Il Topinambur (Helianthus tuberosus) è una pianta perenne, originaria del Nord America, appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Il topinambur presenta un apparato radicale formato da radici ramificate provviste di rizotuberi (radici laterali modificate e ingrossate per immagazzinare sostanze di riserva) di forma molto irregolare. Lo stelo con foglie ovali e ruvide è eretto, lungo, pubescente e può crescere fino a 3-4 metri di altezza. La fioritura avviene a fine estate, con la comparsa di molti fiori giallo oro riuniti in un capolino terminale. Terminata la fioritura la pianta si secca, ma in primavera dai tuberi nasceranno i nuovi getti. In Italia cresce spontaneamente lungo i corsi d’acqua, nei campi incolti, lungo i sentieri e le strade di campagna. Tra le varietà di topinambur coltivate:
● bordeaux maggiormente diffusa, presente sul mercato da ottobre ad aprile circa;
● bianca precoce, presente sul mercato prima dell’altra, quindi da fine agosto.
Il topinambur può essere consumato in tutte le ricette che richiedono patate, con le identiche modalità. Il sapore ricorda molto quello del carciofo; i tuberi si consumano sia crudi (tagliati a fette sottili e conditi con olio e sale) che cotti (al vapore, al forno, lessati, stufati, bolliti nel latte. In Piemonte vengono accompagnati alla «bagna càuda» (salsa a base di olio, aglio e acciughe) e alla «fonduta » (formaggio fuso), dopo averli bolliti nel latte. Il topinambur contiene inulina che è una sostanza adatta alla cura dei malati di diabete. E’ una pianta ricca di vitamina C, proteine, e minerali. E’ un salutare complemento dietetico.