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Viole

Categoria: Ornamentale


Viole e primule sono specie principi nel rallegrare finestre, balconi e aiuole al finire dell'inverno e in primavera.
La grande varietà e vivacità dei colori dei fiori permettono di realizzare composizioni di rara bellezza.

La delicatezza e la varietà di colori dei fiori, oltre alla facilità di coltivazione, le hanno fatte entrare nelle priorità di scelta per ornare balconi, finestre ed aiuole nel periodo invernaleprimaverile.
Il miglioramento genetico condotto negli ultimi due secoli ha portato ad un numero notevole di varietà: esistono varietà precoci e tardive, a fiore grande e a fiore piccolo, ad un unico colore o a più colori, con striature, sfumature, in un'infinità di varianti. Le specie più coltivate sono le viole del pensiero, le viole da bordura, le violette orticole e le violette in miniatura.

La ricchezza di specie e di varietà consente fioriture tutto l'anno. La coltivazione più diffusa è comunque nel periodo invernale-primaverile.

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Ambiente: finestre, balconi, aiuole
Esposizione: in pieno sole in inverno e inizio primavera; mezz’ombra in estate
Epoca di fioritura: inverno, primavera, estate
Terreno: terriccio universale
Irrigazione: annaffiare ogni due-tre settimane in inverno, aumentando la frequenza in primavera fino ad arrivare ad irrigazioni giornaliere in estate. Anche in inverno non lasciare mai seccare il terreno.

Oidio

Malattie

L'oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche "mal bianco", l'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta "scelta" di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

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