusto molto forte.

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Consigli utili

Esposizione: in pieno sole o in leggera ombra

Coltivazione: la coltivazione della rucola, sia la specie coltivata che quella selvatica, non presenta particolari difficoltà adattandosi a quasi tutti i tipi di terreno e a condizioni climatiche anche avverse. Molto facile da coltivare anche in vaso

Messa a dimora: si può seminare da marzo a settembre, ma il periodo migliore è la primavera (si semina direttamente a dimora). Al completamento del ciclo vitale trascorrono spesso solo poche settimane. La rucola coltivata presenta un ciclo vegetativo solitamente breve, ma seminandola a febbraio-marzo e cimandola ripetutamente, è possibile tuttavia mantenere in produzione le piante fino a tutto l\’inverno. La rucola selvatica può essere seminata una sola volta e fatta continuamente rivegetare nello stesso spazio del campo. Quando sopraggiungono i mesi freddi la pianta entra in riposo vegetativo, per poi ricominciare a crescere rigogliosa in primavera

Irrigazione: costanti nei periodi più caldi

Raccolta: quando le foglie sono abbastanza sviluppate. Le cimatura apicali per favoriscono l\’emissione dei getti laterali e dei fiori.

 

Esposizione: in pieno sole o in leggera ombra

Coltivazione: la coltivazione della rucola, sia la specie coltivata che quella selvatica, non presenta particolari difficoltà adattandosi a quasi tutti i tipi di terreno e a condizioni climatiche anche avverse. Molto facile da coltivare anche in vaso

Messa a dimora: si può seminare da marzo a settembre, ma il periodo migliore è la primavera (si semina direttamente a dimora). Al completamento del ciclo vitale trascorrono spesso solo poche settimane. La rucola coltivata presenta un ciclo vegetativo solitamente breve, ma seminandola a febbraio-marzo e cimandola ripetutamente, è possibile tuttavia mantenere in produzione le piante fino a tutto l\’inverno. La rucola selvatica può essere seminata una sola volta e fatta continuamente rivegetare nello stesso spazio del campo. Quando sopraggiungono i mesi freddi la pianta entra in riposo vegetativo, per poi ricominciare a crescere rigogliosa in primavera

Irrigazione: costanti nei periodi più caldi

Raccolta: quando le foglie sono abbastanza sviluppate. Le cimatura apicali per favoriscono l\’emissione dei getti laterali e dei fiori.

 

Malattie relative a questa pianta

Sclerotinia e Muffa grigia

Malattie

Si manifesta con marcescenza di bulbi, radici e fusti, con presenza di corpi duri nerastri (sclerozi). Sono visibili macchie gialle che poi ammuffiscono e muffa grigia evidente su boccioli, fiori, foglie e steli. Le Sclerotinie formano sopra fusti, bulbi e radici marcite un feltro bianco contenente corpi neri e duri detti stromi o sclerozi, successivamente si riproducono attraverso un’altra forma detta conidica, che mostra la particolare muffa grigia chiamata Botrytis. Questa muffa si riscontra frequentemente con tempo umido, sopra tutte le parti di una pianta colpita, sulle foglie, gli steli, i boccioli e i fiori. I conidi infettano le piante per via aerea, mentre gli sclerozi possono permanere a lungo nel terreno, anche in condizioni avverse, permettendo al fungo di colpire nuove piante anche a distanza di tempo. Sclerotinie e Botrytis sono molto diffuse e infettive su colture orticole, floreali e vite.

Vedi scheda completa

Peronospora

Malattie

Si manifesta con macchie rotondeggianti o irregolari sulla pagina superiore delle foglie e sviluppa una muffa bianca o grigia sulla pagina inferiore in corrispondenza delle macchie. Le foglie seccano parzialmente o del tutto. Questi funghi vivono nell’interno dei tessuti delle foglie entro le quali penetrano attraverso gli stomi dando origine alle macchie. La muffa è costituita dai corpi fruttiferi del fungo, detti conidiofori, che assicurano la disseminazione della specie. Col procedere della stagione si ha la formazione degli organi riproduttivi, le oospore, che essendo resistenti alle avversità atmosferiche, assicurano la perpetuazione della specie da un anno all’altro, per lo più nel terreno. Come risultato dell’attacco delle peronospore si ha la decolorazione, l’imbrunimento e il disseccamento delle parti verdi colpite. In alcuni casi si rendono evidenti anche caratteristiche ipertrofie. La Peronospora è favorita dalle piogge o dalle irrigazioni che lasciano acqua sulla vegetazione e da temperature primaverili. Sono prevalentemente colpite piante orticole, floricole e la vite.

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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Sclerotinia e Muffa grigia

Malattie

Si manifesta con marcescenza di bulbi, radici e fusti, con presenza di corpi duri nerastri (sclerozi). Sono visibili macchie gialle che poi ammuffiscono e muffa grigia evidente su boccioli, fiori, foglie e steli. Le Sclerotinie formano sopra fusti, bulbi e radici marcite un feltro bianco contenente corpi neri e duri detti stromi o sclerozi, successivamente si riproducono attraverso un’altra forma detta conidica, che mostra la particolare muffa grigia chiamata Botrytis. Questa muffa si riscontra frequentemente con tempo umido, sopra tutte le parti di una pianta colpita, sulle foglie, gli steli, i boccioli e i fiori. I conidi infettano le piante per via aerea, mentre gli sclerozi possono permanere a lungo nel terreno, anche in condizioni avverse, permettendo al fungo di colpire nuove piante anche a distanza di tempo. Sclerotinie e Botrytis sono molto diffuse e infettive su colture orticole, floreali e vite.

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Peronospora

Malattie

Si manifesta con macchie rotondeggianti o irregolari sulla pagina superiore delle foglie e sviluppa una muffa bianca o grigia sulla pagina inferiore in corrispondenza delle macchie. Le foglie seccano parzialmente o del tutto. Questi funghi vivono nell’interno dei tessuti delle foglie entro le quali penetrano attraverso gli stomi dando origine alle macchie. La muffa è costituita dai corpi fruttiferi del fungo, detti conidiofori, che assicurano la disseminazione della specie. Col procedere della stagione si ha la formazione degli organi riproduttivi, le oospore, che essendo resistenti alle avversità atmosferiche, assicurano la perpetuazione della specie da un anno all’altro, per lo più nel terreno. Come risultato dell’attacco delle peronospore si ha la decolorazione, l’imbrunimento e il disseccamento delle parti verdi colpite. In alcuni casi si rendono evidenti anche caratteristiche ipertrofie. La Peronospora è favorita dalle piogge o dalle irrigazioni che lasciano acqua sulla vegetazione e da temperature primaverili. Sono prevalentemente colpite piante orticole, floricole e la vite.

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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