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Difesa degli ambienti

Takahashia japonica, cocciniglia ancora poco conosciuta

pubblicato il 20.12.2021
Takahashia japonica, cocciniglia ancora poco conosciuta

Ha l’aspetto alquanto particolare, strano pensare che si tratti di un insetto! Uno spesso filamento tubulare, lungo 4-5cm, a forma di anello, di colore bianco ceroso e consistenza soffice, si avviluppa ai rami di piante di diverso genere.

 

Si tratta dell’ovisacco dell’insetto adulto femminile, il cui sviluppo abnorme determina queste sembianze: contiene migliaia di uova, che daranno origine a nuovi individui dell’insetto, pronti a diffondersi e colonizzare la pianta. L’insetto ha il corpo scudettato, ovale, di colore marrone.

 

Si tratta di un insetto estremamente polifago, in grado di attaccare piante appartenenti a diversi generi e specie, soprattutto ornamentali, tra cui l’ “albero di giuda”, l’acero, l’albizzia e tanti altri. Solo recentemente (prima segnalazione nel 2017) la presenza di quest’insetto di origine orientale (Giappone, Cina e Corea) è stata rinvenuta anche in Italia, nelle regioni del Nord, dove viene costantemente monitorata dal Servizio Fitosanitario regionale.

 

I danni che compie, come tutte le cocciniglie, sono determinati dalla suzione di linfa che compie alimentandosi sulla pianta. La sua presenza massiccia, inoltre, va ad imbrattare ampie aree di superficie della pianta, soffocandone i tessuti: i germogli e le gemme delicate, attaccati tendono a disseccare e a cadere. La pianta attaccata viene indebolita e va incontro a sofferenza. Se ne noti la presenza sulle piante del tuo giardino, comunicalo al Servizio Fitosanitario della tua regione!

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