Le melissa (Melissa officinalis) è una pianta perenne di cui si utilizzano le foglie, dal caratteristico sapore agrumato. Raggiunge in genere un'altezza di 50-60 cm. La melissa puo' essere messa a dimora a primavera. E' una pianta perenne che quindi, con un po' di cura, dura negli anni. Puo' essere coltivata sia in vaso sia in piena terra. In primavera, da aprile in poi, si possono staccare i getti laterali ed utilizzarli per creare nuove piante per talea.
Esposizione: mezz'ombra. Evitare il pieno sole
Terreno: universale
Irrigazione: regolare ma non eccessiva che condurrebbe all'ingiallimento delle foglie
Messa a dimora: a primavera, in genere per trapianto
Raccolta: dalla primavera all'autunno.
L'oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.
Chiamato anche "mal bianco", l'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.
Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta "scelta" di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.