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Zucca

Categoria: Orto

La zucca è una pianta annuale con steli striscianti, foglie larghe ed espanse. La zucca appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae. E' una specie originaria dell'America Centrale - probabilmente il Messico. Diverse sono le specie coltivate. Esse si distinguono per alcuni caratteri botanici, tra cui la forma e grossezza del frutto e del seme. In botanica le zucche si suddividono in quattro specie: Cucurbita maxima, Cucurbita moschata, Cucurbita pepo, Cucurbita melanosperma; o più semplicemente in zucche da inverno e zucche da zucchini.

Le zucche da inverno appartengono alle specie Cucurbita maxima  e Cucurbita moschata ed hanno fusto rampicante.

La Cucurbita maxima ha frutti sferoidali, talvolta molto grandi - può superare gli 80-90 kg - a buccia variamente colorata, polpa gialla, farinosa e dolce. A questa specie appartengono anche le caratteristiche zucche a "turbante".

Tra le varietà più coltivate:

-  "zucca a turbante": dal grosso frutto avente una calotta sporgente e costoluta di un colore rosso-arancio intenso. E' coltivata nell'Italia centrale e meridionale;

- "zucca grigia di Bologna": ottima per preparare marmellate;

- "zucca marina di Chioggia": ha un frutto tondo, grosso e schiacciato ai poli; costole molto pronunciate di colore verde e polpa gialla-arancione;

- "zucca gialla mammouth": con frutto enorme avente costole molto pronunciate e schiacciato ai poli, con polpa gialla dolciastra.

La Cucurbita moschata si differenzia dalla Cucurbita maxima per avere un frutto allungato, oblungo o cilindrico, curvato all'apice, polpa consistente di colore giallo arancione.

Tra le varietà più coltivate:

- "zucca piena di Napoli": il frutto è allungato, cilindrico, con estremità ingrossata e appena ricurvo. La buccia è gialla-rossastra con polpa gialla e dolce.

La zucca da zucchini appartiene alla specie Cucurbita pepo. Ha aspetto cespuglioso e di essa si consumano i frutti appena formati e anche i fiori - impastellati e fritti.

Tra le varietà più conosciute:

- "zucca tonda senza tralcio da forzare": precocissima, molto produttiva. Frutti sferici, a buccia verde;

- "zucca lunga d'Italia": precocissima, molto produttiva. Frutti lunghi 18-20 cm con costolature appena pronunciate;

- "cocuzzella di Napoli": varietà molto produttiva con frutto allungato di colore verde scuro a striature più chiare;

- "zucca mezza lunga da forzare": adatta per la coltura forzata, ma poco apprezzata dal mercato.

Altre cultivar da zucchini sono:

"nano verde scuro di Milano", "nano verde striato genovese", "striata di Sicilia".

La Cucurbita melanosperma cresce allo stato spontaneo nell'Asia orientale, è originaria del Messico, ed è anche detta zucca spaghetti in quanto la sua polpa, in cottura si spappola in filamenti che assomigliano ai capelli d'angelo, i quali si condiscono proprio come gli spaghetti.

Alcune varietà di zucca non sono adatte ad un utilizzo alimentare, e vengono usate a scopo ornamentale, come ad esempio la specie Lagenaria. Queste zucche a maturazione presentano poca polpa ma durissima come la buccia, e se essiccate, risultano cave abbastanza da contenere dei liquidi; in passato da queste zucche si ricavavano dei comodi contenitori per l'acqua o il vino.

La zucca è comunemente usata nella nostra cucina; si presta infatti a mille ricette: si consuma cucinata al forno, al vapore, nel risotto o nelle minestre, fritta nella pastella. Si accosta con il burro, gli spinaci, i formaggi, la salsiccia, i funghi e i tartufi. Oltre alla polpa di zucca, se ne mangiano i fiori, e anche i semi, opportunamente salati. La polpa della zucca è poco calorica in quanto contiene un'alta concentrazione di acqua e una bassissima concentrazione di zuccheri. E'ricca di fibre, di vitamina A e C e di betacarotene; contiene inoltre minerali come il potassio, il fosforo, il calcio. Nei paesi anglosassoni la zucca è utilizzata per la costruzione della Jack-o'-lantern (in italiano Giacomo il lanternino), caratteristica lanterna rudimentale utilizzata durante la festa di Halloween per scacciare streghe e fantasmi.

Coltivazione: la pianta esige un clima temperato caldo; la temperatura ottimale è compresa tra i 18-24°. Utile è una cimatura del tralcio primario, sopra alla seconda o quarta foglia, per agevolare lo sviluppo di germogli ascellari, che a loro volta andranno cimati. Buona regola è anche il diradamento dei frutti, mantenendone non più di 2 o 3 per pianta allo scopo di stimolare il loro ingrossamento

Irrigazioni: le irrigazioni sono indispensabili specialmente durante la stagione calda, per garantire un regolare accrescimento dei frutti

Messa a dimora: la zucca si semina

Raccolta: si effettua a partire dal mese di settembre-ottobre. La raccolta degli zucchini è scalare ed è fatta al momento in cui il fiore che si lascia attaccato al frutto sta per schiudersi.

Le zucche da inverno si raccolgono ai primi d'ottobre.

Oidio

Malattie

L'oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.

Chiamato anche "mal bianco", l'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.

Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta "scelta" di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.

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