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Non appena passato il rischio di gelate notturne, mettiamo a dimora i bulbi di specie a fioritura estiva (Allium, begonia, gladioli, dahlie, iris…).

Potiamo rose, cespugli e siepi se ancora non lo abbiamo fatto, prima che la natura si risvegli completamente dal riposo invernale.

Siamo ancora in tempo per mettere a dimora nuove piante di rosa a radice nuda: scaviamo una buca profonda circa 50cm, mescolate sul fondo un po’ di concime a lenta cessione con il terriccio e alloggiamo la nuova pianta; riempiamo la buca con terriccio premendo leggermente; infine bagniamo con moderazione, per far aderire bene il terreno alla nuova pianta.

Rimuoviamo le coperture protettive e la pacciamatura dalle piante, ormai non vi è più rischio di gelate notturne. Puliamo le aiuole da erbacce e infestanti, zappettiamo e incorporiamo concime per la ripresa vegetativa primaverile.

Eseguiamo i primi trattamenti contro oidio e ticchiolatura su rosa.

Fioriscono: la forsizia, la magnolia (Magnolia soulangeana), il corniolo (Cornus florida), il ciliegio selvatico (Prunus avium), il glicine (Wisteria), e specie acidofile, quali azalee, camelie e rododendri: prime vivaci fioriture primaverili. Nel prato iniziano a fiorire le margherite e le violette profumate.

Marzo:

Con l’arrivo della primavera, l’ orto inizia a cambiare aspetto e a risvegliarsi dal riposo invernale.

Raccogliamo: carote, cavoli, cicoria, lattuga, piselli, prezzemolo, ravanelli, sedano, rucola e radicchi.
Seminiamo: bietole, carote, cavolo cappuccio, cavolfiore, cavolo rapa, cavolo verza, cicoria, cipolla, fagiolo, finocchio, lattuga, melanzane, pisello, porro, ravanello, rucola, sedano, zucca e zucchino.

Trapiantiamo giovani piantine di pomodoro, peperoni, melanzane, zucchine, melone, cetrioli, anguria, cipolla, lattuga, sedano, fragole.
Se le temperature lo consentono, è consigliabile aprire i tunnel e le serre, in modo da far circolare l’aria ed evitare la formazione di condense umide, condizioni che favorirebbero lo sviluppo di funghi e marciumi.
Eseguiamo un trattamento preventivo con prodotti a base di rame.

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Marzo:

Terminato il pericolo di gelate, liberiamo le piante del frutteto, dalle coperture invernali, in modo tale da arieggiare la chioma e far filtrare i raggi di sole tra i rami.
Potiamo drupacee e agrumi.
In questo periodo è possibile eseguire l’innesto di piante da frutto, utilizzando come marza porzioni di legno prelevato durante il riposo vegetativo e conservate in frigo.
Mettiamo a dimora nuove piante da frutto, predisponendo la buca d’impianto con uno strato di concime mescolato a terriccio sul fondo.
Bagniamo moderatamente per aiutare la pianta nella ripresa vegetativa.
Eseguiamo trattamenti fungicidi contro il corineo delle drupacee, cancri rameali di pomacee, occhio di pavone su ulivo. Trattamenti insetticidi contro afidi e cocciniglie. Durante la fioritura evitare trattamenti con prodotti tossici per gli insetti pronubi: leggeiamo attentamente le indicazioni fornite sull’etichetta del prodotto!

Fioriscono i ciliegi, i peschi e i pruni ornamentali; primo sentore di primavera nel frutteto.

Marzo:

Finito il rischio di gelate, rimuoviamo i gerani e le altre piante dai ripari invernali: ripuliamoli da parti secche e diamo loro una lieve potatura per raccorciarne i rami, eliminare le zone secche o morte e sfoltite la chioma arieggiandola, così da contrastate lo sviluppo di malattie fungine. Se invece le temperature sono ancora troppo basse, attendiamo qualche settimana.

Rinvasiamo e rinnoviamo il terriccio delle piante da fiore in vaso. Se necessario, sostituiamo i vasi con altri di dimensioni maggiori. Somministriamo un fertilizzante adatto alla pianta per nutrirla e aiutarla nella ripresa vegetativa.

In base alle temperature stagionali, riprendiamo a bagnare i vasi, soprattutto se il terriccio appare troppo asciutto.
Seminiamo: specie annuali quali tagete, zinnie e petunie, in modo da avere piantine fiorite nel periodo estivo: possibilmente in tunnel, utilizzando un terriccio soffice e inumidito.
Fioriscono le bulbose messe a dimora in autunno: tulipani, giacinti, narcisi, muscari.

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Marzo:

Prima di portare all’esterno le piante d’appartamento, dopo il lungo riposo invernale trascorso in casa, è bene rinvasarle sostituendo il terriccio, pratica consigliata da eseguire almeno ogni 2-3 anni. Sarà necessario aumentare la frequenza degli apporti idrici, in base all’andamento delle temperature e alle esigenze della singola pianta; controlliamo sempre che la terra nel vaso non si asciughi troppo, ma ricordiamoci anche di non esagerare con l’acqua, poiché gli eccessi idrici sono una delle cause più frequenti dello sviluppo di marciumi radicali e del colletto; lasciamo sempre asciugare il terreno tra un’innaffiatura e la successiva e favoriamo il drenaggio dell’acqua in eccesso attraverso i fori sul fondo del vaso.

Per aiutare le piante nella ripresa vegetativa, nutriamol con un fertilizzante specifico per piante verdi d’appartamento.

Manteniamo sempre pulite e lucide le foglie asportando la polvere con un panno morbido inumidito e utilizzando se necessario un prodotto lucidante fogliare.

Nelle regioni più calde, possiamo iniziare a portare fuori le piante verdi più resistenti.

Controlliamo sempre lo stato sanitario delle piante, in ogni parte, anche sotto le foglie, in modo tale da scovare appena compaiono eventuali parassiti, quali acari e cocciniglie: eliminiamo immediatamente la loro presenza con l’applicazione di un prodotto specifico.