Quadraspidiotus perniciosus (o Constokaspis perniciosa), appartenente alla famiglia dei Diaspididi, è una
cocciniglia originaria della Cina, oggi molto diffusa sulle piante da frutto (melo, pero, pesco, albicocco, e
altri fruttiferi) di tutto il mondo.
E’ caratterizzata da uno scudetto (o follicolo) di colore grigio plumbeo, allungato o rotondeggiante
(individui maschili e femminili).
Compie 3 generazioni all’anno; sverna allo stadio giovanile di neanide.
Può attaccare i frutti, i rami e anche le foglie.
DANNI:
La Cocciniglia di San Josè punge i frutti iniettandovi la saliva e determinando sintomi caratteristici visibili
sull’epicarpo: questi consistono in tacche di colore rossastro con al centro una macchietta scura, lo
scudetto della cocciniglia. Le macchie possono essere concentrate in una zona del frutto o diffuse su tutto il
frutto. I frutti colpiti sono deprezzati, con conseguenti perdite di produzione dal punto di vista qualitativo:
una direttiva comunitaria vieta la commercializzazione dei frutti colpiti dalla cocciniglia di san Josè.
Sui rami, la cocciniglia provoca la formazione di incrostazioni determinate dalla sovrapposizione di
molteplici scudetti; questa cocciniglia infatti vive ammassata in colonie numerose. Le cocciniglie, inoltre,
secernono una sostanza zuccherina, trasparente e appiccicosa, la “melata”, su cui si sviluppa uno strato di
funghi saprofiti chiamati “fumaggini”. I rami colpiti deperiscono e finiscono col seccare.
La pianta viene indebolita, sia per l’asportazione di sostanze nutritive, sia per la minor efficienza
fotosintetica..
LOTTA:
La lotta alla cocciniglia di San Josè è stata resa obbligatoria da un Decreto Ministeriale emesso nel 1940.
Viene eseguita con prodotti insetticidi anticoccidici, a base di olio paraffinico. Utile la spazzolatura dei rami
impestati dagli scudetti della cocciniglia.
EPOCA DI TRATTAMENTO:
Da marzo a ottobre.