Il genere Saintpaulia, meglio conosciuto come Violetta africana, appartiene alla famiglia delle Gesneriaceae ed è originaria dell'Africa orientale. Le violette africane sono piccole perenni sempreverdi che hanno trovato successo, spesso come piante d'appartamento, grazie alla facilità di coltivazione e alla leggiadria dei fiori. L'apparato radicale poco sviluppato le rende adatte alla coltivazione in ciotole e piccoli vasi. L'altezza in generale non supera gli 8-10 cm. Le foglie carnose sono portate da lunghi piccioli. I piccioli e la parte inferiore delle foglie sono di colore rosato, mentre le foglie sono verde scuro e ricoperte da una sottilissima peluria chiara. I fiori sono riuniti in infiorescenze apicali che sbocciano tutto l'anno, ma copiosamente da maggio ad ottobre. I fiori presentano una gamma di colori che vanno dal bianco al blu, al rosso e al violetto passando per tutta una gamma intermedia di sfumature. In commercio troverete numerose varietà, anche in taglia gigante.
Esposizione: buona e diffusa. Evitate i raggi diretti del sole, che oltre ad asciugare rapidamente il terreno, tendono a provocare vistose scottature sulle foglie.
Coltivazione: in vaso la coltivazione non presenta particolari difficoltà. La fioritura avviene con temperature intorno ai 20-25°C. La temperatura minima invernale non dovrebbe essere inferiore ai 14-16°C. Nel periodo vegetativo è buona regola somministrare concime liquido ad alto titolo di fosforo e potassio. Le piantine si rinvasano solo quando le radici non hanno più spazio a disposizione. Conviene eliminare le foglie che via via si seccano.
Messa a dimora: le violette africane si propagano per talea fogliare. Le foglie della zona centrale della rosetta si asportano tagliando il picciolo poco sopra al punto di inserzione sul fusto e si interrano con lo stesso picciolo fino quasi a dove ha inizio la lamina fogliare. Dopo alcune settimane alla base del picciolo spunteranno nuove piantine, da dividere e trapiantare in vasi singoli. Possibile anche la semina, ma questa richiede tempi un po' lunghi.
Irrigazione: le violette africane gradiscono una buona umidità ambientale. Le mancate irrigazioni, contemporaneamente ad un terriccio troppo asciutto, portano velocemente alla morte o al deperimento delle piante, se non si interviene con adeguate irrigazioni. Una soluzione potrebbe essere quella di collocare i piccoli vasetti all'interno di portavasi leggermente più grandi contenenti ghiaia o della argilla espansa, sempre leggermente bagnata. Le irrigazioni devono essere regolari nel periodo primaverile - estivo, mentre vanno diradate nei mesi più freddi.
I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.