Tamarix è un genere appartenente alla famiglia delle Tamaricacee, originario delle zone salmastre e sabbiose di India, Cina ed Europa meridionale. Il nome dovrebbe derivare dal fiume Tamaris, che scorre nella zona dei Pirenei. La pianta viene anche chiamata Tamerice francese.
La Tamarix gallica è la specie più diffusa in Italia dove è nota, oltre che col nome di Tamerice comune, anche con i nomi di Cipressina, Tamarisco e Scopa marina. Si presenta come alberetto o arbusto dalle foglie caduche e dalla corteccia del fusto e dei rami di colore cinerino e con profonde incisioni, di altezza pari a 4-6 m; la chioma, di forma irregolare, è di colore verde glauco; i fiori, piccoli e numerosi, sono di colore biancastro o rosa, riuniti in spighe terminali, con fioritura nei mesi da maggio a luglio e se il clima lo permette puo’ avere anche una seconda fioritura in agosto-settembre; i singoli fiori sono costituiti da una corolla di 5 petali giallini o rosati. Il frutto è una capsula ingrossata alla base e sottile all’apice, con base triangolare.
Una curiosa caratteristica delle tamerici, osservata sulle piante in riva al mare in Corsica ed in Grecia, è la “sudorazione” sotto forma di gocce di liquido chiaro ed estremamente salato, la quale durante il giorno ed in assenza di vento (che ne favorirebbe l’evaporazione) genera una vera pioggia.
Nella tradizione popolare i giovani ramoscelli di tamerice vengono impiegati per le proprietà astringenti, diuretiche, toniche, ma soprattutto per il loro organotropismo per fegato e milza.
E’ il gemmoterapico indicato nel trattamento dell’ anemia.