Mosca dell'olivo

Categoria: Parassiti

La mosca dell'olivo [Bactrocera (=Dacus) oleae] è presente nelle aree olivicole di tutti i paesi del bacino del Mediterraneo. La mosca olearia è il fitofago che causa i maggiori danni economici negli oliveti. In caso di forti attacchi può gravemente compromettere quantitativamente e qualitativamente la produzione.
L'adulto presenta una lunghezza di 4-5 mm e una larghezza - ad ali distese - di 11-12 mm. I maschi sono leggermente più piccoli delle femmine. Il capo è giallastro con due nette macchie circolari nere poste sotto le antenne. Occhi verde-bluastri, con riflessi metallici. Il torace è dorsalmente grigio con tre linee longitudinali più scure. Le ali, con riflessi  iridescenti, presentano una piccola macchia bruna all'apice.
Le zampe sono di colore giallo rossastro. L'addome è marrone con macchie nere di grandezza variabile.
La femmina si differenzia dal maschio per la presenza di un ovopositore telescopico, con il quale perfora l'epicarpo della drupa per deporre le uova. Il numero di uova deposte da ogni femmina può variare notevolmente, ma sono frequenti valori di 400-600, in dipendenza soprattutto di temperatura, umidità e stadio delle drupe. Le  uova sono di colore bianco-latteo, di forma allungata, molto piccole (lunghezza di circa 0,7 mm e diametro di 0,2 mm), e apodi (prive di zampe).
L'adulto sverna prevalentemente allo stadio di pupa e lo sfarfallamento avviene precocemente in primavera. L'adulto può svernare anche lontano dall'oliveto. Gli adulti si nutrono di sostanze zuccherine, melata di omotteri, nettare di fiori, succhi di frutti maturi. L'ovideposizione inizia a circa 4-5 giorni dall'accoppiamento, durante i quali la femmina inizia a deporre le uova nelle drupe. L'attività di ovideposizione può iniziare a fine giugno e continuare a luglio, subire un arresto nelle giornate più calde comprese tra luglio e agosto, e riprende dalla fine di agosto fino a settembre-ottobre. L'ovideposizione dura circa 10 giorni. Le larve si nutrono della polpa della drupa - all'interno della quale scavano lunghe gallerie - si sviluppano fino alla maturità per poi impuparsi all'interno della drupa o nel terreno (la larva può fuoriuscire dalla drupa aprendosi un foro, per poi impuparsi nel terreno e trascorrere così l'inverno a 5-6cm di profondità).
Il numero di generazioni che può variare da 1 a 4, a seconda delle condiziono climatiche, ma in certe aree particolarmente favorevoli il ciclo è quasi continuo ed il numero delle generazioni può essere anche maggiore. La temperatura è il fattore che più di ogni altro determina il completamento del ciclo di sviluppo di ciascuna generazione. Gli sfarfallamenti iniziano a 14-18°C. Temperature superiori ai 31°C determinano l'arresto dell'attività riproduttiva degli adulti.
I danni maggiori consistono nella distruzione diretta della polpa dovuta all'attività trofica delle larve, nella cascola delle drupe infestate, e naturalmente nell'alterazione qualitativa delle olive e dell'olio (maggiore grado di acidità e odore di muffa e terra).

Le piante colpite da questa malattia