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Frutteto

Ulivo / Olivo

Pianta tipicamente mediterranea diffusa in giardini e terrazzi come ornamentale.
La bellezza del fogliame, verde nella pagina superiore e argentato in quella inferiore, e la forma contorta del tronco e dei rami, quando ha raggiunto una certa età, lo rendono una pianta molto decorativa. Ha una crescita in altezza abbastanza rapida ma ramifica lentamente.
È una pianta molto longeva che nel suo ambiente naturale può diventare ultracentenaria. Va messo in posizione riparata e ben soleggiata, anche se sopporta temperature di qualche grado sotto lo zero. Fiorisce in estate con grappoli di piccoli fiori bianchi. Perché fruttifichi è necessario che ci siano temperature sufficientemente alte anche in autunno.

Consigli utili

Ambiente: giardini e terrazzi
Esposizione: in pieno sole
Epoca di fioritura: in estate, tra luglio e agosto
Terreno: argilloso, calcareo, ben drenato
Irrigazione: in piena terra, quando è adulto, basta una volta alla settimana; in vaso qualche volta di più ma sempre moderatamente: teme i ristagni di acqua

Ambiente: giardini e terrazzi
Esposizione: in pieno sole
Epoca di fioritura: in estate, tra luglio e agosto
Terreno: argilloso, calcareo, ben drenato
Irrigazione: in piena terra, quando è adulto, basta una volta alla settimana; in vaso qualche volta di più ma sempre moderatamente: teme i ristagni di acqua

Malattie relative a questa pianta

Occhio di Pavone

Malattie


L’occhio di pavone (Spilocaea oleagina) è la più importante patologia fungina che si manifesta sull’olivo, colpisce maggiormente le foglie, ma anche giovani rami e frutti.

La diffusione avviene mediante i conidi che vengono veicolati dall'acqua; la penetrazione del fungo nei tessuti vegetali avviene attraverso la perforazione della cuticola.
Sulla pagina superiore delle foglie si presentano macchie tondeggianti di circa 10 mm di diametro, di color grigio e contornato da una banda brunastra. Durante l'estate le macchie si circondano di un alone giallo intenso, creando un immagine che ricorda gli “occhi” delle code di pavone, da cui il nome.
Le foglie colpite sono soggette a filloptosi, con conseguente deperimento della pianta. Sui rametti appaiono delle maculature simili a quelle delle foglie. Solo raramente i frutti manifestano sintomatologia.

Vedi scheda completa

Tripidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
I tripidi compiono punture sui boccioli fiorali per cui i petali si accrescono in modo asimmetrico con conseguenti danni alle fioriture.

Vedi scheda completa

Mosca dell’olivo

Parassiti

La mosca dell'olivo [Bactrocera (=Dacus) oleae] è presente nelle aree olivicole di tutti i paesi del bacino del Mediterraneo. La mosca olearia è il fitofago che causa i maggiori danni economici negli oliveti. In caso di forti attacchi può gravemente compromettere quantitativamente e qualitativamente la produzione.
L'adulto presenta una lunghezza di 4-5 mm e una larghezza - ad ali distese - di 11-12 mm. I maschi sono leggermente più piccoli delle femmine. Il capo è giallastro con due nette macchie circolari nere poste sotto le antenne. Occhi verde-bluastri, con riflessi metallici. Il torace è dorsalmente grigio con tre linee longitudinali più scure. Le ali, con riflessi  iridescenti, presentano una piccola macchia bruna all'apice.
Le zampe sono di colore giallo rossastro. L'addome è marrone con macchie nere di grandezza variabile.
La femmina si differenzia dal maschio per la presenza di un ovopositore telescopico, con il quale perfora l'epicarpo della drupa per deporre le uova. Il numero di uova deposte da ogni femmina può variare notevolmente, ma sono frequenti valori di 400-600, in dipendenza soprattutto di temperatura, umidità e stadio delle drupe. Le  uova sono di colore bianco-latteo, di forma allungata, molto piccole (lunghezza di circa 0,7 mm e diametro di 0,2 mm), e apodi (prive di zampe).
L'adulto sverna prevalentemente allo stadio di pupa e lo sfarfallamento avviene precocemente in primavera. L'adulto può svernare anche lontano dall'oliveto. Gli adulti si nutrono di sostanze zuccherine, melata di omotteri, nettare di fiori, succhi di frutti maturi. L'ovideposizione inizia a circa 4-5 giorni dall'accoppiamento, durante i quali la femmina inizia a deporre le uova nelle drupe. L'attività di ovideposizione può iniziare a fine giugno e continuare a luglio, subire un arresto nelle giornate più calde comprese tra luglio e agosto, e riprende dalla fine di agosto fino a settembre-ottobre. L'ovideposizione dura circa 10 giorni. Le larve si nutrono della polpa della drupa - all'interno della quale scavano lunghe gallerie - si sviluppano fino alla maturità per poi impuparsi all'interno della drupa o nel terreno (la larva può fuoriuscire dalla drupa aprendosi un foro, per poi impuparsi nel terreno e trascorrere così l'inverno a 5-6cm di profondità).
Il numero di generazioni che può variare da 1 a 4, a seconda delle condiziono climatiche, ma in certe aree particolarmente favorevoli il ciclo è quasi continuo ed il numero delle generazioni può essere anche maggiore. La temperatura è il fattore che più di ogni altro determina il completamento del ciclo di sviluppo di ciascuna generazione. Gli sfarfallamenti iniziano a 14-18°C. Temperature superiori ai 31°C determinano l'arresto dell'attività riproduttiva degli adulti.
I danni maggiori consistono nella distruzione diretta della polpa dovuta all'attività trofica delle larve, nella cascola delle drupe infestate, e naturalmente nell'alterazione qualitativa delle olive e dell'olio (maggiore grado di acidità e odore di muffa e terra).

