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Orto

Spinacio

Lo Spinacio (Spinacia oleracea) è una pianta erbacea, a ciclo annuale, della famiglia delle Chenopodiaceae. Originario dell’Asia sudoccidentale, è stato introdotto in Europa attorno al 1000, ma ha acquistato importanza come alimento solo nel corso del diciannovesimo secolo. E’ una pianta dioica (gli organi riproduttivi maschili – stami – e femminili – pistillo – sono portati su due piante distinte), ma sono presenti anche tipi a sessualità intermedia in relazione alle cultivar ed alle condizioni ambientali, che possono influenzare l’espressione sessuale. Le foglie in genere sono grandi, tondeggianti, leggermente bollose, spesse e di colore verde scuro. Il fiore assume diverse forme in base al sesso della pianta, quello maschile è a forma di spiga mentre quelli femminili si sviluppano all’attaccatura della foglia e sono di forma rotondeggiante. Il frutto è un achenio di colore e dimensioni variabili.

Le varietà più coltivate sono:

–           il tipo gigante d’inverno, caratterizzato da foglie grandi e crespe;

–           il tipo viroflay, caratterizzato da un cespo grosso;

–           il tipo riccio di Castelnuovo, che ha foglie tonde e spesse;

–           il tipo merlo nero, che ha foglie non troppo grandi ed arricciate.

Di questa pianta si consumano le foglie, spesse e di colore verde scuro. In cucina, gli spinaci sono apprezzati ingredienti per insalate, minestroni, zuppe, ravioli, cannelloni, frittate, puree e sformati. Gli spinaci sono i protagonisti del noto cartoon “Braccio di ferro”, dove l’omonimo protagonista assumeva il vegetale in caso di necessità per moltiplicare la propria vigoria fisica. Si crede che tale attribuzione sia legata all’errata considerazione sui valori di ferro contenuti negli spinaci durante gli anni ’30, ritenuti notevolmente più alti.

Consigli utili

Terreno: fresco, permeabile e ben drenato, con pH superiore a 6,5

Coltivazione: lo spinacio fornisce i migliori risultati produttivi nei climi temperati. E’ possibile seminare direttamente in vaso i semi dello spinacio, ma quando nasceranno le prime piantine occorre diradarle

Messa a dimora: le varietà primaverili si seminano tra marzo-aprile, quelle invernali tra agosto -ottobre e talvolta anche a novembre

Irrigazione: regolari soprattutto quando il tempo è caldo e siccitoso,  altrimenti tendono a sementire. Evitare però il ristagno idrico

Raccolta: comincia 40-60 giorni dalla semina nelle colture primaverili. Raccogliere solo qualche foglia per volta, utilizzando un coltellino, da ogni pianta iniziando dalle foglie più esterne quando sono ancora giovani e tenere. Eseguendo la raccolta regolarmente in questo modo, le piante tendono a produrre più foglie per un periodo più lungo.

Terreno: fresco, permeabile e ben drenato, con pH superiore a 6,5

Coltivazione: lo spinacio fornisce i migliori risultati produttivi nei climi temperati. E’ possibile seminare direttamente in vaso i semi dello spinacio, ma quando nasceranno le prime piantine occorre diradarle

Messa a dimora: le varietà primaverili si seminano tra marzo-aprile, quelle invernali tra agosto -ottobre e talvolta anche a novembre

Irrigazione: regolari soprattutto quando il tempo è caldo e siccitoso,  altrimenti tendono a sementire. Evitare però il ristagno idrico

Raccolta: comincia 40-60 giorni dalla semina nelle colture primaverili. Raccogliere solo qualche foglia per volta, utilizzando un coltellino, da ogni pianta iniziando dalle foglie più esterne quando sono ancora giovani e tenere. Eseguendo la raccolta regolarmente in questo modo, le piante tendono a produrre più foglie per un periodo più lungo.

Malattie relative a questa pianta

Nottue

Parassiti


Vengono comunemente chiamate nottue circa una decina di specie di lepidotteri, prevalentemente notturni, le cui larve si sviluppano su numerose piante orticole, arbusti, alberature. Gli adulti compaiono dalla fine di aprile all'inizio di maggio. Sono insetti medie dimensioni, mm 35-45, di colore grigiastro o bruno chiaro; depongono numerose uova sul terreno o sulle foglie delle piante.

Le femmine fecondate depongono le uova in gruppi detti ovoplacche sulle pagine inferiori delle foglie; la schiusura è in funzione della temperatura e in condizioni ottimali questa avviene in 5 giorni. Lo sviluppo delle larve è anch'esso in funzione delle condizioni climatiche e può durare da 20 fino a 60 giorni durante i quali, nelle ore notturne, queste si nutrono provocando anche una completa defogliazione delle piante colpite; talvolta possono insediarsi nei fusti semilegnosi; nel caso di alcune colture orticole le larve di nottua si cibano anche dei frutti.

