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Pachira acquatica

Categoria: Ornamentale

La Pachira acquatica (detta anche noce o castagna del Malabar o della Guyana) è una pianta sempreverde originaria delle foreste pluviali del centro America e del Brasile. Nelle zone d'origine può raggiungere i 18-20 metri di altezza. Introdotta solo di recente come pianta ornamentale, viene commercializzata in forma di piccolo alberello composto da diversi fusti intrecciati. La Pachira acquatica è caratterizzata da foglie molto grandi e lucide. I fiori, grandi e profumati, sono di un bel colore bianco-crema con i petali arricciati verso la base del fiore, a mostrare gli stami. Le infiorescenze durano in genere per una sola giornata e si schiudono nella notte o nelle prime ore del mattino. I frutti (capsule legnose) compaiono a fine estate, ma maturano solo nelle zone d'origine. I semi sono commestibili e nei paesi d'origine vengono consumati crudi o cotti.

Il loro sapore ricorda quello delle castagne.

Esposizione: ama posizioni molto luminose ma non troppo soleggiate (ideale una zona esposta ad est in modo da ricevere il sole al mattino). Dalla primavera, passato il pericolo di gelate, si porta all’esterno, meglio se a mezz’ombra. In autunno la pianta va riportata in casa, ma non deve essere tenuta vicino a termosifoni e non deve essere posizionata dove ci sono correnti di aria fredda (potrebbe perdere le foglie). L'illuminazione deve essere sufficiente a garantire le normali attività vegetative – una finestra e/o un’ampia superficie vetrata è la collocazione ideale. Se viene tenuta in una posizione troppo ombreggiata la pianta potrebbe iniziare a "sfilare", vale a dire i fusti si allungheranno e la pianta diventerà pallida e debole

Coltivazione: facile da coltivare. Può crescere sia in casa che all'aperto (ma solo nelle zone dove le temperature invernali sono particolarmente miti). Ideali temperature piuttosto elevate, ma può vegetare bene anche a temperature non inferiori a 12-14° C

Irrigazione: dalla primavera e per tutta l'estate irrigare abbondantemente, se possibile con acqua non calcarea. Le annaffiature d'inverno vanno moderate. La Pachira spp. è sensibile ai ristagni d'acqua e gli eccessi idrici: un terreno poco drenante o un'elevata umidità possono favorire l’insorgere di marciumi. Per garantire una buona umidità si può sistemare il vaso su di un sottovaso riempito con dell'argilla espansa dove sarà costantemente presente un filo d'acqua che evaporando garantirà un ambiente umido alla pianta. La Pachira si rinvasa ogni 1-2 anni, in primavera. Il terriccio ideale deve essere soffice, poroso e ben drenato. Ricordarsi di concimare una volta al mese con concimi per piante verdi, dalla primavera all’estate. Le concimazioni vanno interrotte durante il periodo invernale. Eliminare le parti secche e malate

Messa a dimora: si moltiplica per seme. Più facile la riproduzione per talea, da praticare in primavera.

Marciumi

Malattie


I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.

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