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Erica

Categoria: Ornamentale

Il genere Erica annovera oltre 600 specie, per lo più originarie del Sudafrica e delle isole atlantiche. Tutte le specie sono sempreverdi con foglie piccole a forma di ago lunghe 2-15 mm. Erica deriva dal greco"ereiken=rompere": le loro radici sono capaci di rompere le rocce. La maggior parte delle specie sono coltivate per la bella fioritura, ma talune presentano anche un fogliame variamente colorato. I fiori compaiono riuniti in spighe o racemi terminali; il loro colore può andare dal bianco al porpora. L'epoca di fioritura va dalla primavera all'autunno inoltrato. Queste piante raggiungono un'altezza variabile tra i 20 e 50 cm. Sono piante acidofile.

Le specie più coltivate sono:  l'Erica gracilis adatta alla coltivazione in serra o appartamento e, solo nelle zone a clima più mite, può essere coltivata all'aperto. Fiori, di colore rosso porpora, bianchi o rosa e forma globosa. L'Erica carnea è una pianta molto robusta che fiorisce tutto l'inverno fino a primavera. I fiori riuniti in grappoli apicali sono di colore rosa più o meno sumato. L'Erica cinerea fiorisce dall'estate all'autunno. I fiori possono essere bianchi, rosa, lilla o rossi.

Le specie più longeve, una volta fiorite, possono essere leggermente potate per permettere una crescita a cespuglio e favorire la successiva fioritura. Si può aiutare lo sviluppo dell'erica nel periodo primaverile con un concime per fiori che va mescolato all'acqua ogni 20-25 giorni.

Dai fiori dell'erica viene ricavato un delicatissimo miele. Con il suo nettare si possono formare molti mieli primaverili.

Esposizione: in posizioni soleggiate. Sopporta bene anche la penombra

Coltivazione: non impegnativa da coltivare, può stare sul balcone o in giardino. Le varietà allevate in vaso richiedono rinvasi annuali da effettuare nel mese di marzo

Messa a dimora: sul finire dell'estate o in autunno, si possono ricavare dai germogli laterali non sbocciati delle talee

Irrigazione: mantenere il terreno umido senza eccessi e ristagni d'acqua.

SPECIE ADATTA A GIARDINI ROCCIOSI

Marciumi

Malattie


I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.

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