In un anno queste farfalle possono originare diverse generazioni, ogni 30-40 giorni, da giugno fino a settembre-ottobre.

Tra le principali: Pyrrhia umbra, riscontrabile soprattutto sulle rose; Mamestra oleracea, diffusa negli orti; Mamestra brassicae, polifaga di numerose piante coltivate e svariate orticole; Heliotihis armigera, presente soprattutto sui pomodori; Acronicta aceris, che si insedia sugli alberi ad alto fusto, prevalentemente sugli aceri; Agrotis ipsilon e A. segetum, che infestano le coltivazioni agricole; Autographa gamma, che infesta orticole e ornamentali: i bruchi sono di colore verde brillante e tendono a mimetizzarsi con la vegetazione.

Vedi scheda completa

Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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Lumache e limacce

Parassiti

Lumache, limacce e chiocciole sono morfologicamente caratterizzate dal possedere un “piede” muscoloso che permette loro di muoversi strisciando.
Questo piede secerne costantemente muco, che successivamente secca e forma la tipica “traccia” argentea, segno evidente della presenza di questi infestanti. Lo sviluppo di un individuo fino alla maturità richiede circa 1 anno. Lumache, limacce e chiocciole sono infestanti tipiche di giardini, orti e frutteti. Vivono in luoghi umidi e freschi, vicino a corsi d’acqua, nei boschi. Si possono definire onnivore dal momento che si nutrono di vegetali, piccoli insetti e lombrichi.
Sono attive principalmente durante la notte e nelle giornate piovose o nebbiose. Nei giorni soleggiati cercano riparo dal sole e dall’eccessivo calore nelle zone d’ombra, sotto le foglie o ai piedi delle piante.
Preferiscono le foglie delle piante particolarmente succulente, per cui gli attacchi sono frequenti su fragole, carciofi, pomodori, anche perché i frutti di queste piante sono vicini alla superficie del terreno e quindi più facilmente attaccabili.

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Peronospora

Malattie

Si manifesta con macchie rotondeggianti o irregolari sulla pagina superiore delle foglie e sviluppa una muffa bianca o grigia sulla pagina inferiore in corrispondenza delle macchie. Le foglie seccano parzialmente o del tutto. Questi funghi vivono nell’interno dei tessuti delle foglie entro le quali penetrano attraverso gli stomi dando origine alle macchie. La muffa è costituita dai corpi fruttiferi del fungo, detti conidiofori, che assicurano la disseminazione della specie. Col procedere della stagione si ha la formazione degli organi riproduttivi, le oospore, che essendo resistenti alle avversità atmosferiche, assicurano la perpetuazione della specie da un anno all’altro, per lo più nel terreno. Come risultato dell’attacco delle peronospore si ha la decolorazione, l’imbrunimento e il disseccamento delle parti verdi colpite. In alcuni casi si rendono evidenti anche caratteristiche ipertrofie. La Peronospora è favorita dalle piogge o dalle irrigazioni che lasciano acqua sulla vegetazione e da temperature primaverili. Sono prevalentemente colpite piante orticole, floricole e la vite.

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Mosca dello spinacio

Parassiti

Mosca minatrice (Pegomya hyoscyami) - è un dittero diffuso in tutta l'Europa, soprattutto centrale e settentrionale. Assai meno diffuso della P. betae. La mosca vive su barbabietola, spinacio, chenopodiaceae spontanee, solanaceae, ecc L'adulto, circa 5-6 mm, presenta un capo grigio chiaro, torace grigio-giallastro e addome grigio con una piccola linea dorsale. Le larve bianco-verdastre presentano dimensioni di circa 6-8 mm di lunghezza. Le larve scavano mine sottoepidermiche che decorrono dapprima lineari per poi allargarsi e divenire molto ampie. Le parti di tessuto minato finiscono poi per disseccare con conseguente perdita di ampie porzioni di superficie elaborante. L'insetto compie 3-4 generazioni all'anno con impupamento delle larve, oltre che nel terreno, anche all'interno delle mine fogliari.

 

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Nottue

Parassiti


Vengono comunemente chiamate nottue circa una decina di specie di lepidotteri, prevalentemente notturni, le cui larve si sviluppano su numerose piante orticole, arbusti, alberature. Gli adulti compaiono dalla fine di aprile all’inizio di maggio. Sono insetti medie dimensioni, mm 35-45, di colore grigiastro o bruno chiaro; depongono numerose uova sul terreno o sulle foglie delle piante.

