Il genere Miltonia che comprende circa 25 specie di orchidee epifite (vivono su altre piante, usate come semplice sostegno) originarie della Cordigliera delle Ande, della Bolivia, del Perù, e della Colombia. Precisiamo che attualmente il genere è ancora oggetto di discussione tra gli studiosi. Al momento è stato suddiviso in due gruppi principali: quello del Brasile chiamato Miltonia (da serra calda) e quello della Colombia conosciuto con il nome di Miltoniopsis (più adatte alla serra fredda).
In entrambi i casi si tratta di orchidee simpodiali, presentano cioè un fusto strisciante che ogni anno cresce sviluppando nuovi germogli. Le foglie sono di colore verde pallido e nastriformi. Da uno solo o da entrambi i lati degli stessi pseudobulbi sviluppano le infiorescenze che portano numerosi fiori, simili alle viole del pensiero (per questa ragione sono chiamate "orchidea pansè"). Il periodo di fioritura va dalla primavera alla metà dell'autunno, ma le diverse specie ed alcuni ibridi possono fiorire in altri periodi dell'anno.
In commercio si trovano diverse varietà dai fiori variamente colorati, screziati e spesso particolarmente grandi.
Coltivazione: le Miltonia sono ottime piante da appartamento, facili da coltivare, ma le esigenze sono diverse a seconda che si tratti di Miltonia o Miltoniopsis.
Le temperature ideali della Miltoniopsis si aggirano d'estate intorno ai 20°C di giorno e ai 15°C di notte.
In inverno le temperature ideali non dovrebbero scendere sotto i 10-12° C.
Le orchidee Miltonia sono invece piante da serra temperata e richiedono pertanto temperature notturne in estate tra 16 e 20°C, mentre di giorno le temperature ideali sono intorno ai 25°C.
In inverno ideali temperature non inferiori ai 12°C.
Entrambe queste orchidee amano gli ambienti arieggiati, soprattutto durante l'estate. Naturalmente poniamo particolare attenzione alle correnti d'aria che possono danneggiare i boccioli fiorali. Sia che si tratta di Miltonia o di Miltoniopsis, è necessario uno sbalzo di temperatura tra il giorno e la notte per favorire la fioritura. Il substrato di coltivazione ideale è il bark. Il periodo migliore per effettuare il rinvaso è la fine dell'inverno. Concimare una volta al mese.
Irrigazione: regolari in primavera - estate. In inverno vanno ridotte, ma manteniamo comunque un certo tenore di umidità.
Esposizione: ideale un leggero ombreggiamento, sia per le specie che per i relativi ibridi.
Messa a dimora: a fine estate si dividono i cespi che dovranno essere ripiantati immediatamente.
L'antracnosi è provocata da diverse specie di funghi appartenenti al genere Colletotrichum. La patologia si presenta su tutti gli organi del pianta, che deperiscono e mostrano maculature grigio-brune, successivamente le macchie si espandono fino a formare aree necrotiche. L’Antracnosi è favorita da condizioni ambientali caldo-umide e può essere presente su orticole e ornamentali.