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Ornamentale

Tulipani

I tulipani primaverili devono essere messi a dimora in autunno, in genere a novembre-dicembre: spesso in ottobre le temperature nei nostri climi sono ancora troppo elevate e causerebbero una fiorutra precoce, con conseguenza morte durante i mesi invernali. La scelta del bulbo è molto importante: i bulbi devono essere sodi, pieni e non molli o vuoti, senza muffe, al fine di avere la garanzia della fioritura. Oggigiorno la selezione genetica ha fatto sì che i fiori ottenuti da bulbi selezionati abbiano in genere la stessa altezza e le stesse dimensioni, quindi una omogeneità di aspetto. Finita la fioritura occorre tagliare ad una altezza di 5 cm dal terreno lo stelo fiorale mentre le foglie devono essere lasciate sulla pianta fino ad ingiallimento. In questo modo continuano la fotosinstesi e quindi l’accumulo di sostanze nutritive e di riserva. Alla fine dell’estate i bulbi vanno tolti dal terreno, fatti asciugare e conservati in luogo buio e asciutto fino all’autunno quando potranno essere rimessi a dimora.

I tulipani recisi: per farli durare in casa occorre acquistarli con i fiori ben chiusi, sodi, senza ferite. Lo stelo deve essere immerso nell’acqua del vaso per circa 2/3 della sua lunghezza. Le foglie devono essere eleiminate poiché tendono a marcire. Occorre evitare di porli vicino a fonti di calore (caloriferi) o sotto la luce diretta del sole.

Consigli utili

Impianto: a 10-15 cm di profondità, distanziando i bulbi circa 15-20 cm uno dall’altro, con la punta rivolta verso l’alto
Esposizione: da pieno sole a mezz’ombra
Irrigazione: non eccessiva
Terreno: preferibilmente alcalino

I problemi più comuni:

gli steli si afflosciano: la terra puo’ essere troppo bagnata
il germoglio ha una punta piccola e magra: il bulbo è stato messo troppo in profondità nascono solo foglie e non fiori: i bulbi sono vecchi, vanno rimossi, oppure manca il sole
macchie sul fogliame: puo’ essere un attacco fungino a causa di eccessiva umidità. Interrompere le eventuali irrigazioni
la fioritura avviene solo una volta: è normale. I tulipani non sono rifiorenti.

Curiosità: La tradizione turca rivendica la paternità dei tulipani, tanto è vero che Istanbul ha come simbolo della città proprio questo fiore. Per una serie di coincidenze storiche ed economiche ha perso nel corso dei decenni il primato di città dei tulipani, primato che è andato all’Olanda ed al Canada. Negli scritti storici della città di Istanbul si trovano testimonianze di varietà molto particolari di tulipano, chiamate: calice della felicità, orgoglio del mattino, spada del sultano e lampada ad olio della notte. I tulipani durante l’impero ottomano erano considerati di grande valore. In tutta la città si faceva a gara a chi aveva il giardino con più tulipani, ogni anno venivano indette gare per creare nuovi splendidi ibridi ed era usanza portare un tulipano infilato sotto al turbante. Ci fu anche un periodo in cui il tulipano divenne moneta di scambio: compravendite di terreni e scambi commerciali venivano fatti in bulbi che pian piano acquisirono un valore enorme, si racconta dieci volte lo stipendio medio di un artigiano  dell’epoca.

Impianto: a 10-15 cm di profondità, distanziando i bulbi circa 15-20 cm uno dall’altro, con la punta rivolta verso l’alto
Esposizione: da pieno sole a mezz’ombra
Irrigazione: non eccessiva
Terreno: preferibilmente alcalino

I problemi più comuni:

gli steli si afflosciano: la terra puo’ essere troppo bagnata
il germoglio ha una punta piccola e magra: il bulbo è stato messo troppo in profondità nascono solo foglie e non fiori: i bulbi sono vecchi, vanno rimossi, oppure manca il sole
macchie sul fogliame: puo’ essere un attacco fungino a causa di eccessiva umidità. Interrompere le eventuali irrigazioni
la fioritura avviene solo una volta: è normale. I tulipani non sono rifiorenti.

Curiosità: La tradizione turca rivendica la paternità dei tulipani, tanto è vero che Istanbul ha come simbolo della città proprio questo fiore. Per una serie di coincidenze storiche ed economiche ha perso nel corso dei decenni il primato di città dei tulipani, primato che è andato all’Olanda ed al Canada. Negli scritti storici della città di Istanbul si trovano testimonianze di varietà molto particolari di tulipano, chiamate: calice della felicità, orgoglio del mattino, spada del sultano e lampada ad olio della notte. I tulipani durante l’impero ottomano erano considerati di grande valore. In tutta la città si faceva a gara a chi aveva il giardino con più tulipani, ogni anno venivano indette gare per creare nuovi splendidi ibridi ed era usanza portare un tulipano infilato sotto al turbante. Ci fu anche un periodo in cui il tulipano divenne moneta di scambio: compravendite di terreni e scambi commerciali venivano fatti in bulbi che pian piano acquisirono un valore enorme, si racconta dieci volte lo stipendio medio di un artigiano  dell’epoca.