Le femmine fecondate depongono le uova in gruppi detti ovoplacche sulle pagine inferiori delle foglie; la schiusura è in funzione della temperatura e in condizioni ottimali questa avviene in 5 giorni. Lo sviluppo delle larve è anch’esso in funzione delle condizioni climatiche e può durare da 20 fino a 60 giorni durante i quali, nelle ore notturne, queste si nutrono provocando anche una completa defogliazione delle piante colpite; talvolta possono insediarsi nei fusti semilegnosi; nel caso di alcune colture orticole le larve di nottua si cibano anche dei frutti.

In un anno queste farfalle possono originare diverse generazioni, ogni 30-40 giorni, da giugno fino a settembre-ottobre.

Tra le principali: Pyrrhia umbra, riscontrabile soprattutto sulle rose; Mamestra oleracea, diffusa negli orti; Mamestra brassicae, polifaga di numerose piante coltivate e svariate orticole; Heliotihis armigera, presente soprattutto sui pomodori; Acronicta aceris, che si insedia sugli alberi ad alto fusto, prevalentemente sugli aceri; Agrotis ipsilon e A. segetum, che infestano le coltivazioni agricole; Autographa gamma, che infesta orticole e ornamentali: i bruchi sono di colore verde brillante e tendono a mimetizzarsi con la vegetazione.

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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Lumache e limacce

Parassiti

Lumache, limacce e chiocciole sono morfologicamente caratterizzate dal possedere un “piede” muscoloso che permette loro di muoversi strisciando.
Questo piede secerne costantemente muco, che successivamente secca e forma la tipica “traccia” argentea, segno evidente della presenza di questi infestanti. Lo sviluppo di un individuo fino alla maturità richiede circa 1 anno. Lumache, limacce e chiocciole sono infestanti tipiche di giardini, orti e frutteti. Vivono in luoghi umidi e freschi, vicino a corsi d’acqua, nei boschi. Si possono definire onnivore dal momento che si nutrono di vegetali, piccoli insetti e lombrichi.
Sono attive principalmente durante la notte e nelle giornate piovose o nebbiose. Nei giorni soleggiati cercano riparo dal sole e dall’eccessivo calore nelle zone d’ombra, sotto le foglie o ai piedi delle piante.
Preferiscono le foglie delle piante particolarmente succulente, per cui gli attacchi sono frequenti su fragole, carciofi, pomodori, anche perché i frutti di queste piante sono vicini alla superficie del terreno e quindi più facilmente attaccabili.

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Peronospora

Malattie

Si manifesta con macchie rotondeggianti o irregolari sulla pagina superiore delle foglie e sviluppa una muffa bianca o grigia sulla pagina inferiore in corrispondenza delle macchie. Le foglie seccano parzialmente o del tutto. Questi funghi vivono nell’interno dei tessuti delle foglie entro le quali penetrano attraverso gli stomi dando origine alle macchie. La muffa è costituita dai corpi fruttiferi del fungo, detti conidiofori, che assicurano la disseminazione della specie. Col procedere della stagione si ha la formazione degli organi riproduttivi, le oospore, che essendo resistenti alle avversità atmosferiche, assicurano la perpetuazione della specie da un anno all’altro, per lo più nel terreno. Come risultato dell’attacco delle peronospore si ha la decolorazione, l’imbrunimento e il disseccamento delle parti verdi colpite. In alcuni casi si rendono evidenti anche caratteristiche ipertrofie. La Peronospora è favorita dalle piogge o dalle irrigazioni che lasciano acqua sulla vegetazione e da temperature primaverili. Sono prevalentemente colpite piante orticole, floricole e la vite.

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Mosca dello spinacio

Parassiti

Mosca minatrice (Pegomya hyoscyami) – è un dittero diffuso in tutta l’Europa, soprattutto centrale e settentrionale. Assai meno diffuso della P. betae. La mosca vive su barbabietola, spinacio, chenopodiaceae spontanee, solanaceae, ecc L’adulto, circa 5-6 mm, presenta un capo grigio chiaro, torace grigio-giallastro e addome grigio con una piccola linea dorsale. Le larve bianco-verdastre presentano dimensioni di circa 6-8 mm di lunghezza. Le larve scavano mine sottoepidermiche che decorrono dapprima lineari per poi allargarsi e divenire molto ampie. Le parti di tessuto minato finiscono poi per disseccare con conseguente perdita di ampie porzioni di superficie elaborante. L’insetto compie 3-4 generazioni all’anno con impupamento delle larve, oltre che nel terreno, anche all’interno delle mine fogliari.

 

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