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Gombo o okra

Categoria: Orto

Il nome gombo deriva probabilmente dall' Abyssinia, origine delle piante coltivate, una zona che include l'Etiopia attuale, la parte montagnosa dell'Eritrea e la zona orientale e più alta del Sudan Anglo-Egiziano. Tenendo conto del limitato contatto tra questa regione ed il resto del mondo, soprattutto in passato, non sorprende che sia così poco conosciuto e diffuso. Molto poco noto in Italia.

Il gombo puo' essere consumato fresco ma puo' anche essere essiccato facilmente per poter essere utilizzato successivamente. 

Il gombo produce fiori circa 2 mesi dopo la semina. I baccelli cominciano a formarsi 3-4 giorni dopo la fioritura. E' necessario raccogliere i baccelli quando sono di lunghezza 5-6 cm. Se il frutto  è troppo grande, sarà infatti duro e viscoso a causa del materiale mucillaginoso al suo interno.

 

Irrigazione: annaffiare ogni 7-10 giorni: l'irrigazione aiuta ad ottenere una maggiore produttività. Non è pero' indispensabile per la crescita della pianta.

Messa a dimora: si consiglia la semina dopo che il terreno si sia riscaldato dal freddo invernale. Seminare i semi a profondità di 5-6 cm. Per facilitare la germinazione, i semi possono essere messi a mollo nell'acqua la notte prima di seminarli.

Terreno: tutti i tipi di terreno

Raccolta: i baccelli dovrebbero essere raccolti per taglio mentre sono teneri ed acerbi. Le piante del gombo presentano dei peli che possono irritare la pelle. E' quindi necessario indossare dei guanti per raccogliere i frutti.

Temperatura: le piante si sviluppano e resistono fino al primo gelo, che rapidamente le annerisce ed uccide. Con la bella stagione occorre quindi rimettere a dimora le piante per l'anno successivo.

 

 

Afidi

Parassiti

Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.

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