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Calamondino

Categoria: Frutteto

Il Calamondino, Citrus mitis, è un ibrido ottenuto tra mandarino e kumquat: appartiene alla famiglia delle Rutaceae ed è originario del sud-est dell’Asia.
Viene anche chiamato “Mandarino nano”, proprio per le sue dimensioni ridotte, soprattutto quando viene coltivato in vaso; in queste condizioni, infatti, non supera 1m di altezza.
In piena terra, invece, può arrivare ad un’altezza di 4m.
E’ un arbusto sempreverde, con foglie lanceolate di un colore verde brillante.
Produce piccoli fiori profumati dai petali bianchi, comunemente agli agrumi.
I suoi frutti sono simili ai mandarini, piccoli, schiacciati e di colore arancione vivo.

Clima: caldo-temperato (temperatura ideale intorno ai 20°C). Soffre il freddo. In vaso si adatta alla

coltivazione in appartamento o in una veranda.

Esposizione: ama esposizione soleggiata, climi e riparati dal vento.

Terreno: Predilige un terreno a medio impasto, fertile e ben drenante. Innaffiatelo moderatamente, solo

quando il terriccio si è asciugato.

Propagazione: Viene solitamente innestato su arancio trifogliato (Poncirus trifoliata), o su limone

volkameriano (Citrus volkameriana)


COME SI CONSUMA QUESTO FRUTTO?

Il Calamondino viene apprezzato più per le sue doti ornamentali che alimentari. Il sapore dei suoi frutti,

infatti, non è molto gradevole; è molto acido con un retrogusto amaro e viene utilizzato solo nella

produzione di marmellate. Viene invece molto apprezzato come piccola pianta ornamentale, grazie alla

persistenza dei suoi frutti sulla pianta, molto decorativi soprattutto in inverno.

Mal secco degli agrumi

Malattie

Il Mal Secco è una delle più gravi malattie degli agrumi, in modo particolare il limone. La malattia si propaga attraverso i conidi che penetrano attraverso le ferite nel periodo ottobre - febbraio in concomitanza di periodi umidi e piovosi.
I primi sintomi si manifestano sulle foglie apicali che mostrano decolorazioni ed ingiallimenti in corrispondenza delle nervature. Con il tempo si ha caduta delle foglie e disseccamento dei rametti.
Nel caso di infezioni della parte epigea il decorso della malattia è lento e si ha l'emissione di numerosi polloni. Se invece l'infezione prende avvio dalle radici, si ha la morte della pianta in breve tempo (mal fulminante). Il legno infetto assume la tipica colorazione salmone.

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