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Occhio di Pavone

Malattie


L’occhio di pavone (Spilocaea oleagina) è la più importante patologia fungina che si manifesta sull’olivo, colpisce maggiormente le foglie, ma anche giovani rami e frutti.

La diffusione avviene mediante i conidi che vengono veicolati dall’acqua; la penetrazione del fungo nei tessuti vegetali avviene attraverso la perforazione della cuticola.
Sulla pagina superiore delle foglie si presentano macchie tondeggianti di circa 10 mm di diametro, di color grigio e contornato da una banda brunastra. Durante l’estate le macchie si circondano di un alone giallo intenso, creando un immagine che ricorda gli “occhi” delle code di pavone, da cui il nome.
Le foglie colpite sono soggette a filloptosi, con conseguente deperimento della pianta. Sui rametti appaiono delle maculature simili a quelle delle foglie. Solo raramente i frutti manifestano sintomatologia.

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Tripidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
I tripidi compiono punture sui boccioli fiorali per cui i petali si accrescono in modo asimmetrico con conseguenti danni alle fioriture.

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Mosca dell’olivo

Parassiti

La mosca dell’olivo [Bactrocera (=Dacus) oleae] è presente nelle aree olivicole di tutti i paesi del bacino del Mediterraneo. La mosca olearia è il fitofago che causa i maggiori danni economici negli oliveti. In caso di forti attacchi può gravemente compromettere quantitativamente e qualitativamente la produzione.
L’adulto presenta una lunghezza di 4-5 mm e una larghezza – ad ali distese – di 11-12 mm. I maschi sono leggermente più piccoli delle femmine. Il capo è giallastro con due nette macchie circolari nere poste sotto le antenne. Occhi verde-bluastri, con riflessi metallici. Il torace è dorsalmente grigio con tre linee longitudinali più scure. Le ali, con riflessi  iridescenti, presentano una piccola macchia bruna all’apice.
Le zampe sono di colore giallo rossastro. L’addome è marrone con macchie nere di grandezza variabile.
La femmina si differenzia dal maschio per la presenza di un ovopositore telescopico, con il quale perfora l’epicarpo della drupa per deporre le uova. Il numero di uova deposte da ogni femmina può variare notevolmente, ma sono frequenti valori di 400-600, in dipendenza soprattutto di temperatura, umidità e stadio delle drupe. Le  uova sono di colore bianco-latteo, di forma allungata, molto piccole (lunghezza di circa 0,7 mm e diametro di 0,2 mm), e apodi (prive di zampe).
L’adulto sverna prevalentemente allo stadio di pupa e lo sfarfallamento avviene precocemente in primavera. L’adulto può svernare anche lontano dall’oliveto. Gli adulti si nutrono di sostanze zuccherine, melata di omotteri, nettare di fiori, succhi di frutti maturi. L’ovideposizione inizia a circa 4-5 giorni dall’accoppiamento, durante i quali la femmina inizia a deporre le uova nelle drupe. L’attività di ovideposizione può iniziare a fine giugno e continuare a luglio, subire un arresto nelle giornate più calde comprese tra luglio e agosto, e riprende dalla fine di agosto fino a settembre-ottobre. L’ovideposizione dura circa 10 giorni. Le larve si nutrono della polpa della drupa – all’interno della quale scavano lunghe gallerie – si sviluppano fino alla maturità per poi impuparsi all’interno della drupa o nel terreno (la larva può fuoriuscire dalla drupa aprendosi un foro, per poi impuparsi nel terreno e trascorrere così l’inverno a 5-6cm di profondità).
Il numero di generazioni che può variare da 1 a 4, a seconda delle condiziono climatiche, ma in certe aree particolarmente favorevoli il ciclo è quasi continuo ed il numero delle generazioni può essere anche maggiore. La temperatura è il fattore che più di ogni altro determina il completamento del ciclo di sviluppo di ciascuna generazione. Gli sfarfallamenti iniziano a 14-18°C. Temperature superiori ai 31°C determinano l’arresto dell’attività riproduttiva degli adulti.
I danni maggiori consistono nella distruzione diretta della polpa dovuta all’attività trofica delle larve, nella cascola delle drupe infestate, e naturalmente nell’alterazione qualitativa delle olive e dell’olio (maggiore grado di acidità e odore di muffa e terra).

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