Lo Spinacio (Spinacia oleracea) è una pianta erbacea, a ciclo annuale, della famiglia delle Chenopodiaceae. Originario dell’Asia sudoccidentale, è stato introdotto in Europa attorno al 1000, ma ha acquistato importanza come alimento solo nel corso del diciannovesimo secolo. E’ una pianta dioica (gli organi riproduttivi maschili – stami – e femminili – pistillo – sono portati su due piante distinte), ma sono presenti anche tipi a sessualità intermedia in relazione alle cultivar ed alle condizioni ambientali, che possono influenzare l’espressione sessuale. Le foglie in genere sono grandi, tondeggianti, leggermente bollose, spesse e di colore verde scuro. Il fiore assume diverse forme in base al sesso della pianta, quello maschile è a forma di spiga mentre quelli femminili si sviluppano all’attaccatura della foglia e sono di forma rotondeggiante. Il frutto è un achenio di colore e dimensioni variabili.
Le varietà più coltivate sono:
– il tipo gigante d’inverno, caratterizzato da foglie grandi e crespe;
– il tipo viroflay, caratterizzato da un cespo grosso;
– il tipo riccio di Castelnuovo, che ha foglie tonde e spesse;
– il tipo merlo nero, che ha foglie non troppo grandi ed arricciate.
Di questa pianta si consumano le foglie, spesse e di colore verde scuro. In cucina, gli spinaci sono apprezzati ingredienti per insalate, minestroni, zuppe, ravioli, cannelloni, frittate, puree e sformati. Gli spinaci sono i protagonisti del noto cartoon “Braccio di ferro”, dove l’omonimo protagonista assumeva il vegetale in caso di necessità per moltiplicare la propria vigoria fisica. Si crede che tale attribuzione sia legata all’errata considerazione sui valori di ferro contenuti negli spinaci durante gli anni ’30, ritenuti notevolmente più alti.