Il sedano (Apium graveolens) cresce spontaneo in alcune regioni particolarmente umide in Europa, Asia, Africa e America del Sud. E’ una specie biennale, della famiglia delle Apiaceae, annuale in coltura. Le varietà più utilizzate in cucina sono il “sedano da costa” (Apium graveolens var. dulce) di cui si utilizzano i piccioli fogliari lunghi e carnosi e il “sedano rapa” (Apium graveolens var. rapaceum), ancora poco conosciuto in Italia, di cui si consuma la radice, molto ingrossata e globosa. Le piante della varietà dulce hanno l’apparato radicale sottile e dritto mentre la varietà rapaceum presenta un ingrossamento della radice. Le foglie della varietà dulce hanno un picciolo percorso da nervature lungo tutta la sua lunghezza e sono carnose. Entrambe le varietà fioriscono nel mese di giugno-luglio; l’infiorescenza è ad ombrello e di colore bianco-verde. Il frutto di queste piante è un diachenio (frutto secco che a maturità si apre in due porzioni) contenente al suo interno i semi. Le varietà di sedano a coste più coltivate in Italia sono:
– a coste verdi: Gigante di Romagna, Verde di Chioggia, Verde Pascal, Verde di Perpignano;
– a coste dorate: Verga d’Oro Dorato d’Asti, Gigante Dorato,;
– a coste bianche: Perla, Nicolaus invernale, Lepage.
In Italia si preferisce consumare un sedano dal colore chiaro o biancastro che viene ottenuto mediante la tecnica dell’imbianchimento. Grazie a questa pratica si elimina la clorofilla che determina la colorazione verde e si ottiene un prodotto tenero, croccante e di gusto più dolce e meno aromatico. Uno dei metodi per ottenere l’imbianchimento è la copertura in campo della pianta con svariati materiali: paglia, plastica nera, rincalzature del terreno alla base della pianta, ecc… Se coltivata in vaso la pianta deve essere conservata in luogo protetto e mediamente soleggiato. Il sedano può essere consumato crudo, oppure puo’ essere utilizzato per soffritti per la preparazione di insalate e minestroni.