Malattie relative a questa pianta

Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

Vedi scheda completa

Lumache e limacce

Parassiti

Lumache, limacce e chiocciole sono morfologicamente caratterizzate dal possedere un “piede” muscoloso che permette loro di muoversi strisciando.
Questo piede secerne costantemente muco, che successivamente secca e forma la tipica “traccia” argentea, segno evidente della presenza di questi infestanti. Lo sviluppo di un individuo fino alla maturità richiede circa 1 anno. Lumache, limacce e chiocciole sono infestanti tipiche di giardini, orti e frutteti. Vivono in luoghi umidi e freschi, vicino a corsi d’acqua, nei boschi. Si possono definire onnivore dal momento che si nutrono di vegetali, piccoli insetti e lombrichi.
Sono attive principalmente durante la notte e nelle giornate piovose o nebbiose. Nei giorni soleggiati cercano riparo dal sole e dall’eccessivo calore nelle zone d’ombra, sotto le foglie o ai piedi delle piante.
Preferiscono le foglie delle piante particolarmente succulente, per cui gli attacchi sono frequenti su fragole, carciofi, pomodori, anche perché i frutti di queste piante sono vicini alla superficie del terreno e quindi più facilmente attaccabili.

Vedi scheda completa

Mosca dei bulbi

Parassiti

Gli adulti  - tra i 5-9 mm di lunghezza - sono di colore nero con riflessi verdastri e corpo ricoperto di peli dorati. Le larve sono apode (priva di zampe) e affusolate. Il colore varia dal bianco al giallo - rossiccio. Le larve raggiungono i 6-8 mm di lunghezza a maturità. La mosca dei bulbi è un dittero diffuso in Italia soprattutto nelle regioni settentrionali. La mosca attacca numerose piante bulbose e rizomatose: giglio, giacinti, narcisi, cipolla, gladioli, ecc. Le femmine del dittero Eumerus tuberculatus depongono le uova alla base delle piante ospiti. Le larve penetrano all'interno delle piante, divorandole e danneggiandole gravemente. Il dittero compie in genere due generazioni all'anno, con comparsa degli adulti in maggio - giugno e in agosto. Sverna allo stato larvale.

 

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Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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Lumache e limacce

Parassiti

Lumache, limacce e chiocciole sono morfologicamente caratterizzate dal possedere un “piede” muscoloso che permette loro di muoversi strisciando.
Questo piede secerne costantemente muco, che successivamente secca e forma la tipica “traccia” argentea, segno evidente della presenza di questi infestanti. Lo sviluppo di un individuo fino alla maturità richiede circa 1 anno. Lumache, limacce e chiocciole sono infestanti tipiche di giardini, orti e frutteti. Vivono in luoghi umidi e freschi, vicino a corsi d’acqua, nei boschi. Si possono definire onnivore dal momento che si nutrono di vegetali, piccoli insetti e lombrichi.
Sono attive principalmente durante la notte e nelle giornate piovose o nebbiose. Nei giorni soleggiati cercano riparo dal sole e dall’eccessivo calore nelle zone d’ombra, sotto le foglie o ai piedi delle piante.
Preferiscono le foglie delle piante particolarmente succulente, per cui gli attacchi sono frequenti su fragole, carciofi, pomodori, anche perché i frutti di queste piante sono vicini alla superficie del terreno e quindi più facilmente attaccabili.

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Mosca dei bulbi

Parassiti

Gli adulti  – tra i 5-9 mm di lunghezza – sono di colore nero con riflessi verdastri e corpo ricoperto di peli dorati. Le larve sono apode (priva di zampe) e affusolate. Il colore varia dal bianco al giallo – rossiccio. Le larve raggiungono i 6-8 mm di lunghezza a maturità. La mosca dei bulbi è un dittero diffuso in Italia soprattutto nelle regioni settentrionali. La mosca attacca numerose piante bulbose e rizomatose: giglio, giacinti, narcisi, cipolla, gladioli, ecc. Le femmine del dittero Eumerus tuberculatus depongono le uova alla base delle piante ospiti. Le larve penetrano all’interno delle piante, divorandole e danneggiandole gravemente. Il dittero compie in genere due generazioni all’anno, con comparsa degli adulti in maggio – giugno e in agosto. Sverna allo stato larvale.

 

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